Amanita gemmata

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Amanita gemmata
Amanita gemmata
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoFungi
DivisioneBasidiomycota
ClasseBasidiomycetes
OrdineAgaricales
FamigliaAmanitaceae
GenereAmanita
SpecieA. gemmata
Nomenclatura binomiale
Amanita gemmata
(Fr.) Bertill., 1866
Sinonimi

Agaricus adnatus
W.G. Sm., 1870

Agaricus gemmatus
Fr., 1838

Agaricus junquilleus
(Quél.) W.G. Sm., 1903

Amanita adnata
(Sacc.) Sacc. & Trotter, 1925

Amanita amici
Gillet, 1884

Amanita eliae var. godeyi
(Gillet) Garcin, 1984

Amanita godeyi
Gillet, 1874

Amanita junquillea
Quél., 1877

Amanita muscaria var. gemmata
(Fr.) Quél., 1886

Amanitaria gemmata
(Fr.) E.-J. Gilbert, 1940

Amanitopsis adnata
Sacc., 1887

Amanitopsis gemmata
(Fr.) Sacc., 1887

Amanitopsis godeyi
(Gillet) Sacc., 1887

Pseudofarinaceus gemmatus
(Fr.) Kuntze, 1891

Pseudofarinaceus godeyi
(Gillet) Kuntze, 1891

Vaginata gemmata
(Fr.) Kuntze, 1898

Vaginata godeyi
(Gillet) Kuntze, 1898

Venenarius gemmatus
(Fr.) Murrill, 1948

Venenarius junquilleus
(Quél.) Murrill, 1913

Amanita gemmata
Caratteristiche morfologiche
Cappello
convesso
Imenio
Lamelle
libere
Sporata
bianca
Velo
anello e volva
Carne
immutabile
Ecologia
Commestibilità
sconsigliato

Amanita gemmata (Fr.) Bertill., 1886 è un basidiomicete della famiglia delle Amanitaceae[1]. È stato a lungo considerato un fungo commestibile, anche se già dagli anni 1960[2] è stata riscontrata una lieve tossicità non costante, che ha dato luogo a casi di lieve avvelenamento specie con una cottura leggera. È stato pertanto definito come una "specie non tollerata da certe persone".[3][4] Per tale motivo il consumo di questa specie è sconsigliato, anche in quanto confondibile con la pericolosa Amanita pantherina.

Descrizione della specie

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A. gemmata

Non molto carnoso, emisferico o conico-convesso, poi espanso, di colore giallo o giallo-ocra, spesso al centro di colore rossastro; viscoso, con verruche fioccose, biancastre, irregolari; talvolta del tutto glabro; margine minuto, tipicamente striato.

Fitte, disuguali, ventricose, non annesse al gambo, bianche.

Bianco, fibrilloso, tozzo oppure alto; cilindrico, ingrossato alla base, terminante in un bulbo ovoidale o globoso, o appena ingrossato.

Bianco, fragile, pendulo e poi fugace.

Bianca, giallognola sotto la cuticola.

Bianche in massa, non amiloidi, ellittiche, 9-11 x 7-8 µm.

Distribuzione e habitat

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Cresce in primavera-estate (talvolta anche in autunno), nei boschi di conifere e latifoglie, su terreni sabbiosi o calcarei.

Commestibilità

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Alcuni dei contenuti riportati potrebbero generare situazioni di pericolo o danni. Le informazioni hanno solo fine illustrativo, non esortativo né didattico. L'uso di Wikipedia è a proprio rischio: leggi le avvertenze.

Sospetto! Commestibile con estrema cautela, velenoso da crudo ed indigesto se consumato insieme a bevande alcoliche.
Nel passato anche recente ha dato luogo a diversi casi di avvelenamento, anche se non di grave entità.

Nel caso si intenda consumarlo, si raccomanda di cuocerlo molto bene, di eliminare l'acqua di cottura e di non assumerne quantità eccessive.

I più inesperti possono confonderlo facilmente con la velenosissima Amanita pantherina di cui, secondo voci non confermate, potrebbe essere una varietà avente una tossicità di gran lunga inferiore; tale ipotesi potrebbe essere avvalorata non tanto dalla presenza di verruche sul cappello, quanto dalla volva circoncisa sormontata da uno o due cercini.

La fo. amici di taglia maggiore e portamento più robusto, con cappello (7-15 cm) crema-giallastro, cresce in ambiente mediterraneo.[5]

Specie simili

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  • Specie a taglia variabile, con caratteri morfologici come quelli dell'Amanita pantherina, specie molto velenosa, dalla quale si differenzia solo per il colore.
  • A volte, quando priva dei residui di volva sul cappello, può essere fatalmente confusa con alcune forme di Amanita phalloides.

Galleria d'immagini

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  1. ^ (EN) Amanita gemmata, in Index Fungorum, CABI Bioscience.
  2. ^ Anselmo Motta, Virginio Motta, Nel mondo della natura: enciclopedia di scienze naturali, F. Motta editore, 1962
  3. ^ Antonio Testi, Funghi d'Italia, Giunti, 2002, ISBN 88-440-1405-X (cfr pag. 91)
  4. ^ Amanita gemmata / Junquillea Quèlet - Amanita di Primavera, su micoweb.it. URL consultato il 2 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 31 ottobre 2014).
  5. ^ Mido Traverso Il genere Amanita in Italia – AMER 1998, pag. 120

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