Athanase de Charette

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Athanase-Charles-Marie de Charette de la Contrie (Nantes, 3 settembre 1832Saint-Père, Ille-et-Vilaine, 9 ottobre 1911) è stato un militare francese, tenente colonnello comandante degli Zuavi pontifici, poi comandante della legione dei Volontari dell'Ovest nella guerra franco-prussiana del 1870.

I fratelli de Charette (al centro Athanase) detti "I Moschettieri del Papa"

Athanase-Charles-Marie de Charette de la Contrie nacque da una famiglia nobile di forti sentimenti religiosi, che poteva contare fra i suoi antenati l'eroe vandeano François-Athanase Charette de La Contrie (suo padre Charles de Charette de La Contrie ne era il nipote, mentre sua madre Louise, la contessa de Vierzon, era la figlia del duca di Berry e di Amy Brown Freeman).

Verso la metà degli anni '40 entrò all'Accademia militare di Torino, ma nel 1848 lasciò il Piemonte, non volendo servire nel suo esercito poiché in disaccordo con la politica liberale ed anticlericale che aveva intrapreso il paese. Passò allora a servire, nel 1852, il Duca di Modena, come sottotenente di un reggimento austriaco di stanza nel Ducato, ma in seguito decise di lasciare l'incarico per lo stesso motivo: non voleva servire uno stato tradendo i suoi principi e valori.

Legittimista quanto il suo antenato François de Charette, quando i suoi due fratelli chiesero di servire Francesco II per difendere il Regno delle Due Sicilie, decise di mettersi al servizio di Pio IX. Si arruolò quindi, nel maggio 1860, tra i franco-belgi (poi noti come Zuavi pontifici) e nella Battaglia di Castelfidardo mostrò la sua abilità nel combattere e il suo coraggio, venendo ferito.

I successivi dieci anni li passò servendo fedelmente Pio IX, dal quale venne nominato tenente colonnello e messo al comando degli Zuavi pontifici; come tale difese lo Stato Pontificio nel 1867 a Mentana contro Garibaldi e nel 1870 contro l'esercito di Vittorio Emanuele II. Quando però Roma cadde Charette decise di servire la Francia, nella guerra franco-prussiana, con la stessa divisa da zuavo pontificio: l'Esercito francese accettò la proposta e gli fece fondare la "Legione dei Volontari dell'Ovest". Il loro vessillo portava le parole: "Coer de Jesus, sauvez la France!" ("Cuore di Gesù, salvate la Francia!"). Charette consacrò a Nantes la Legione con queste parole:

«All'ombra di questa bandiera tinta dal sangue delle nostre più nobili e care vittime, io generale Barone de Charette, che ho l'insigne onore di comandarvi, consacro la Legione dei Volontari dell'Ovest, gli zuavi pontifici, al Sacro Cuore di Gesù, e con tutto il cuore e con tutta la mia fede di soldato io dico e prego tutti voi di ripetere con me: Cuore di Gesù salvate la Francia!»

Nonostante il ministro della guerra avesse proposto di far entrare gli Zuavi pontifici nell'Esercito Regolare, de Charette non accettò la proposta spiegandone il motivo con l'ultimo Ordine del Giorno, del 13 agosto 1871:

«(...) egli (il ministro della guerra) ci aveva offerto la più bella ricompensa nazionale alla quale potessimo ambire proponendo a noi, corpo di Volontari, di far parte dell'esercito regolare. Ben forti sono le ragioni che ci consigliano a rinunziare all'onore che ci viene offerto. Ma venuti in Francia come zuavi pontifici, non ci crediamo in diritto di vincolare la nostra libertà, né di introdurre nell'esercito un'uniforme che non ci appartiene: io ho dunque domandato il licenziamento. Voi tornate ai vostri focolari, ma il vostro compito non è finito. Uniti e compatti vi siete battuti su diversi campi di battaglia: vi sovvenga che il sangue sparso è legame più forte di un giuramento: se la Francia farà appello di nuovo al patriottismo de' suoi figli, voi tutti accorrerete alla prima chiamata, il ministro fa assegnamento sopra di voi, ed io ne sono sicuro. Arrivederci, miei cari camerati, col cuore profondamente commosso io mi separo da voi. Non è senza dolore che si estingue un'esistenza di undici anni, in cui tutto era comune, gioie, dolori e sacrifici. Ciò nullameno non ci lasciamo abbattere: ancor ci rimangono due grandi cose: la fede nella nostra causa, che è pur quella della Chiesa e della Francia e la speranza del trionfo. Serbiamoci degno della causa, Dio ci darà il trionfo. Generale de Charette»

Continuando a essere monarchico, non accettò l'elezione a deputato. Morì il 9 ottobre 1911 a Basse-Motte (Ille-et-Vilaine).

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Michel-Louis-Charette de La Contrie René Charette de La Contrie  
 
Marthe Fleuriot de l'Omblepied  
Louis-Marin de Charette de La Contrie  
Marie-Anne de La Garde de Monjeu Jacques Joseph de La Garde de Monjeu  
 
Jeanne du Faget  
Charles-Athanase-Marie de Charette de La Contrie  
Louis Loisel de La Ricardelais Jacques Loisel de La Ricardelais  
 
Marguerite Gazet  
Marie-Jeanne Loisel de La Tourmissinière  
Urbaine Françoise Ernoul de La Tourmissinière François Ernoul de La Tourmissinière  
 
Marie Le Horeau  
Athanase-Charles-Marie de Charette de La Contrie  
Charles X de France Louis-Ferdinand de Bourbon-France  
 
Maria Josepha von Sachsen  
Charles-Ferdinand de Bourbon-France  
Maria Teresa di Savoia Vittorio Amedeo III di Savoia  
 
María Antonia de Borbón-España  
Louise Marie Charlotte de Bourbon  
Joseph Brown  
 
 
Amy Brown  
Mary Ann Deacon  
 
 
 
Medaglia di Castelfidardo - nastrino per uniforme ordinaria
Croce di Mentana - nastrino per uniforme ordinaria

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