Sulpicia (moglie di Quinto Fulvio Flacco)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Sulpicia in un'illustrazione del De mulieribus claris (1488/1496)

Sulpicia (II secolo a.C.II secolo a.C.) fu la moglie del politico e militare romano Quinto Fulvio Flacco e viene ricordata come la più casta tra le matrone romane.

Figlia di Servio Sulpicio Patercolo, Sulpicia fu una delle cento matrone romane prese in considerazione per consacrare il nuovo tempio della Venere Verticordia, fatto erigere per ottenere il perdono e il favore della dea dopo che le vestali Emilia e Lucina erano state sorprese in intimità con degli amanti.[1] Secondo le indicazioni dei Libri sibillini dieci delle donne furono scelte ed esaminate per determinare chi di loro fosse la più casta e virtuosa. La scelta ricadde su Sulpicia, che consacrò il nuovo tempio alla dea.

La castità di Sulpicia divenne proverbiale nella cultura romana e poi medievale, tanto da venir ricordata da Boccaccio nel De mulieribus claris.[2]

  1. ^ Storia Universale Dal Principio Del Mondo Sino Al Presente, Mainardi, 1805, pp. 24-25. URL consultato il 18 luglio 2020.
  2. ^ William Smith, Dictionary of Greek and Roman biography and mythology, Boston, Little, 1870. URL consultato il 18 luglio 2020.
  • Valerio Massimo, Factorum ac dictorum memorabilium libri IX|Factorum ac Dictorum Memorabilium libri IX, VIII.15
  • Plinio il Vecchio, Naturalis historia, VII.120

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]