Sergio Piermanni

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Sergio Piermanni
NascitaAscoli Piceno, 29 febbraio 1940
MorteCivitanova Marche (Macerata), 18 maggio 1977
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataEsercito Italiano (all'epoca)
ArmaArma dei Carabinieri
GradoMaresciallo capo
DecorazioniMedaglia d'oro al valor militare alla memoria
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Sergio Piermanni (Ascoli Piceno, 29 febbraio 1940Civitanova Marche, 18 maggio 1977) è stato un militare italiano, Maresciallo Capo dell'Arma dei Carabinieri insignito di medaglia d'oro al valor militare alla memoria.

Nel 1958 fu ammesso a frequentare il corso per allievi sottufficiali dei carabinieri alla Scuola di Moncalieri per poi passare a quella di Firenze, dove venne nominato vicebrigadiere il 1° agosto 1960 ed assegnato al Gruppo Squadroni della Legione Territoriale di Roma per il corso di equitazione. Nel giugno 1961 fu destinato alla Legione di Cagliari e prestò servizio alla Stazione CC. di Siniscola in provincia di Nuoro. Col grado di brigadiere, nel 1964 fu trasferito, a domanda, al Gruppo Squadroni della Legione Territoriale di Milano; tre anni dopo fu assegnato alla Legione di Genova e prestò servizio alla Stazione CC. di Ventimiglia. Promosso maresciallo d’alloggio, nel febbraio 1972 fu destinato alla Legione di Ancona presso la Stazione CC. di Civitanova Marche; col grado di maresciallo capo assunse il comando di un nucleo radiomobile dell’Arma e concorse a molte operazioni contro malviventi.[1]

A lui sono intitolate diverse vie e piazze in Italia, in particolare nella sua città natale e nelle città dove ha prestato servizio.

Medaglia d'Oro al Valor Militare alla Memoria - nastrino per uniforme ordinaria
«Comandante di Nucleo radiomobile, in licenza ordinaria nella sede di servizio venuto a conoscenza, casualmente, dell'assassinio di un graduato dell'Arma e del ferimento di altri carabinieri nel corso di conflitto a fuoco con malviventi verificatosi in provincia limitrofa, chiedeva ed otteneva il permesso di rientrare in servizio, per concorrere alle operazioni in atto, nottetempo, per la cattura dei criminali in fuga. Nel corso di operazioni di identificazione di tre persone sospette - riconosciute, successivamente, nei malviventi ricercati - veniva proditoriamente fatto segno a numerosi colpi di pistola, sparati da brevissima distanza. Benché ferito in maniera gravissima, reagiva, con una estrema eroica determinazione, con il fuoco della propria arma, ferendo mortalmente uno degli aggressori, prima di immolare la sua ancor giovane esistenza. Luminoso esempio di dedizione al dovere e di cosciente sacrificio. Data concessione: D.P.R. 14 dicembre 1977»

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  1. ^ Ancfargl, PIERMANNI Sergio, su Associazione Nazionale Combattenti Guerra di Liberazione inquadrati nei Reparti Regolari delle Forze Armate, 15 ottobre 2016. URL consultato il 12 giugno 2024.