Vulstano di Worcester

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San Vulstano

Vescovo

 
NascitaLong Itchington, 1008
MorteWorcester, 1095
Venerato daChiesa cattolica, Comunione anglicana
Canonizzazione14 maggio 1203 da papa Innocenzo III nella cattedrale di Ferentino
Ricorrenza20 gennaio
Patrono divegetariani e dietisti

Vulstano di Worcester (in inglese Wulfstan o Wolstan, Wulstan, Ulfstan; Long Itchington, 1008Worcester, 1095) è stato un vescovo inglese, l'ultimo di quelli nati prima della conquista normanna dell'Inghilterra. È venerato come santo.

Vulstano nacque all'inizio del secondo millennio in Inghilterra, nella contea dello Warwickshire.[1]

La sua famiglia perse le proprie terre quando salì al trono re Canuto I.[2] Fu così chiamato probabilmente dal nome dello zio, Vulstano II di York, arcivescovo di York. Grazie all'influenza dello zio poté studiare nei monasteri di Evesham e di Peterborough, prima di diventare chierico a Worcester. Durante questo periodo i suoi superiori, notata la sua dedicazione e castità, lo stimolarono a farsi prete. Vulstano fu ordinato sacerdote nel 1038 ed entrò nel monastero benedettino di Worcester, ove fu tesoriere e priore.[3]

Quando papa Nicola II chiese ad Ealdred, vescovo di Worcester nonché arcivescovo di York, di rinunciare alla diocesi di Worcester, quest'ultimo decise di assegnare la carica a Vulstano, pur mantenendo ancora alcune residenze della diocesi.[4] Vulstano venne consacrato vescovo l'8 settembre 1062 da Ealdred.[5] Anche se sarebbe stato più appropriato venire consacrato dall'arcivescovo di Canterbury, della cui provincia ecclesiastica la diocesi di Worcester faceva parte.[4] Vulstano aveva deliberatamente evitato di venir consacrato dall'arcivescovo di Canterbury di allora, Stigand, poiché la consacrazione di quest'ultimo non era stata conforme al diritto canonico. Tuttavia Vulstano riconobbe per la sede di Worcester la suffraganeità rispetto a quella di Canterbury. Egli non promise obbedienza ad Ealdred, ma lo fece nei confronti del successore di Stigand, Lanfranco.[6]

Vulstano godeva della fiducia di Aroldo II d'Inghilterra, che lo aiutò a conseguire l'episcopato.[7]

Riformatore sociale, Vulstano si adoperò per avvicinare il vecchio al nuovo regime e per alleviare le sofferenze dei poveri. Dopo la conquista normanna dell'Inghilterra, Wulstano fu il solo vescovo di natali inglesi rimasto a condurre una diocesi per un significativo periodo di tempo dopo la conquista stessa (tutti gli altri vescovi furono sostituiti dai Normanni o successero ai nativi a partire dal 1075). Guglielmo comprese che l'interesse principale di Vulstano era quello della cura pastorale della sua diocesi.

Vulstano bloccò anche il commercio di schiavi dal Bristol all'Irlanda. Egli raggiunse gradualmente questo suo scopo con la convinzione, impiegando un certo tempo.[8]

Nel 1072 Vulstano firmò l'Accordo di Winchester.

Nel 1075 Vulstano e le truppe del Worcestershire misero fine alla cosiddetta rivolta dei conti, nota anche come The Bridal of Norwich (Le nozze di Norwich), contro Guglielmo I d'Inghilterra da parte di Ralph de Gael, II conte di Norfolk, Roger de Breteuil, II conte di Hereford e dell'anglosassone Waltheof, conte di Northumbria.

Vulstano fondò il monastero benedettino di Great Malvern Priory ed intraprese molti lavori di restauro e rifacimento su vasta scala, tra i quali la cattedrale di Worcester, quella di Hereford, l'abbazia di Tewkesbury e molte altre chiese nei territori del Worcester, Hereford e Gloucester.

Dopo la conquista normanna egli pretese che il territorio di tre centene di Oswaldslow, amministrato dal vescovo di Worcester, fosse reso libero dalle interferenze dello sceriffo del luogo. Questo diritto di esclusione dello sceriffo venne registrato sul Domesday Book nel 1086.

Vulstano amministrò anche la diocesi di Lichfield dal 1071 al 1072.[9]

Come vescovo egli assisteva spesso l'arcivescovo di York nelle consacrazioni, poiché avevano pochi vescovi ausiliari. Nel 1073 Vulstano aiutò Tommaso di Bayeux a consacrare Radulf vescovo delle Orcadi e nel 1081 William de Saint Calais come vescovo di Durham.[4]

Vulstano era responsabile della compilazione da parte del monaco Hemming del "cartulario di Worcester".[10]

Egli era amico fraterno di Roberto di Losinga, vescovo di Hereford, che era noto come matematico ed astronomo.[9]

Vulstano morì il 20 gennaio 1095 dopo lunga malattia.[11] Dopo la sua morte gli venne dedicato un altare nel Great Malvern Priory, vicino a Cantilupe di Hereford e ad Edoardo il Confessore.

Il giorno di Pasqua del 1158 il re Enrico II d'Inghilterra e la regina consorte Eleonora d'Aquitania visitarono la cattedrale di Worcester e deposero le loro corone sulla teca di Vulstano, facendo voto di non indossarle più.

Poco dopo la morte di Vulstano il suo cancelliere Colman scrisse la sua agiografia in lingua inglese. Essa venne tradotta in latino dal cronista e storico medievale Guglielmo di Malmesbury.[12]

Vulstano fu canonizzato il 14 maggio 1203 da papa Innocenzo III.[3][13] Uno dei miracoli attribuitigli fu la cura della figlia del re Aroldo II.

  1. ^ Walsh 2007, p. 631.
  2. ^ Fleming 2004, p. 41.
  3. ^ a b (EN) British History Online Bishops of Worcester Archiviato il 9 agosto 2011 in Internet Archive. accessed on 3 November 2007
  4. ^ a b c Williams 2000, p. 150.
  5. ^ Powicke, Handbook of British Chronology, p. 260
  6. ^ Flanagan 2005, p. 904.
  7. ^ Fleming 2004, p. 79.
  8. ^ The Saxon Slave-Market in Bristol, su buildinghistory.org. URL consultato il 4 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 15 gennaio 2010).
  9. ^ a b Williams 2000, p. 149.
  10. ^ Williams 2000, p. 145.
  11. ^ William of Malmesbury, Saints' lives: Lives of SS. Wulfstan, Dunstan, Patrick, Benignus and Indract. 2002. pp. 141–3.
  12. ^ Williams 2000, p. 170.
  13. ^ San Wulstano è stato elevato all'onore degli altari il 14 maggio 1203 da papa Innocenzo III nella cattedrale di Ferentino alla presenza dell'allora imperatore, di numerose importanti autorità dell'epoca, e del futuro imperatore Federico II. Nella stessa occasione il pontefice indisse per la terza volta la VI crociata, passata alla storia per non essersi, in pratica, mai svolta. San Wulstano è uno dei patroni della città di Ferentino.

in lingua inglese (salvo diversa indicazione):

  • Donald and Catherine Attwater, John Rachel. The Penguin Dictionary of Saints. 3ª ed. New York: Penguin Books, 1993. ISBN 0-14-051312-4.
  • British History Online Bishops of Worcester, su british-history.ac.uk. URL consultato il 3 novembre 2007 (archiviato dall'url originale il 9 agosto 2011).
  • Marie Therese Flanagan, High-kings with opposition. 1072–1166, in Dáibhí Ó Cróinín (a cura di), A New History of Ireland. Prehistoric and Early Ireland, I, Oxford, Oxford University Press, 2008, pp. 899-933, ISBN 978-0-19-922665-8.
  • Robin Fleming, Kings & Lords in Conquest England, Cambridge, Cambridge University Press, 2004, ISBN 0-521-52694-9.
  • Emma Mason, St. Wulfstan of Worcester, 1008–95.
  • F. Maurice Powicke & E. B. Fryde, Handbook of British Chronology 2nd. ed. London:Royal Historical Society, 1961.
  • Michael Walsh, A New Dictionary of Saints: East and West, Londra, Burns & Oates, 2007, ISBN 0-86012-438-X.
  • William of Malmesbury. The Life of St Wulstan.
  • Williams Ann, The English and the Norman Conquest, Ipswich, Boydell Press, 2000, ISBN 0-85115-708-4.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Predecessore Vescovo di Worcester Successore
Ealdred
10461062
1062 - 1095 Samson
1096112

Predecessore Amministratore apostolico di Lichfield Successore
vacante
dal 1066
1071 - 1072 Peter
1072 - 1075
in titulo
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