Nambikwara

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Localizzazione della enclave linguistica Nambikwara.

I Nambikwara sono una popolazione indigena del Brasile, stanziata negli stati brasiliano del Mato Grosso e Rondônia. Al momento della scoperta, la popolazione contava almeno 40000 persone. Nel 1999, secondo l'Instituto Socioambiental brasiliano, il numero di individui era sceso a 1.145, in un'area ristretta del Brasile occidentale.

Descrizione etnografica

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Il nome di questo popolo venne utilizzato dagli etnologi fin dal 1700, e la sua più probabile origine è quella di un nomignolo brasiliano di origine tupi, che vuol dire orecchie bucate o orecchie lunghe e fa riferimento ai monili che i Nambikwara portavano ai lobi delle orecchie.

Questo popolo vive in un territorio arido simile a savana (cespugli e piante spinose), interrotto, lungo i fiumi, da tratti di foresta a galleria. Le attività seguono il ciclo stagionale: durante la stagione secca si dividono in bande nomadi e si dedicano alla caccia (con arco e frecce avvelenate) e alla raccolta (svolta da donne e bambini: frutti selvatici, semi, radici, lucertole, ragni, roditori, ecc.); nella stagione delle piogge vivono in villaggi provvisori, praticando l'agricoltura con il metodo taglia-e-brucia (manioca, mais, fagioli, cotone, tabacco) e la pesca.

Esistono due tipi di insediamento dei Nambikwara, a seconda delle diverse condizioni stagionali. Nel periodo delle piogge vivono vicino ai fiumi, in villaggi composti da una o più capanne ad alveare adibite ad abitazioni, e una capanna rituale, più piccola, la “capanna flauto”. Dal 1950 il tetto a spiovente sostituì la struttura ad alveare. Molti oggetti di uso quotidiano, comuni ad altri gruppi tropicali, non sono rintracciabili presso i Nambikwara. Ad esempio l'amaca per dormire non è utilizzata, da qui il nome attribuitogli da un vicino gruppo, i Paresi, di "quelli che dormono per terra" (Uaikoakorè).

Nella stagione secca, invece, i Nambikwara conducono una vita nomade, e si stabiliscono in semplici rifugi ricavati da foglie di palma attaccate a dei pali di appoggio.

Le cerimonie rituali, connesse al ciclo stagionale, sono accompagnate da danze. La religione sciamanica comprende la credenza in numerosi spiriti della natura.

I Manduka - Nambikwara-Munduka sono un gruppo etnico del Brasile che ha una popolazione stimata in circa 27 individui. Parlano la lingua Nambikuara, Southern (D:Wasusu-NAB05) e sono principalmente di fede animista.

I pochi esponenti sopravvissuti di questo gruppo vivono nello stato brasiliano del Mato Grosso insieme ai Nambikwara, con i quali si sono integrati nel corso del XX secolo.

I Sarare - Nambikwara-Sararé sono un gruppo etnico del Brasile che ha una popolazione stimata in circa 55 individui. Parlano la lingua Sarare (codice ISO 639: SRR) e sono principalmente di fede animista.

Vivono nello stato brasiliano del Mato Grosso.

Nonostante il nome fosse già noto, questo popolo venne ufficialmente scoperto solo nel XX secolo.

Il primo contatto fu stabilito nel corso delle spedizioni successive del 1907 e del 1908 condotte dal generale Cândido Rondon per conto del governo brasiliano, in vista della costruzione di una linea telegrafica che collegasse il Brasile nord-occidentale con l'allora capitale Rio de Janeiro.

La costruzione del telegrafo continuò fino al 1915, e i Nambikwara ebbero regolarmente scambi e contatti con gli operai, i soldati e i funzionari della Commissione telegrafica. Nel 1911 fu pubblicato il Rapporto etnologico di Rondon, oltre a diversi testi e articoli di membri della sua spedizione.

I Nambikwara furono nuovamente osservati da Claude Lévi-Strauss, in una missione condotta con la moglie Dina Dreyfus e col collega brasiliano Luís de Castro Faria nel 1938. Le risultanze dell'analisi - condotte per la prima volta secondo i più evoluti crismi dell'antropologia culturale - confluirono in una tesi complementare di dottorato pubblicata nel 1948 (La vie familiale et sociale des indiens Nambikwara). Lévi-Strauss riprenderà queste osservazioni nel suo capolavoro Tristes Tropiques pubblicato nel 1955.

Negli anni cinquanta, il territorio nel quale i Nambikwara erano stanziati nell'area compresa tra il rio Papagaio a est fino alla confluenza dei fiumi Commemoraçao de Floriano e Barao de Melgaço, ai confini dell'altopiano del Mato Grosso.

Collegamenti esterni

Claude Lévi-Strauss, La vita familiare e sociale degli indiani Nambikwara (1948) - Torino: Einaudi, 1970.

Claude Lévi-Strauss, Tristi Tropici (1955), Milano, Il Saggiatore, 1965.

Voci correlate

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