Luigi Ricci (fotografo)

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Luigi Ricci (Ravenna, 1823Ravenna, 1896) è stato un pittore, scenografo e fotografo italiano. Ricordato come «il maggior fotografo ravennate dell'Ottocento»,[1] autore di una documentazione fotografica minuziosa di antichi monumenti e di antichi mosaici.

Fra il 1846 e il 1850 frequentò l'Accademia di Belle Arti di Bologna sotto la tutela del conte Bentivoglio. Nel 1851 intraprese l'attività di pittore-scenografo per i teatri della Romagna, del Veneto e delle Marche settentrionali. Fu anche scenografo per l'allestimento di alcune opere liriche.[1]

A partire dalla fine degli anni 50 dell'Ottocento iniziò l'attività di fotografo. Fra le prime esperienze di Ricci vanno segnalate le fotografie scattate nel 1865 in occasione della commemorazione del VI centenario della nascita di Dante Alighieri[2] e forse anche le fotografie realizzate in occasione della cerimonia organizzata per accogliere il pontefice Pio IX in visita nei territori della Legazione nel 1857.[3] Avendo ben chiare le potenzialità del nuovo mezzo, Ricci individuò precocemente come soggetto della sua produzione il patrimonio monumentale. Attorno al 1865 aprì un laboratorio che pubblicò, a partire dal 1869, un ricco catalogo di foto di monumenti di Ravenna e delle aree limitrofe.[4] La terza edizione del catalogo, del 1882, può essere messa in relazione con la più significativa campagna fotografica realizzata da Ricci, che data attorno al 1880.

Intrattenne un rapporto di amicizia fraterno con Odoardo Gardella, che si prese cura dell'educazione del giovane Corrado.[5]

Documentazione

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Dopo la morte di Ricci, il laboratorio fotografico fu gestito dalla vedova, che poi lo vendette. Nei primi anni 30, alla chiusura definitiva del laboratorio, la raccolta di lastre fotografiche realizzate da Luigi costituiva un patrimonio documentario di grande importanza, dato che era una rara testimonianza dello stato dei monumenti ravennati prima dell'inizio della grande campagna di restauro avviata nel 1897 dalla Soprintendenza ai Monumenti. Corrado Ricci intervenne affinché fosse acquisita da Comune di Ravenna, che tuttavia non si mostrò interessato. Della raccolta si perdette ogni traccia dopo la morte di Corrado, e solo negli anni 70 del Novecento fu rintracciata e acquisita dalla Soprintendenza di Ravenna allora diretta da Gino Pavan.[6]

Molti positivi ricavati dalle foto di Luigi Ricci si trovano, inoltre, nel Fondo Fotografico Corrado Ricci, conservato presso la Biblioteca Classense di Ravenna.

Le fotografie di Luigi Ricci si distinguono da quelle dei professionisti contemporanei, per la presenza di un numero scritto nell'angolo in basso a sinistra (riferimento al numero che la foto assumeva nel catalogo del laboratorio). Le sue fotografie sono state ampiamente utilizzate anche per la produzione di cartoline.

  1. ^ a b Sistema Museale della Provincia di Ravenna
  2. ^ Secondo quanto afferma il figlio Corrado, in: Corrado Ricci, L'ultimo rifugio di Dante Alighieri, Milano, U. Hoepli, 1891, SBN IT\ICCU\RAV\0031594.
  3. ^ Ricostruzione dell'episodio in: Appunti sulle origini della fotografia.
  4. ^ L'attività di Luigi Ricci.
  5. ^ P. Novara, Pel bene dei nostri monumenti: Odoardo Gardella: archeologia e antichità locali nella Ravenna dell'Ottocento, Bologna, Nuova S1, 2004, SBN IT\ICCU\RAV\1290757.
  6. ^ Comunicazione sui progetti e Luigi Ricci negli archivi.
  • O. Gardella, Luigi Ricci, Ravenna, Tip. di E. Lavagna, 1896, SBN IT\ICCU\RAV\0209626.
  • P. Novara, L'attività di Luigi Ricci attraverso i cataloghi del suo laboratorio, Ravenna, Fernandel scientifica, 2006, SBN IT\ICCU\RAV\1485117.
  • P. Novara, Appunti sulle origini della fotografia di architettura a Ravenna, in Romagna Arte e Storia, XXIX, n. 86, Rimini, Arte e Storia, 2009, pp. 73-100, SBN IT\ICCU\RAV\0033352.
  • A. Ranaldi, Comunicazione sui progetti recenti della Soprintendenza di Ravenna: digitalizzazione dei materiali conservati presso l'Archivio Disegni e indagini sul Battistero Neoniano, in Atti del 18º Colloquio dell'Associazione italiana per lo studio e la conservazione del mosaico […] (Cremona, 14-17 marzo 2012) / AISCOM; a cura di Claudia Angelelli, Tivoli, Scripta manent, 2013, pp. 287-294, SBN IT\ICCU\LO1\1478558.
  • P. Novara, Luigi Ricci negli archivi della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio di Ravenna, in Libro aperto, n. 83, Ravenna, 2016, pp. 136-141.
  • P. Novara, Pel bene dei nostri monumenti: Odoardo Gardella: archeologia e antichità locali nella Ravenna dell'Ottocento, Ravenna, Nuova S1, 2004.


Controllo di autoritàVIAF (EN90752391 · ISNI (EN0000 0000 7780 2408 · SBN RAVV103905 · CERL cnp01222689 · ULAN (EN500036969 · GND (DE141056274 · BNF (FRcb16081964m (data)