Guccio Gucci
Guccio Giovanbattista Giacinto Dario Maria Gucci (Firenze, 26 marzo 1881 – Milano, 2 gennaio 1953) è stato un imprenditore e stilista italiano, fondatore dell'azienda di moda Gucci.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nacque a Firenze nel 1881 da Gabriello, un artigiano di San Miniato[1] e da Elena Santini, di Lastra a Signa. Nel 1898, a soli 17 anni, decise di emigrare all'estero in cerca di fortuna, anche a causa del fallimento della bottega artigianale di cappelli di paglia del padre. Si trasferì prima a Parigi e poi a Londra, dove fu assunto come facchino d'albergo nel prestigioso Hotel Savoy. Lavorando a stretto contatto con il lusso e la ricchezza, rimase affascinato dagli eleganti bagagli e borse di HJ Cave & Sons, dei facoltosi ospiti. Iniziò così a sviluppare uno spiccato gusto della qualità e dello stile.
Dopo quattro anni decise di ritornare a Firenze dove iniziò a vendere articoli di valigeria, guanti e pelletteria.[2] Guccio Gucci sposò Aida Calvelli (1879-1955), nata a Firenze, da cui ebbe cinque figli: Grimalda (1903-1989), Enzo che morì a 9 anni (1904-1913), Aldo (1905-1990), Vasco (1907-1974), Rodolfo (1912-1983); Ugo Calvelli Gucci (1899-1973), fratellastro dei cinque, era nato da una relazione di Aida Calvelli prima del matrimonio con Guccio, che lo adottò.
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/7/74/Gucci_Shop%2C_Via_Montenapoleone%2C_Milan.jpg/220px-Gucci_Shop%2C_Via_Montenapoleone%2C_Milan.jpg)
Nel 1921 aprì il suo primo negozio, in Via della Vigna Nuova 7, Azienda Individuale Guccio Gucci, una piccola bottega dove vendeva valigie in pelle, ma anche articoli da viaggio e selleria per l'equitazione, e che nei decenni successivi divenne la nota azienda Gucci, marchio fiorentino divenuto uno dei simboli dell'alta moda italiana nel mondo.[3][4]
Iniziò subito ad avere un ottimo successo, il che portò i migliori artigiani di quel tempo a lavorare per la sua azienda.[5] Nel 1938 Gucci fondò un'altra sede a Roma e ben presto la sua attività individuale si trasformò in attività di famiglia quando i figli si unirono a lui. Nel 1951 aprì un altro negozio a Milano.
Guccio Gucci morì improvvisamente nel 1953; è sepolto nella cappella di famiglia nel cimitero di Soffiano, il camposanto della Venerabile Arciconfraternita della Misericordia di Firenze.[6]
Saranno poi i figli Rodolfo e Aldo a continuare l'azienda di famiglia.
Famiglia Gucci
[modifica | modifica wikitesto]GUCCI | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Gabriello ⚭ Elena Santini | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Guccio 1881-1953 ⚭ Aida Calvelli (1879-1955) | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Grimalda 1903-1989 | Enzo 1904-1913 | Vasco 1907-1974 | Rodolfo 1912-1983 ⚭ 1944 Sandra Ravel | Ugo Calvelli Gucci* 1899-1973 | Aldo 1905-1990 ⚭ 1927 Olwen Price ⚭ 1981 Bruna Palombo | |||||||||||||||||||||||||||||||
Maurizio 1948-1995 ⚭ 1972 Patrizia Reggiani | Giorgio 1928-2020 | Paolo 1931-1995 ⚭ 1952 Yvonne Moschetto ⚭ 1977 Jenny Garwood ⚭ 1990 Penny Armstrong | Roberto 1932-2009 ⚭ Drusilla Cafferelli | Patricia 1963 | ||||||||||||||||||||||||||||||||
Alessandra 1976 | Allegra 1981 | Alessandro 1953 | Isabella | Guccio 1955 | Patricia 1954 | Alyssa | Elisabetta 1952 | Gemma | Gabrielle | Francesco 1967 | Uberto 1960 ⚭ Stefania | Domitilla 1964 | Cosimo 1956 | Filippo 1957 | Maria Olimpia 1963 | |||||||||||||||||||||
Drusilla 1994 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) David Landes, Dynasties: Fortune and Misfortune in the World's Great Family Businesses, Penguin, London UK, 2008, p. 10., su books.google.it. URL consultato il 25 maggio 2019.
- ^ Enrico Matzeu, Il fondatore Guccio Gucci, su donnamoderna.com, 26 febbraio 2016. URL consultato il 25 maggio 2019.
- ^ World of Gucci. History-1920, su gucci.com, 13 aprile 2012. URL consultato il 25 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2012).
- ^ Gino Moliterno, Encyclopedia of Contemporary Italian Culture, Routledge, London, 2002, p. 378, su books.google.it. URL consultato il 25 maggio 2019.
- ^ (EN) History of Guccio Gucci, su studentske.sk. URL consultato il 25 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 10 ottobre 2018).
- ^ Alessandro Panajia, Soffiano. Luogo della memoria e degli affetti, Edizioni ETS, Pisa, 2018, pp. 42-43.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Guccio Gucci
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su gucci.com.
- Gucci, Guccio, su sapere.it, De Agostini.
- Renzo Nelli, GUCCI, Guccio, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 60, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2003.
- Guccio Gucci Archiviato il 23 giugno 2021 in Internet Archive., su SAN - Portale degli archivi della moda del Novecento.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 217139253 · WorldCat Identities (EN) viaf-217139253 |
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