Íslendingadrápa

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

La Íslendingadrápa (La drápa degli islandesi) è un poema scaldico scritto in islandese nel XII o XIII secolo. È sopravvissuto solo nel AM 748 Ib 4to, uno dei manoscritti della Edda in prosa.[1] Il manoscritto identifica l'autore come un certo Haukr Valdísarson, uomo altrimenti sconosciuto. Il poema è composto da 26 stanze dróttkvætt complete e dalle prime due righe della ventisettesima. A quel punto il poema si interrompe, e la parte seguente è andata perduta.

Il poema parla degli atti di alcuni eroi e scaldi islandesi del X e XI secolo, compresi Egill Skallagrímsson, Grettir Ásmundarson, Kormákr Ögmundarson e Hallfreðr vandræðaskáld. Clover ha definito il poema "una specie di de viris illustribus e De Casibus Virorum Illustrium combinati".[2]

  1. ^ Guðrún Nordal 2001, p. 59.
  2. ^ Clover 2005, p. 180.
  • Carol J. Clover e John Lindow, Old Norse-Icelandic Literature: A Critical Guide, 2005, University of Toronto Press, ISBN 0802038239
  • Guðrún Nordal, Tools of Literacy: The Role of Skaldic Verse in Icelandic Textual Culture of the Twelfth and Thirteenth Centuries, 2001, University of Toronto Press, ISBN 0802047890
  • Eysteinn Björnsson, Index of Old Norse/Icelandic Skaldic Poetry, 2002, in particolare Íslendingadrápa sulle edizioni di Finnur Jónsson e E. A. Kock
  • Bjarni Einarsson (1993). “Íslendingadrápa.”In Medieval Scandinavia, an Encyclopedia. Edited by Phillip Pulsiano and Kirsten Wolf, 52–53. Garland Encyclopedias of the Middle Ages 1. New York: Garland Publishing.
  • Jónas Kristjánsson (1975). “Íslendingadrápa and Oral Tradition.” Gripla, 1, 76–91.