× Triticosecale

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Triticale
Triticale (× Triticosecale)
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoPlantae
SottoregnoTracheobionta
DivisioneMagnoliophyta
ClasseLiliopsida
SottoclasseCommelinidae
OrdineCyperales
FamigliaPoaceae
Genere× Triticosecale
Nomenclatura binomiale
× Triticosecale
Wittm.
Triticale
Valori nutrizionali per 100 g
Energia336 kcal (1 400 kJ)
Proteine13,05 g
Carboidrati
Totali72,13 g
Grassi
Totali2,09 g
Saturi366 mg
Monoinsaturi211 mg
Polinsaturi913 mg
Colesterolo0 mg
 
Acqua10,51 g
Vitamine
Tiamina (Vit. B1)416 µg
Riboflavina (Vit. B2)134 µg
Niacina (Vit. B3)1,43 mg
Acido pantotenico (Vit. B5)1323 µg
Vitamina B6138 µg
Acido folico (Vit. B9)73 µg
Vitamina E0,9 mg
Minerali
Calcio37 mg
Ferro2,57 mg
Fosforo358 mg
Magnesio130 mg
Manganese3,21 µg
Potassio332 mg
Rame457 µg
Sodio5 mg
Zinco3,45 mg

Il triticale (× Triticosecale) è un ibrido artificiale tra la segale e il grano duro o altre varietà del genere Triticum. Creato alla fine del XIX secolo, solo ultimamente coltivato su larga scala. Associa la resistenza al freddo della segale e l'attitudine alla panificazione del frumento; risulta una valida alternativa alla segale, per quanto riguarda le condizioni climatiche, e al frumento per altitudine e acidità del terreno.

La parola stessa è una fusione delle parole latine Triticum (tritico, frumento) e Secale (segale). Nella fecondazione, il frumento è usato per i cromosomi materni e il polline della segale per quelli paterni. Gli ibridi così ottenuti hanno corredo triploide o pentaploide, e sono sterili: trattati con colchicina, che impedisce la divisione meiotica nei gameti, si ottengono cellule esaploidi o ottaploidi, fertili[1]. Le varietà commercialmente disponibili sono quasi sempre un ibrido F2 (di seconda generazione), ottenuto cioè incrociando due varietà di triticale.

Vi sono varie varietà di triticale, che possono essere più o meno simili a uno dei suoi genitori. Alcuni cibi a base di triticale possono essere acquistati nei negozi di cibi biologici; anche alcuni prodotti per la colazione contengono triticale.

Esistono varietà di triticale esaploidi ottenute incrociando il grano duro (Triticum durum) con la segale e varietà ottaploidi ottenute incrociando il frumento tenero (Triticum aestivum) con la segale.

Distribuzione

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Anche se il triticale è stato sviluppato inizialmente in Scozia e Svezia, gli attuali produttori principali di triticale sono Germania, Francia, Polonia, Australia, Portogallo, Canada, gli USA, la Comunità degli Stati Indipendenti e il Brasile. Nel 2004, secondo la FAO, sono state raccolte 13,7 milioni di tonnellate nel mondo. Il triticale è ancora relativamente poco noto al grande pubblico, in quanto è usato per lo più come foraggio. Al momento il triticale, insieme al mais, sotto forma di insilato, viene utilizzato negli impianti di biogas come principale massa reagente.[senza fonte]

In particolare, per le sue peculiari caratteristiche viene coltivato nelle pianure interne del Canada.

Il triticale nella cultura di massa

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L'episodio della serie originale di Star Trek Animaletti pericolosi (The Trouble with Tribbles) aveva come tema la protezione di un cereale derivato del triticale, il "quadritriticale", definito dal vulcaniano Spock "un grano ad alto rendimento, un ibrido quadrilobato di frumento e segale a produzione continua". Un episodio successivo di Star Trek - La serie animata trattò invece del "quintotriticale", evoluzione del precedente. Entrambi i cereali sono semplici creazioni di fantasia.

  1. ^ Questo procedimento ha ispirato lo scrittore Valerio Evangelisti, che ha immaginato i Poliploidi umani nei suoi romanzi, e il trattamento con la colchichina per una sorta di resurrezione ne Le catene di Eymerich
  • Antonio Saltini, I semi della civiltà. Frumento, riso e mais nella storia delle società umane, Bologna 1996


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