Rambaldo II di Collalto
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| Rambaldo II | |
|---|---|
| Conte di Collalto | |
 | |
| Predecessore | Rambaldo I di Collalto |
| Erede | Rambaldo III di Collalto |
| Successore | Rambaldo III di Collalto |
| Altri titoli | signore di Lovadina signore di Curtigilla signore di Castelforte signore di Nervesa conte di Rovigo |
| Nascita | X secolo |
| Morte | dopo il 1038 |
| Casa reale | Collalto |
| Padre | Rambaldo I di Collalto |
| Madre | Gisilla Gisla di Berengario II, re d'Italia |
| Consorte | Gisla di Paoluccio |
| Figli | Rambaldo III di Collalto Giovanni di Collalto Guidone I di Collalto Pietro I di Collalto Metilda di Collalto |
| Religione | Cattolica |
Rambaldo II di Collalto (X secolo – dopo il 1038) è stato un nobile feudatario italiano.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Membro illustre della famiglia Collalto, era figlio di Rambaldo I e conte di Treviso dal 994 (primo della dinastia ad ottenere la carica ereditaria), quando sette diplomi di Ottone II e Ottone III ne attestarono possedimenti da Treviso al Montello, sulla riva destra del Piave, con penetrazioni fino al bassanese e nel mestrino.[1]
Seguì Ottone III quando nel 996 venne incoronato imperatore, dal quale ottenne numerosi privilegi, tra i quali il castello di Rovigo.[1][2]
Discendenza[3][modifica | modifica wikitesto]
Secondo una versione, ebbe in moglie Matilde, figlia di Bosone conte di Borgogna. Secondo un'altra versione, Rambaldo sposò Gisla di Paoluccio, console di Padova ed ebbero cinque figli:
- Rambaldo III, fondatore assieme alla madre dell'Abbazia della Nervesa[4][5] a Nervesa della Battaglia;
- Giovanni;
- Guidone I;
- Pietro I, insediatosi in Germania. La leggenda lo indica fondatore della casata dei conti di Zollern[6], in seguito Hohenzollern[7];
- Matilde (?-1114), sposò intorno al 1091 Ugo di Sabbioneta.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b (EN) Pierandrea Moro, Collalto: Storia di un casato millenario, Viella Libreria Editrice, 17 luglio 2019, ISBN 978-88-3313-239-6. URL consultato il 27 maggio 2024.
- ^ Danilo Riponti, I Collalto nel medioevo. (PDF).
- ^ Copia archiviata, su genealogiacasati.altervista.org. URL consultato il 29 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 29 gennaio 2018).
- ^ Abbazia di Sant'Eustachio. (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2014).
- ^ Da Conti di Treviso a Conti di Collalto. Mito e realtà. (PDF) (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2014).
- ^ Vincenzo Ruzza, Da Conti di Treviso a Conti di Collalto. Mito e realtà. (PDF) (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2014).
- ^ Gasparo Pianta, Copia di lettera colla quale un Personaggio..., Treviso, 1733..
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Circolo vittoriese di ricerche storiche, I Collalto. Conti di Treviso, Patrizi veneti, Principi dell'Impero, Grafiche De Bastiani, 1998.
- (EN) Pierandrea Moro, Collalto: Storia di un casato millenario, Viella Libreria Editrice, 17 luglio 2019, ISBN 978-88-3313-239-6.
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Genealogia casati. Collalto., su ww.genealogiacasati.altervista.org (archiviato dall'url originale il 17 luglio 2014).
