Pacchetto di riforme nell'Armenia ottomana
Il pacchetto di riforme armene fu un piano di riforme ideato dalle potenze europee nel 1912-14 che prevedevano la creazione di due province nell'Armenia ottomana, poste sotto la supervisione di due ispettori generali europei, che sarebbero stati nominati per sovrintendere alle questioni relative alle questioni armene.[1] Gli ispettori generali avrebbero ricoperto la posizione più alta nei sei vilayet orientali (province), dove viveva la maggior parte della popolazione armena, e avrebbero risieduto nei rispettivi posti di Erzurum e Van. Il pacchetto di riforme fu promulgato in legge l'8 febbraio 1914,[2] anche se alla fine venne abrogato il 16 dicembre 1914, diverse settimane dopo l'entrata della Turchia nella prima guerra mondiale.
Antefatti storici
[modifica | modifica wikitesto]Le guerre balcaniche avevano creato un'opportunità per il rilancio di nuovi piani per migliorare le condizioni degli armeni ottomani. I francesi, gli inglesi e gli italiani volevano limitare l'influenza tedesca nell'impero ottomano, mentre il governo russo incoraggiava il Catholicos dell'Armenia a fare appello al governo ottomano tramite il viceré del Caucaso per un intervento a favore delle riforme nei vilayets abitati dagli armeni. Questo progetto fu preparato da André Mandelstam, il dragomanno presso l'ambasciata russa a Istanbul, e dai rappresentanti dell'assemblea nazionale armena. Fu introdotto e discusso a Costantinopoli in una riunione degli ambasciatori di Francia, Gran Bretagna e Italia.
Il progetto suggerì la formazione di una singola provincia di sei vilayet (Erzurum, Van, Bitlis, Diyarbakir, Kharput e Sivas) sotto un governatore generale ottomano o europeo. Il governatore generale doveva essere nominato dalle Potenze per i successivi cinque anni. La Germania si oppose al progetto e riuscì a ottenere modifiche significative, inclusa la divisione della regione in due province.[3]
Piano
[modifica | modifica wikitesto]Il pacchetto di riforme fu firmato l'8 febbraio 1914 tra l'Impero Ottomano (rappresentato dal gran vzir Said Halim Pasha)[4] e la Russia. Louis Constant Westenenk, un amministratore per le Indie orientali olandesi, e Nicolai Hoff, un maggiore dell'esercito norvegese, furono selezionati come i primi due ispettori.[5] Hoff si trovava a Van quando scoppiò la guerra, proprio mentre Westenenk si preparava a partire al suo posto a Erzurum.[6][7]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Davison, Roderic H. "The Armenian Crisis, 1912-1914," The American Historical Review 53 (Apr., 1948), pp. 481-505.
- ^ Richard G. Hovannisian, Armenia on the Road to Independence, 1918, Berkeley, University of California Press, 1967, pp. 38–39, ISBN 0-520-00574-0.
- ^ Reynolds, Michael A. (2011). Shattering Empires: The Clash and Collapse of the Ottoman Empires, 1908-1918. Cambridge: Cambridge University Press, pp. 73-77.
- ^ Şeyhun, Ahmed. "Said Halim and the Armenian Reform Project of 1914," Journal of the Society for Armenian Studies 19/2 (2010), pp. 93-108.
- ^ Kévorkian, Raymond (2011). The Armenian Genocide: A Complete History. London: I. B. Tauris, p. 171.
- ^ Hovannisian. Armenia on the Road to Independence, p. 39.
- ^ L. C. Westenek, "Diary Concerning the Armenian Mission," Armenian Review 39 (Spring 1986), pp. 29-89.
Voci correlate
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