Henri Oreiller

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Henri Oreiller
NazionalitàBandiera della Francia Francia
Sci alpino
SpecialitàDiscesa libera, slalom gigante, slalom speciale, combinata
SquadraCS Val-d'Isère
Termine carriera1952
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Olimpiadi 2 0 1
Mondiali 2 0 1

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Automobilismo
Termine carriera1962
Palmarès
Trofeo Vittorie
Rallye Lyon-Charbonnières 2 trofei
Championnat de France de Tourisme 1 trofeo

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Henri Oreiller (Parigi, 5 dicembre 1925Montlhéry, 7 ottobre 1962) è stato uno sciatore alpino e pilota automobilistico francese. Aggiudicandosi la medaglia d'oro nella discesa libera e nella combinata a Sankt Moritz 1948 divenne il primo campione olimpico francese nella storia dei Giochi olimpici invernali.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Carriera sciistica[modifica | modifica wikitesto]

Stagioni 1947-1948[modifica | modifica wikitesto]

Membro della Resistenza francese durante la Seconda guerra mondiale[1], alla ripresa delle attività sportive dopo il conflitto Oreiller entrò a far parte della squadra nazionale francese. Nel 1947 vinse i Campionati francesi di slalom speciale e l'Arlberg-Kandahar a Mürren, sempre in slalom[1]. Oltre che per i risultati in gara, Oreiller si fece notare perché affrontava le discese di Val-d'Isère su uno sci solo. Per la sua spericolatezza e le sue doti di funambolo si guadagnò i soprannomi di "fou descendant" ("discesista folle") e "l'acrobat" ("l'acrobata")[senza fonte].

Ai V Giochi olimpici invernali di Sankt Moritz 1948 Henri Oreiller si presentò come uno dei favoriti[senza fonte]. Il 2 febbraio vinse la medaglia d'oro nella discesa libera con 4"1 di vantaggio sul secondo, l'austriaco Franz Gabl, il distacco più ampio tra primo e secondo in una discesa libera olimpica[2]. Fu la prima medaglia d'oro per la Francia ai Giochi olimpici invernali. Il 4 febbraio vinse un altro oro in combinata, ancora con un notevole distacco (oltre 3 secondi) sul secondo, lo svizzero Karl Molitor[3]. Il giorno dopo, nella terza e ultima gara dello sci alpino, lo slalom speciale, Oreiller salì per la terza volta sul podio, ottenendo la medaglia di bronzo. Con tre medaglie, due ori e un bronzo, Oreiller fu l'atleta più medagliato di quell'edizione dei Giochi.

Stagioni 1949-1952[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1949 vinse la Coppa Harriman a Sun Valley, mentre nel 1950 si classificò quarto nello slalom gigante ai Mondiali di Aspen e bissò il successo nello slalom speciale dell'Arlberg-Kandahar, ancora a Mürren[1]. Partecipò anche ai VI Giochi olimpici invernali di Oslo 1952, ma non ottenne risultati di rilievo: fu 14º nella discesa libera vinta da Zeno Colò e 16º nello slalom gigante vinto da Stein Eriksen.

Nel giugno del 1952, fedele alla sua fama di personaggio stravagante, meravigliò passanti e automobilisti mettendosi a fare skiroll lungo gli Champs-Élysées di Parigi[senza fonte].

Carriera automobilistica[modifica | modifica wikitesto]

Abbandonate le competizioni di sci, Oreiller si dedicò all'automobilismo. Fu campione francese nella categoria turismo nel 1959, e vinse per due volte il Rallye Lyon-Charbonnières (nel 1960 e 1961). Morì in un incidente automobilistico sul circuito di Montlhéry mentre, al volante della sua Ferrari, partecipava al Gran Premio di Parigi[1].

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Sci alpino[modifica | modifica wikitesto]

Olimpiadi[modifica | modifica wikitesto]

Campionati francesi[modifica | modifica wikitesto]

Automobilismo[modifica | modifica wikitesto]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Alla sua memoria è intitolato il centro congressi di Tignes[senza fonte]; a lui e all'altro grande campione dello sci francese Jean-Claude Killy è dedicata la pista sciistica della Coppa del Mondo di Val-d'Isère, la Oreiller-Killy.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g Scheda Sports-reference, su sports-reference.com. URL consultato il 5 agosto 2014 (archiviato dall'url originale il 28 gennaio 2010).
  2. ^ "Olympic Games Men's Races. Time Difference Stats" su SKI-db.com, su ski-db.com. URL consultato il 15 dicembre 2010.
  3. ^ Scheda Sports-reference sulla gara, su sports-reference.com. URL consultato l'8 luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 13 marzo 2009).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN61749282 · ISNI (EN0000 0000 0120 6896 · BNF (FRcb14051446d (data) · WorldCat Identities (ENviaf-61749282