Mara (Bibbia)

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Le acque di Mara, incisione di Gérard Jollain, 1670.
Napoleone Bonaparte visita le acque di Mara nel dicembre 1798 durante la spedizione d'Egitto.

Mara (in ebraico מָרָה? dal significato di amaro) è una delle località citate dalla Torah per la quale transitarono gli Israeliti durante l'Esodo.[1][2]

Gli israeliti liberati partirono per il loro viaggio nel deserto, da qualche parte nella Penisola del Sinai ed è chiaro che non erano spiritualmente liberi. Raggiunto Mara, il luogo di un "pozzo di acqua amara", con amarezza e mormorio, il popolo ebraico ricevette una prima serie di ordini divini e il fondamento dello Shabbat. Alla mancanza d'acqua seguì quella di cibo. Mosè lanciò un tronco nell'acqua amara, rendendola dolce. Più tardi Dio mandò manna e quaglie. Il deserto è il terreno in cui Dio accoglie il suo popolo. Il "mormorio" è una prospettiva ricorrente del popolo israelita errante.

La narrazione riguardante Mara nel libro dell'Esodo racconta che gli Israeliti vagarono nel deserto per tre giorni in cerca di acqua.[3] Secondo il racconto Mara aveva dell'acqua ma non era potabile, poiché era amara, da qui il nome Mara che significa amaro.[1] Nel testo, quando gli Israeliti raggiunsero Mara protestarono per la mancanza di acqua potabile,[4] e Mosè, a sua volta, si rivolse a Yahweh, il quale rispose mostrandogli un pezzo di legno che avrebbe dovuto gettare nell'acqua, facendola così diventare potabile.[5] Alcuni studiosi biblici vedono il racconto di Mara come mito eziologico per cercare di giustificare il suo nome.

Il testo prosegue affermando che in questo luogo furono emanati un decreto e una legge, da parte di Yahweh, per mettere alla prova gli Israeliti.[5] Tuttavia, secondo gli studiosi dei testi la narrazione riguardante l'acqua amara proviene dalla tradizione jahvista, mentre la menzione della legge e della prova è in realtà parte del racconto Eloista. Gli studiosi considerano questa come la versione Eloista del nome di Massa, poiché la radice triconsonantica della parola ebraica usata per prova (נסה) è molto simile a quella per Massa (מסה), e la spiegazione successiva di Massa,[6] ha una connessione con la stessa radice (נסה).[7] Il Talmud sostiene che il testo si riferisce a tre nuove leggi che vennero aggiunte alle leggi di Noah, vale a dire che doveva essere creato un tribunale, che i bambini dovevano obbedire ai genitori e che doveva essere osservato lo Sabbath.[8] Nel testo biblico, Yahweh afferma anche che non avrebbe portato malattie agli israeliti se avessero obbedito alle sue leggi.[9] Gli studiosi della Bibbia considerano questa come un'aggiunta redazionale, e sembra essere un tentativo di distrarre il lettore dall'implicazione contenuta nel verso precedente che le leggi furono date da Yahweh prima che fosse raggiunto il Sinai.[7]

Speculazioni sulla località

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Secondo il libro dell'Esodo, gli Israeliti giunsero a Mara dopo aver viaggiato nel deserto di Shur.[3] Secondo il libro dei Numeri, giunsero a Mara dopo aver attraversato il deserto di Etham,[2] ma entrambe le fonti dicono che vi giunsero prima di raggiungere Elim.[10][11] Gli studiosi considerano le informazioni geografiche come derivanti da due diverse versioni della stessa lista indipendente di località, una delle quali è quella che occupa un capitolo del Libro dei Numeri e l'altra, inserita attorno alla narrazione su Mara e altre narrazioni, presente nel Libro dell'Esodo e in quello dei Numeri, a seconda dei casi.[12] Secondo questa visione, l'ultima versione avrebbe, in origine, detto ...uscirono dal deserto di Sur e vagarono per tre giorni nel deserto senza trovare acqua, poi giunsero ad Elim, dove trovarono dodici pozzi d'acqua, ..., senza menzionare Mara.[12]

L'esatta posizione di Mara è incerta, così come lo sono le posizioni di Etham, Shur ed Elim. L'identificazione di queste posizioni dipende fortemente dall'identificazione del Monte Sinai biblico. Tradizionalmente, il Sinai era equiparato a una delle montagne nel sud della Penisola del Sinai cosa che portava ad individuare Mara come "Ain Hawarah", una sorgente salata a circa 76 chilometri a sud-est di Suez.[7] Tuttavia, la maggior parte degli studiosi e delle autorità religiose crede che questa tradizionale identificazione del Sinai sia imprecisa, con le alternative suggerite che si trovasse al nord e al centro della penisola del Sinai, nel Hegiaz e nella pianura di nord-est. Queste identificazioni suggerirebbero di localizzare Mara molto a sud-est di Suez, ma questa sarebbe stata una deviazione sostanziale della rotta degli Israeliti. Di conseguenza, alcuni studiosi hanno proposto di identificare Mara come "Ain Naba", una fonte salmastra situata a soli 16 chilometri a sud-est di Suez,[13] mentre altri hanno proposto i Laghi amari (in arabo Al Buhayrat al Murrah as Sughra البُحيْرَة المُرَّة الصُغْرَة) ubicati a 32 chilometri a nord di Suez. Ain Naba è più probabile dal punto di vista geografico se il Monte Sinai fosse situato nell'Hegiaz o nella penisola centrale del Sinai, mentre i Laghi amari sarebbero più aderenti se il Monte Sinai si trovasse nel nord della penisola del Sinai o nel Wadi Araba nord orientale.

  1. ^ a b Esodo 15:23, su laparola.net.
  2. ^ a b Numeri 33:8, su laparola.net.
  3. ^ a b Esodo 15:22, su laparola.net.
  4. ^ Esodo 15:24, su laparola.net.
  5. ^ a b Esodo 15:25, su laparola.net.
  6. ^ Esodo 17:7, su laparola.net.
  7. ^ a b c Peake's commentary on the Bible
  8. ^ Sanhedrin, 56b
  9. ^ Esodo 15:26, su laparola.net.
  10. ^ Esodo 15:27, su laparola.net.
  11. ^ Numeri 33:9, su laparola.net.
  12. ^ a b Richard Elliott Friedman, Who wrote the Bible?
  13. ^ Jewish Encyclopedia
  • "The Torah - A Modern Commentary" by Gunther W. Plaut, pp. 495; Union of American Hebrew Congregations, 1981, New York.

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