Louis Joseph César Ducornet

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Louis Joseph César Ducornet, Autoritratto (1852); olio su tela, 32x27 cm

Louis Joseph César Ducornet (Lilla, 10 gennaio 1806Parigi, 27 aprile 1856) è stato un pittore francese.

Attivo nei generi del ritratto e delle scene biblico-storiche, assunse fama in quanto, a causa della sua disabilità fisica, dipingeva con l'ausilio del solo piede destro al posto delle mani.

Louis Joseph César Ducornet, nato a Lilla da genitori di modesta estrazione sociale, era afflitto da un difetto congenito, ora noto come focomelia; non avendo né braccia né cosce e soltanto quattro dita al piede destro, non era in grado di camminare e doveva essere portato in braccio dal padre. Tuttavia, quando era ancora bambino, raccoglieva pezzi di carbone dal pavimento con le dita dei piedi e gli schizzi così approssimativi che realizzava si rivelavano così promettenti che ricevette un'istruzione artistica locale.[1]

Con l'aiuto del comune di Lilla, il giovane Ducornet si trasferì poi a Parigi, dove studiò Belle Arti sotto la guida Guillaume Guillon Lethière, François Louis Joseph Watteau e François Gérard, e per un breve periodo ricevette anche una pensione governativa dal re Luigi XVIII. Malgrado la propria malformazione fisica, riuscì presto a sormontarla dipingendo servendosi con il piede destro, e raggiungendo un'agilità e una perizia significativi. Di seguito si riporta una testimonianza del Bulletin de la Société d’anthropologie de Paris del 1873:

(FR)

«[Ducornet peignait] le gros orteil du pied gauche passé dans le trou de la palette, celle-ci appuyée sur le talon. Il tenait le pinceau entre le pouce et le deuxième doigt du pied droit. Lorsqu’il s’agissait de brosser une toile, l’artiste tenait son pinceau entre les dents»

(IT)

«[Ducornet dipingeva] facendo passare l'alluce del piede sinistro attraverso il foro della tavolozza, quest'ultima appoggiata sul tallone. Teneva il pennello tra il pollice e il medio del piede destro. Quando si trattava di spazzolare una tela, l'artista teneva il pennello tra i denti»

Tale handicap lascerebbe pensare che Ducornet potesse diventare un artista maledetto, maudit: si pensi alla vicenda umana di Henri de Toulouse-Lautrec, anche questi fisicamente deforme e tuttavia funestato da una vita randagia e disordinata. Al contrario, Ducornet si inserì con successo nell'alveo delle istituzioni e dei circuiti ufficiali e, in particolare, dei Salon, dove esponeva regolarmente le proprie opere. La critica ufficiale, in particolare, ne apprezzava l'accuratezza del disegno, le qualità compositive, cromatiche e luministiche, e la generale intonazione mistica-drammatica. La fortuna critica di Ducornet, in ogni caso, fu alimentata come osservò Gustave Vapereau nel 1858 anche dai «risultati davvero straordinari che nonostante la natura egli seppe ottenere con pazienza e coraggio».[2]

Di seguito si riporta una lista non esaustiva delle opere più rilevanti di Ducornet:

  • Amiens, museo di Piccardia: Édith au col du cygne retrouve le corps du roi Harold sur le champ de bataille d'Hastings en 1066, 1855;
  • Auxi-le-Château, chiesa di San Martino: Gloria in Excelsis, 1850;
  • Condom, cattedrale di San Pietro: Repos de la Sainte Famille en Égypte, 1841;
  • Lilla:
    • Chiesa di Sant'Andrea: La Mort de la Madeleine, 1840;
    • Musée des canonniers:
      • Portrait du général François de Négrier sur le Champ-de-Mars à Lille;
      • Pierre-Hippolyte Saint-Léger commandant du bataillon des canonniers sédentaires de Lille, 1849:
    • Palazzo di Belle Arti
      • Les Adieux d'Hector et d'Andromaque, 1828;
      • Saint Louis rendant la justice sous un chêne, 1831;
      • Autoritratto.
  • Saint-Riquier, abbazia di Saint-Riquier, cappella della Vergine: Apparition de la Sainte Vierge à sainte Philomène, 1846.
  1. ^ (EN) Michael Bryan, Dictionary of painters and engravers, vol. 1, 3ª ed., Londra, George Bell & Sons, 1886.
  2. ^ (FR) Pierre-Yves Corbel, Louis-César-Joseph Ducornet, peintre né sans bras, su cnap.fr. URL consultato il 10 gennaio 2024.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN42114080 · ISNI (EN0000 0000 8121 1918 · Europeana agent/base/49561 · ULAN (EN500184094 · LCCN (ENno2007004780 · BNF (FRcb149731659 (data)