Ipogeo degli Ottavi
Ipogeo degli Ottavi | |
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Civiltà | Romana |
Utilizzo | Ipogeo |
Epoca | III secolo |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Comune | Roma |
Scavi | |
Data scoperta | 1920 |
Amministrazione | |
Ente | Soprintendenza Speciale Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Roma |
Responsabile | Daniela Rossi |
Visitabile | Su richiesta |
Sito web | www.soprintendenzaspecialeroma.it/schede/ipogeo-degli-ottavi_2977/ |
Mappa di localizzazione | |
L'Ipogeo degli Ottavi è una tomba sotterranea (ipogea), databile verso la prima metà del III secolo d.C., che si trova a Roma nell'ex borgata Ottavia, in via della Stazione di Ottavia 73, all'altezza del nono chilometro di via Trionfale.
Ritrovamento
[modifica | modifica wikitesto]L'ipogeo fu scoperto, assieme ad altre tombe, nel 1920, durante i lavori per la costruzione delle prime case della nuova zona residenziale.
Dal nome dell'ipogeo hanno preso il nome la borgata e la stazione di Ipogeo degli Ottavi delle Ferrovie laziali.
Sull'ipogeo sorge il Villino Cardani, sui cui proprietari incombe la servitù permanente che permette la visita all'ipogeo, gratuita e su prenotazione presso la Soprintendenza Speciale Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Roma.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]L'ipogeo è costituito da un cunicolo scavato nel tufo che giunge in un vestibolo, con affreschi geometrici, che dà accesso a una stanza con affreschi ed un pavimento a tasselli bordato di nero.
Nella stanza erano posizionati 4 sarcofagi, sui quali sono incisi i nomi dei personaggi ivi sepolti, tra i quali Octavius Felix, sua figlia Octavia Paolina, morta prematuramente all'età di 6 anni, e due congiunte.[1] Il sarcofago di Octavius Felix riporta anche il nome del liberto che lo ha inumato.[2]
L'ipogeo contiene attualmente il solo sarcofago di Octavius Felix, mentre quello di Octavia Paolina, le cui scritte sul sarcofago la definiscono dolcissima e carissima, era collocato in asse con l'ingresso e raffigura una scena di gara tra bambini,[3] fa parte attualmente di una collezione privata ed è ubicato a Milano. Gli altri due sarcofagi rinvenuti si trovano a Roma: il sarcofago recante un affresco di giochi di ragazzi intenti a cogliere fiori giganteschi è ubicato al Museo nazionale romano, mentre l'altro si trova in un corridoio del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Copia archiviata, su ilpungolo.org. URL consultato il 24 novembre 2016 (archiviato dall'url originale il 24 novembre 2016).
- ^ http://www.ezrome.it/roma-da-vedere/siti-archeologici/3399-sarcofaghi-etruschi-in-zona-ottavia?jjj=1479969516573
- ^ http://www.romasotterranea.it/ipogeo-degli-ottavi.html
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Ipogeo degli Ottavi, su soprintendenzaspecialeroma.it. URL consultato il 31 luglio 2019.
- Ipogeo degli Ottavi, su beniculturali.it. URL consultato il 31 luglio 2019 (archiviato dall'url originale il 12 gennaio 2019).
- Giovanni Lattanzi, Immagine di: Ipogeo degli Ottavi, affresco III sec d.c., i Campi Elisi, su ArchArt (archiviato dall'url originale il 9 agosto 2014).
- Giovanni Lattanzi, Immagine di: Ipogeo degli Ottavi, affresco III sec d.c., i Campi Elisi, su ArchArt (archiviato dall'url originale il 9 agosto 2014).
- Giovanni Lattanzi, Immagine di: Ipogeo degli Ottavi, affresco III sec d.c., i Campi Elisi, su ArchArt (archiviato dall'url originale il 9 agosto 2014).