Ulisse Scarpetta
Ulisse Scarpetta | |
---|---|
Nascita | Piacenza, 18 maggio 1887 |
Morte | Vertoiba, 16 maggio 1917 |
Cause della morte | ferite riportate in combattimento |
Dati militari | |
Paese servito | Italia |
Forza armata | Regio Esercito |
Arma | Artiglieria |
Anni di servizio | 1908-1917 |
Grado | Capitano |
Guerre | Guerra italo-turca Prima guerra mondiale |
Battaglie | Decima battaglia dell'Isonzo |
Decorazioni | vedi qui |
Studi militari | Regia Accademia di Artiglieria e Genio di Torino |
dati tratti da Un eroe sconosciuto. Il maggiore Pilota Pier Giuseppe Scarpetta[1] | |
voci di militari presenti su Wikipedia | |
Ulisse Scarpetta (Piacenza, 18 maggio 1887 – Vertoiba, 16 maggio 1917) è stato un militare italiano, pluridecorato capitano del Regio Esercito durante la prima guerra mondiale, e padre della futura Medaglia d'oro al valor militare Pier Giuseppe.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nacque a Piacenza il 18 maggio 1887, figlio di Ernesto e Luisa Laneri. Frequentò l’Istituto Tecnico G.D. Romagnosi, dove conseguì la licenza superiore nel corso del 1905, iniziando a frequentare la Regia Accademia di Artiglieria e Genio di Torino l’anno successivo.[1] Uscitone nel 1908 con il grado di sottotenente in servizio permanente effettivo, venne promosso tenente nel 1911, e allo scoppio della guerra italo-turca partì per la Libia al seguito del corpo di spedizione al comando del generale Carlo Caneva.[1] Rientrato in Patria, nel 1913 frequentò i corsi della Scuola di guerra dell'esercito, che dovette interrompere per lo scoppio della prima guerra mondiale, nell’agosto 1914.[1] Promosso capitano l’anno successivo, si distinse dopo l’entrata in guerra dell’Italia, avvenuta il 25 maggio 1915, al comando di una batteria del 9º Reggimento artiglieria da campagna.[1] Trasferito al 45º Reggimento artiglieria, nel corso del 1917 fu assegnato a compiti di Stato maggiore.[1] Il 14 maggio dello stesso anno, mentre assisteva ad un contrattacco lanciato dalla Brigata fanteria "Treviso" sul Monte Sober fu gravemente ferito da schegge di granata.[1] Portato all'Ospedale da campo n. 144 morì il giorno 16. All’epoca era decorato con due Medaglie d’argento e una di bronzo al valor militare, e lasciava la moglie Maria Luisa Cravera, e il figlio piccolo Pier Giuseppe.[1]
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Luigi Cadorna, La guerra alla fronte italiana. Vol. 1, Milano, Fratelli Treves editori, 1921.
- Luigi Cadorna, La guerra alla fronte italiana. Vol. 2, Milano, Fratelli Treves editori, 1921.
- Alberto Cavaciocchi e Andrea Ungari, Gli italiani in guerra, Milano, Ugo Mursia Editore s.r.l., 2014.
- Daniele Gatti, Un eroe sconosciuto. Il maggiore Pilota Pier Giuseppe Scarpetta, Roma, IBN Editore, 2017.
- Militari italiani del XX secolo
- Nati nel 1887
- Morti nel 1917
- Nati il 18 maggio
- Morti il 16 maggio
- Nati a Piacenza
- Ufficiali del Regio Esercito
- Medaglie d'argento al valor militare
- Medaglie di bronzo al valor militare
- Militari italiani della prima guerra mondiale
- Decorati di Medaglia interalleata della vittoria
- Decorati di Medaglia commemorativa dell'Unità d'Italia
- Decorati di Medaglia commemorativa della guerra italo-austriaca
- Decorati di Medaglia commemorativa della guerra italo-turca
- Croci al merito di guerra