Renzo Rosati

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Renzo Rosati
NascitaAssisi, 6 aprile 1962
MorteCastel Madama, 17 aprile 1988
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataEsercito Italiano all'epoca
CorpoArma dei Carabinieri
GradoVicebrigadiere
Decorazioni Medaglia d'oro al valor civile alla memoria
Fonte Carabinieri.it
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Renzo Rosati (Assisi, 6 aprile 1962Castel Madama, 17 aprile 1988) è stato un militare italiano, Vicebrigadiere dell'Arma dei Carabinieri, insignito di Medaglia d'oro al valor civile (alla memoria). Nacque ad Armenzano il 6 aprile 1962, da Aldo e Ada Pompei. Frequentò al paese la scuola elementare, al tempo ancora attiva, e la media al Convitto Nazionale. Si diplomò geometra e arruolò nell’Arma, studiando alle scuole Marescialli di Velletri e Firenze; divenne vicebrigadiere. Se ne ricorda il carattere aperto e la disponibilità, anche verso la Pro Loco armenzanese, che proprio negli ultimi anni di vita di Renzo avviava la valorizzazione del paese (il Presepe vivente è dell’85) AssisiMia, su assisimia.it. URL consultato il 12 giugno 2024..

Il fatto di sangue avvenne a Castel Madama, comune dell’hinterland romano e nella cui stazione il sottufficiale serviva. Il 17 aprile ’88, con un carabiniere intimò l’alt a due balordi su una vespa rubata e da tempo sorvegliati. Essi disobbedirono, ma si fermarono dietro una curva dopo alcune centinaia di metri, buttati a terra a simulare un incidente. I militari sopraggiunsero, Rosati uscì dall’auto e si accorse che un malvivente aveva un revolver; si slanciò per fermarlo, ma quello gli sparò alla fronte freddandolo. Il secondo militare fu ferito e ferì a sua volta uno degli aggressori, i quali, fuggendo, presero una mitraglietta. Intervennero altri carabinieri per dare la caccia ai due che, infine circondati, si arresero. La salma di Rosati fu composta a Tivoli e condotta alla cappella di famiglia ad Armenzano.[1]

Medaglia d'oro al valor civile (alla memoria) - nastrino per uniforme ordinaria
«Nel corso di servizio automontato, unitamente a militare dipendente, inseguiva e bloccava due giovani sorpresi a bordo di un ciclomotore rubato. Notato che uno dei fermati tentava di estrarre un'arma, non esitava, con sprezzo del pericolo, a lanciarsi contro venendo però ferito mortalmente da un colpo di pistola. Splendido esempio di grande ardimento e di altissimo senso del dovere. Castelmadama (Roma), 17 aprile 1988.»

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  1. ^ AssisiMia, su assisimia.it. URL consultato il 12 giugno 2024.