Neotinea commutata

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Neotinea commutata
Stato di conservazione
Specie non valutata
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Monocotiledoni
OrdineAsparagales
FamigliaOrchidaceae
SottofamigliaOrchidoideae
TribùOrchideae
SottotribùOrchidinae
GenereNeotinea
SpecieN. commutata
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
DivisioneMagnoliophyta
ClasseLiliopsida
OrdineOrchidales
FamigliaOrchidaceae
SottofamigliaOrchidoideae
TribùOrchideae
SottotribùOrchidinae
GenereNeotinea
SpecieN. commutata
Nomenclatura binomiale
Neotinea commutata
(Tod.) R.M.Bateman, 2003
Sinonimi

Bas.:Orchis commutata
Tod., 1882
Orchis tridentata subsp. commutata
(Tod.) Nyman, 1882
Neotinea tridentata subsp. commutata
(Tod.) R.M.Bateman,
Pridgeon & M.W.Chase, 1997

Neotinea commutata (Tod.) R.M.Bateman, 2003 è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Orchidacee, endemica della Sicilia.[1][2]

È una pianta erbacea alta 10–40 cm, morfologicamente molto simile alla congenere Neotinea tridentata, diffusa nel territorio della penisola.

Se ne differenzia per il numero cromosomico, 2n=84, doppio rispetto a quello di N. tridentata che è 2n=42.
L'infiorescenza è più conica e con fiori più grandi rispetto alla congenere peninsulare.[3]

Distribuzione e habitat

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Neotinea commutata è un endemismo della Sicilia.[1]

Predilige i suoli calcarei, da 0 a 1500 m di altitudine.

Questa specie, descritta per la prima volta nel 1842 dal botanico siciliano Agostino Todaro (1818-1892) con il nome di Orchis commutata, fu successivamente declassata, nel 1882, al rango di sottospecie come Orchis tridentata subsp. commutata. Nel 1997 ne è stato proposto lo spostamento all'interno del genere Neotinea come Neotinea tridentata subsp. commutata. Nel 2003 studi filogenetici hanno evidenziato significative differenze tra N. tridentata e N. commutata, sancendo nuovamente la elevazione di quest'ultima al rango di specie a sé stante[2].

  1. ^ a b (EN) Neotinea commutata, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 3 aprile 2021.
  2. ^ a b Bateman R.M., Molecular phylogenetics and evolution of Orchidinae and selected Habenariinae (Orchidaceae), in Bot. J. Linn. Soc., 142(1), 2003, pp. 1-40, DOI:10.1046/j.1095-8339.2003.00157.x.
  3. ^ GIROS, p. 133.

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