Cubito regale egizio

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Il cubito regale (traslitterazione: mḥ nsw) o anche cubito grande è la misura di riferimento della lunghezza del sistema di misura degli architetti egizi per i loro calcoli per la costruzione di monumenti, come la grande piramide di Giza.

Cubito in legno rivestito d'oro di Kha, dono del faraone Amenofi II. Museo Egizio, Torino.

Il cubito regale ha una misura stimata fra i 52 e i 54cm.

Esistono due sistemi di misura prima e dopo la riforma metrologica della XXVI dinastia; prima il cubito valeva 28 dita, dopo 24 dita. [1]

Scrittura geroglifica[modifica | modifica wikitesto]

La parola cubito si scrive[2]

V22
D42

si trovano nei testi anche le seguenti abbreviazioni[3]

D42

o

D36

e il cubito regale si scrive[4]

M23X1
N35
V22
D42

Fonti archeologiche[modifica | modifica wikitesto]

I cubiti regali si trovano spesso nelle tombe sotto forma di regoli su cui compaiono tutti i suoi sottomultipli. Un cubito regale, scoperto da Bernardino Drovetti ed esposto al Museo egizio di Torino, fu misurato accuratamente da Giorgio Bidone e Giovanni Plana che ottennero come risultato 52,3524cm. [5]

Un altro, il cubito di Maya, è esposto al Louvre. È attribuito a Maya, sovrintendente al tesoro reale (lett. direttore della casa del tesoro del Signore delle Due Terre, lo scriba reale di Tutankhamon).

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Jean-François Carlotti, « Quelques réflexions sur les unités de mesure utilisées en architecture à l'époque pharaonique », Les cahiers de Karnak, no 10, 1995 p.129-130
  2. ^ Bernard Mathieu e Pierre Grandet, Corso di Egiziano geroglifico, Ananke, 2007, ISBN 978-88-7325-148-4,p.289, Titolo originale Cours d'Égyptien Hiéroglyphique, Khéops, 2003, ISBN 2-9504368-2-X
  3. ^ Bernard Mathieu e Pierre Grandet, Corso di Egiziano geroglifico, Ananke, 2007, ISBN 978-88-7325-148-4, p.289 Titolo originale Cours d'Égyptien Hiéroglyphique, Khéops, 2003, ISBN 2-9504368-2-X,
  4. ^ Bernard Mathieu e Pierre Grandet, Corso di Egiziano geroglifico, Ananke, 2007, ISBN 978-88-7325-148-4, Titolo originale Cours d'Égyptien Hiéroglyphique, Khéops, 2003, ISBN 2-9504368-2-X
  5. ^ Giovanni Plana et Giorgio Bidone, Miscellanea Philosophico-Mathematica Societatis Privatae Taurinensis, vol. 30, Turin, 17 aout 1824, p. 173

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Bernard Mathieu e Pierre Grandet, Corso di Egiziano geroglifico [Cours d'Égyptien Hiéroglyphique], Ananke, 2007 [2003], ISBN 978-88-7325-148-4.

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