Claudio Graziano
Claudio Graziano | |
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Il generale Graziano nel 2011 | |
Presidente del comitato militare dell'Unione europea | |
Durata mandato | 6 novembre 2018 – 15 maggio 2022 |
Predecessore | Michail Kostarakos |
Successore | Robert Brieger |
Dati generali | |
Titolo di studio | Accademia militare |
Università | Accademia militare di Modena Scuola di applicazione United States Army War College |
Professione | Militare |
Claudio Graziano | |
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il Generale Claudio Graziano (al centro), con il Generale lettone Ilmārs Lejiņš (alla sua destra) e il Generale di corpo d'armata Salvatore Farina (alla sua sinistra) | |
Nascita | Torino, 22 novembre 1953 |
Dati militari | |
Paese servito | Italia |
Forza armata | Esercito Italiano |
Arma | Fanteria |
Corpo | Alpini |
Anni di servizio | 1972 - 2022 |
Grado | Generale |
Guerre | Guerra in Afghanistan Guerra in Iraq |
Campagne | ISAF Operazione Antica Babilonia |
Comandante di | Capo di stato maggiore della difesa Capo di stato maggiore dell'Esercito Italiano Brigata multinazionale Kabul Brigata alpina "Taurinense" 2º Reggimento alpini Battaglione Alpini "Susa" |
Decorazioni | Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana |
Studi militari | Accademia militare di Modena Scuola di applicazione United States Army War College |
Fonti citate nel corpo del testo | |
voci di militari presenti su Wikipedia | |
Claudio Graziano (Torino, 22 novembre 1953) è un generale italiano, già Capo di stato maggiore della difesa (2015-2018) e presidente del Comitato militare dell'Unione europea (2018-2022).
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Carriera personale
[modifica | modifica wikitesto]Claudio Graziano ha frequentato l'Accademia militare di Modena dal 1972 al 1974, passando quindi alla Scuola di applicazione di Torino, dove è rimasto dal 1974 al 1976, conseguendo la laurea in scienze strategiche militari.[1]
Il suo primo incarico, giunto nel 1976, è stato quello di comandante di un plotone fucilieri del Battaglione alpini "Susa", a Pinerolo, quindi, nel 1977, è diventato vice comandante della compagnia controcarri della Brigata alpina "Taurinense", con cui ha compiuto delle esercitazioni in Danimarca e Norvegia. Dal 1980 è stato comandante di una compagnia mortai e poi di una compagnia alpini presso il Battaglione alpini "Trento", allora parte della Brigata alpina "Tridentina". Nel 1983 è stato nominato comandante della compagnia allievi ufficiali della Scuola militare alpina, di cui ha comandato la compagnia comando fino al 1986.[1]
Dopo aver partecipato al corso di stato maggiore, terminato nel 1987, è stato trasferito allo Stato maggiore dell'Esercito dove è stato ufficiale addetto presso l'ufficio programmi di approvvigionamento. Promosso maggiore nel 1988, dall'anno successivo al 1990 ha frequentato il corso superiore di stato maggiore, al termine del quale è avanzato al grado di tenente colonnello. Con questo grado è stato destinato all'ufficio del capo di stato maggiore dell'Esercito italiano in qualità di capo della segreteria.[1]
Nel 1992 è stato nominato comandante del Battaglione alpini "Susa"; in questa veste ha partecipato alla missione ONUMOZ in Mozambico. Alla fine del 1993 Graziano è stato designato caposezione presso l'ufficio del capo di stato maggiore dell'Esercito. Diventato colonnello nel 1996, ha quindi guidato il 2º Reggimento alpini, per poi passare di nuovo allo stato maggiore come capo ufficio pianificazione. Nel 2001 il colonnello Graziano divenne addetto militare all'ambasciata d'Italia a Washington, dove ha ricevuto la promozione a generale di brigata il 1º gennaio 2002.[1]
Dopo essere tornato in Italia, il 27 agosto 2004 ha assunto il comando della Brigata alpina "Taurinense", incarico che ha mantenuto fino al 2 marzo 2006. Pochi giorni dopo, il 15 marzo, è stato nominato caporeparto operazioni del Comando operativo di vertice interforze della difesa. Contemporaneamente, dal 20 luglio 2005 è stato anche comandante della Brigata multinazionale "Kabul" in Afghanistan, con conseguente responsabilità operativa nella provincia di Kabul fino al 6 febbraio 2006, quando era già avanzato al grado di generale di divisione il 1º gennaio precedente.
Il 29 gennaio 2007 il segretario generale delle Nazioni Unite lo ha nominato comandante della forza e capo della missione UNIFIL in Libano, quindi con responsabilità anche della componente civile. Ha mantenuto questa posizione per tre anni, ricevendo il 1º gennaio 2010 la promozione a generale di corpo d'armata. Il 10 febbraio 2010 è stato nominato capo di gabinetto del ministro della difesa Ignazio La Russa.[1]
Il 14 ottobre 2011 è stato nominato capo di stato maggiore dell'Esercito Italiano[2] e ha assunto ufficialmente l'incarico il 6 dicembre.[3]
Il 24 dicembre 2014 viene designato Capo di Stato Maggiore della Difesa[4], lasciando il precedente incarico al generale Danilo Errico, ed ha assunto il comando delle Forze Armate italiane dal 28 febbraio 2015 al 5 novembre 2018.
Il 7 novembre 2017 viene designato quale nuovo presidente del Comitato militare dell’Unione europea, incarico che ha ricoperto dal 6 novembre 2018[5] al 15 maggio 2022[6]. A lui subentra il generale austriaco Robert Brieger.[7]
La Cassa Depositi e Prestiti, in previsione della scadenza del mandato, lo ha indicato il 20 aprile 2022 come nuovo presidente di Fincantieri.[8]
Vita privata
[modifica | modifica wikitesto]Il generale Claudio Graziano è anche istruttore militare di sci. Ha frequentato, oltre agli studi militari in Italia, anche l'United States Army War College dal 1996 al 1997. In Italia ha poi conseguito la laurea in scienze diplomatiche e internazionali all'Università degli Studi di Trieste e in scienze sociali all'Accademia agostiniana di Roma, la stessa dove ha ottenuto il master in scienze strategiche.[9]
Vive a Roma assieme alla moglie Marisa Lanucara.[9]
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- Missione. Dalla guerra fredda alla difesa europea, con Marco Valerio Lo Prete, Luiss, 2022, ISBN 978-8861057272
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze italiane
[modifica | modifica wikitesto]— 2 agosto 2010[12]
— 8 giugno 2007[13]
— 12 maggio 1995[10]
Onorificenze straniere
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e Biografia del generale di c.a. Claudio Graziano, in Folgore, nº 11-12, Associazione Nazionale Paracadutisti d'Italia, novembre/dicembre 2011, pp. 23-24.
- ^ Governo.it.
- ^ D.P.R. 17 ottobre 2011.
- ^ Tullio Del Sette comandante Carabinieri. Claudio Graziano capo di Stato Maggiore.
- ^ Unione Europea: Generale Claudio Graziano designato quale Presidente del Comitato Militare, su difesa.it. URL consultato il 13 novembre 2017.
- ^ Chairman EUMC, su Sito internet SEAE. URL consultato il 17 maggio 2022.
- ^ consilium.europa.eu
- ^ formiche.net
- ^ a b L'ammiraglio Giampaolo Di Paola nuovo Ministro della Difesa, in Folgore, nº 11-12, Associazione Nazionale Paracadutisti d'Italia, novembre/dicembre 2011, p. 24.
- ^ a b Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
- ^ In precedenza grande ufficiale il 2 giugno 2010, ufficiale il 2 giugno 2006 e cavaliere il 2 giugno 1992.
- ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
- ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
- ^ http://www.smoctoscana.it/2014.html
- ^ https://www.difesa.it/SMD_/CaSMD/CapiSMD/Pagine/Generale_Graziano.aspx
- ^ http://www.cybernaua.it/rubriche/rubricadett.php?idnews=3839•
- ^ http://www.askanews.it/esteri/2019/03/20/romania-onorificenza-a-generale-graziano-eccezionale-contributo-pn_20190320_00180/
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Claudio Graziano
Controllo di autorità | VIAF (EN) 9069150172691100180004 · GND (DE) 1137331844 · WorldCat Identities (EN) viaf-9069150172691100180004 |
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- Generali italiani del XX secolo
- Generali italiani del XXI secolo
- Nati nel 1953
- Nati il 22 novembre
- Nati a Torino
- Generali dell'Esercito Italiano
- Capi di Stato Maggiore della Difesa
- Capi di Stato Maggiore dell'Esercito Italiano
- Cavalieri dell'Ordine militare d'Italia
- Cavalieri di gran croce OMRI
- Grandi ufficiali dell'Ordine militare d'Italia
- Persone legate agli alpini