Elezioni europee del 2024 in Romania

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Elezioni europee del 2024
AreaBandiera dell'Unione europea Unione europea
StatoBandiera della Romania Romania
Eletti33 Europarlamentari
Seggi per gruppo politico
PPE
0 / 33
S&D
0 / 33
RE
0 / 33

Le elezioni europee del 2024 in Romania si terranno domenica 9 giugno per eleggere i 33 membri del Parlamento europeo spettanti alla Romania.

Nella stessa giornata è prevista la celebrazione delle concomitanti elezioni locali.

Si tratta del primo dei quattro election day programmati in Romania nel 2024. In settembre si svolgeranno i due turni delle elezioni presidenziali, mentre in dicembre quelle parlamentari[1].

Sistema elettorale[modifica | modifica wikitesto]

Come disposto dalla Legge 33/2007[2] gli europarlamentari rumeni sono eletti tramite suffragio universale diretto da parte di tutti i cittadini dell'Unione europea iscritti alle liste elettorali del paese con età superiore ai 18 anni. Lo scrutinio è effettuato su una singola circoscrizione elettorale su base proporzionale. La Romania utilizza un sistema a liste bloccate. I seggi al parlamento europeo sono assegnati tramite metodo D'Hondt ai partiti che ottengono almeno il 5% dei voti validi.

Il voto si svolge dalle ore 7:00 alle ore 22:00. Gli elettori che si dovessero trovare in coda alla chiusura dei seggi possono votare entro le 23:59[3].

I cittadini europei residenti nel paese che desiderano votare per i rappresentanti della Romania dovevano fare richiesta di iscrizione alle liste elettorali speciali entro il 10 aprile 2024[4].

I cittadini romeni con residenza all'estero o che si trovano temporaneamente all'estero possono votare in uno dei 915 seggi costituiti fuori dalla Romania[3].

Quadro politico[modifica | modifica wikitesto]

Le elezioni europee del 2019 segnarono il successo del Partito Nazionale Liberale (PNL), che andò poi al governo nell'autunno dello stesso anno dopo tre anni d'opposizione al Partito Social Democratico (PSD). In seguito alle elezioni parlamentari del 2020 il PNL formò un nuovo governo di coalizione con a capo Florin Cîțu insieme a Unione Salvate la Romania (USR) e Unione Democratica Magiara di Romania, che rimase in carica fino all'ottobre 2021, in conseguenza della decisione dell'USR di lasciare la maggioranza[5].

Per uscire dalla crisi politica nel novembre 2021 PNL e PSD, le due maggiori forze parlamentari, siglarono un'alleanza che prevedeva la formazione di un governo di rotazione, che portò alla nascita di una grande coalizione[6][7]. La formula fu criticata da parte della base del PNL e dall'ex premier Ludovic Orban, che fondò un nuovo partito, Forza della Destra (FD)[8]. Il PNL guidò l'esecutivo con Nicolae Ciucă dal novembre 2021 al giugno 2023, quando lasciò il teste al presidente del PSD Marcel Ciolacu[9].

Tra i partiti d'opposizione l'USR fece fronte ad un indebolimento quando, nel maggio 2022, Dacian Cioloș annunciò una scissione e portò cinque europarlamentari nel suo nuovo partito REPER[10]. Nel dicembre 2023 il leader dell'USR Cătălin Drulă, al fianco di Ludovic Orban (FD) e Eugen Tomac (PMP), presentò la coalizione per le elezioni europee del 2024, denominata Alleanza Destra Unita (ADU)[11].

Nel corso del 2022 e del 2023 il gruppo nazionalista ed euroscettico dell'Alleanza per l'Unione dei Romeni (AUR) continuò a crescere nei sondaggi[12][13].

Il 21 febbraio 2024 i leader della coalizione di governo annunciarono la decisione di convocare nella stessa giornata sia le elezioni europee che quelle locali. Nel corso della conferenza stampa Ciucă e Ciolacu dichiararono che PSD e PNL avrebbero concorso in alleanza alle elezioni per il Parlamento europeo[14].

Il 7 marzo 2024 il congresso del Partito Popolare Europeo (rappresentato in Romania da PNL, PMP e UDMR) tenutosi a Bucarest designò Ursula von der Leyen come proprio candidato alla presidenza della Commissione europea[15].

Delegazioni presenti al Parlamento Europeo al momento del voto[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Europarlamentari della Romania della IX legislatura.

Fino alle elezioni del 9 giugno erano presenti al Parlamento Europeo le seguenti delegazioni rumene:

Gruppo politico al Parlamento europeo Seggi Delegazioni Seggi Note
Gruppo del Partito Popolare Europeo
14 / 33
Partito Nazionale Liberale 10 [16]
Unione Democratica Magiara di Romania 2 [17]
Partito del Movimento Popolare 2 [18]
Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici
9 / 33
Partito Social Democratico 8 [19]
PRO Romania 1 [20]
Renew Europe
7 / 33
Rinnoviamo il Progetto Europeo della Romania 5 [21]
Unione Salvate la Romania 1 [22]
Indipendenti 1 [23]
I Verdi/Alleanza Libera Europea
1 / 33
Indipendenti 1 [24]
Gruppo dei Conservatori e dei Riformisti Europei
1 / 33
Partito Nazionale Conservatore Romeno 1 [25]
Non iscritti
1 / 33
Alleanza per l'Unione dei Romeni 1 [26]
Fonti: Deputati al Parlamento europeo, su europarl.europa.eu.

Liste e candidati[modifica | modifica wikitesto]

I candidati dovevano presentare le liste all'Ufficio elettorale centrale entro il 10 aprile 2024. Le liste definitive sono state comunicate il 30 aprile 2024[4].

Liste Sigla Partito politico europeo Gruppo politico europeo prima del voto Seggi elezioni 2019 Seggi prima del voto
Alleanza PSD PNL
Comprende membri di PUSL[27]
PSD
PNL
PSE[28]
PPE[29]
S&D
9 / 33
[30]
8 / 33
PPE
10 / 33
[31]
10 / 33
SOS Romania SOS - - Non presente
0 / 33
Alleanza Destra Unita
Comprende membri di USR, PMP e FD
ADU ALDE[32]
PPE[33]
RE
8 / 33
[34]
1 / 33
PPE
2 / 33
[35]
2 / 33
Romania Socialista
Comprende membri di PSR e PSDM[36]
RS SE -
0 / 33
[37]
0 / 33
Alleanza per l'Unione dei Romeni
Comprende membri di PNCR[38]
AUR ECR NI Non presente
1 / 33
ECR
1 / 33
Alternativa Giusta AD ECR - Non presente
0 / 33
Partito Diaspora Unita PDU - - Non presente
0 / 33
Partito Umanista Social Liberale PUSL - - Non presente
0 / 33
Rinnoviamo il Progetto Europeo della Romania REPER - RE Non presente
5 / 33
Partito degli Uomini Liberi POL - - Non presente
0 / 33
Unione Democratica Magiara di Romania UDMR PPE PPE
2 / 33
2 / 33
Partito Grande Romania PRM - - Non presente
0 / 33
Partito Nuova Romania PNR - - Non presente
0 / 33
Partito dei Patrioti PP - - Non presente
0 / 33
Partito Nazionale Contadino Maniu-Mihalache PNȚMM - - Non presente
0 / 33
Paul Octavian Jurma Ind. - - Non presente
0 / 33
Paula Pîrvănescu Ind. - - Non presente
0 / 33
Vlad Gheorghe Ind. - RE Non presente
1 / 33
Ilie Cătălin Mustățea Ind. - - Non presente
0 / 33
Nicolae Ștefănuță Ind. - Verdi/ALE Non presente
1 / 33
Petru Mîndru Ind. - - Non presente
0 / 33
Silvestru Șoșoacă Ind. - - Non presente
0 / 33

Campagna elettorale[modifica | modifica wikitesto]

La campagna elettorale è iniziata il 10 maggio e si concluderà l'8 giugno[4].

Alleanza PSD PNL[modifica | modifica wikitesto]

Partito Social Democratico e Partito Nazionale Liberale, che già collaboravano al governo dal 2021, avviarono i primi discorsi per un'eventuale alleanza per le elezioni europee nell'autunno 2023.[39] Nel febbraio 2024 ufficializzarono l'intenzione di costituire una coalizione elettorale. Secondo il presidente del PSD Marcel Ciolacu i due partiti si univano per contrastare l'emergere delle "forze estremiste" in Romania per garantire stabilità al paese.[14][40] I due partiti avrebbero concorso congiuntamente alle europee e alle locali in alcuni grandi città.[41]

La convocazione delle elezioni locali ed europee nella stessa giornata rispondeva alla logica di massimizzare l'affluenza ai seggi grazie alla mobilitazione favorita dai sindaci in mano alla coalizione, in modo da isolare i partiti che definiva estremisti, cioè l'Alleanza per l'Unione dei Romeni (AUR) e SOS Romania.[42] AUR infatti non disponeva di un cospicuo numero di sindaci o di organizzazioni sul territorio.[1] La stessa campagna elettorale per le europee passò in secondo piano, mentre vi fu un attenzione maggiore per le amministrative.[1] A tal riguardo PSD e PNL, assai diversi sul piano ideologico[40], non pubblicarono sui propri siti internet un programma per le europee.[1]

Il principale argomento addotto in campagna elettorale fu quello della stabilità e dello sviluppo.[43] Sul programma la coalizione si vantava di aver incrementato il valore dei fondi europei a disposizione per il paese, di fare gli interessi degli agricoltori, di promuovere i prodotti rumeni in Europa e di aver ottenuto l'adesione allo spazio Schengen per le frontiere aeree e marittime. Tra le altre iniziative il programma elencava misure sul piano degli investimenti nell'energia, sul sostegno ai giovani, sulla digitalizzazione dei servici pubblici, sulla difesa della natura e sul supporto diplomatico ed economico alla Moldavia.[44]

La coalizione stabilì la propria sede presso una villa sita in Șoseaua Kiseleff a Bucarest, la stessa che aveva ospitato il quartier generale dell'Unione Social-Liberale tra il 2011 e il 2014.[45] Lo slogan era «Tifiamo per la Romania» (in romeno «Ținem cu România»).[44]

In un primo momento la coalizione vagliò quale capolista il nome del rappresentante della Commissione europea in Romania, l'indipendente Ramona Chiriac, che rinunciò alla designazione il 21 marzo 2024.[46][47] L'alleanza presentò le liste definitive all'Ufficio elettorale centrale il 5 aprile.[48] I primi due nomi erano quelli dei coordinatori della campagna elettorale, cioè Mihai Tudose (PSD) e Rareș Bogdan (PNL).[47][49] Nelle liste della coalizione figurava anche Maria Grapini, formalmente iscritta al PSD per concorrere alle elezioni europee, ma politicamente vicina al Partito Umanista Social Liberale (PUSL) di Dan Voiculescu, che presentava anche candidature separate.[27][50]

Alleanza per l'Unione dei Romeni[modifica | modifica wikitesto]

Nel maggio 2023 l'Alleanza per l'Unione dei Romeni presentò il programma di governo per il 2024[51] e nel mese di luglio avanzò una lista di candidature per le elezioni europee e il relativo programma.[52][53] Nell'autunno 2023 si fece promotrice di un'alleanza con altri partiti minori da riunire in un cosiddetto "Polo sovranista"[54][55] e strinse un accordo con l'europarlamentare Cristian Terheș, leader del Partito Nazionale Conservatore Romeno, che si sarebbe presentato come capolista nelle liste dell'AUR alle europee.[56] Nel mese di dicembre Gheorghe Piperea fu designato coordinatore della campagna elettorale.[57] Nel febbraio 2024 si iscrisse all'AUR anche un altro membro del Parlamento europeo, Tudor Ciuhodaru.[58] A ridosso del voto europeo, nonostante il rafforzamento e la crescita nei sondaggi[13], alcune filiali del partito si ritirarono dall'AUR rivolgendo al presidente George Simion l'accusa di gestire la formazione in modo dittatoriale.[1]

In campagna elettorale i candidati dell'AUR utilizzarono un linguaggio nazionalista, populista ed euroscettico.[59] Nei manifesti elettorali e negli incontri con il pubblico il partito fece ampio ricorso alle immagini di personaggi considerati gloriosi per la storia rumena, quali Michele il Coraggioso, Stefano il Grande o Vlad III di Valacchia, paragonandoli ai propri candidati e valendosi anche di attori che li impersonavano.[59][60] Lo slogan scelto per la campagna fu «I difensori della patria rumena» («Apărătorii Patriei Române»).[61]

Tra le iniziative della campagna elettorale, tra il 2023 e il 2024 l'AUR acquisì una serie di pullman dotati di apparecchiature speciali, che attraversarono il paese offrendo assistenza medica gratuita agli abitanti delle comunità rurali grazie ad un team di medici volontari militanti del partito.[62]

Il vicepresidente dell'AUR Cladiu Târziu dichiarò di voler collaborare al Parlamento europeo con altri partiti che ne condividevano l'ideologia, al fine di cambiare quelle che riteneva le politiche distruttive della Commissione europea sull'immigrazione e l'energia sostenibile.[62] Târziu si augurava di aderire ai Conservatori e Riformisti Europei e di cooperare con Identità e Democrazia. Paragonò inoltre AUR ad altri gruppi quali Fratelli d'Italia, Lega, Diritto e Giustizia, Vox e Chega.[62]

Il programma si basava su undici punti. Il primo specificava di voler riconfigurare i rapporti con l'Unione europea, di battersi per la sovranità della Romania e di opporsi al globalismo. Il partito sosteneva il progetto di un'"Europa delle nazioni". Sul piano culturale AUR si proponeva di promuovere e rafforzare le espressioni della cultura nazionale, in modo da fortificare il sentimento patriottico e l'amore per il paese, oltre a consolidare i rapporti con la Chiesa. Dal punto di vista delle relazioni esterne l'obiettivo era quello di condurre una politica estera indipendente e non imposta dai poteri di Bruxelles o Mosca. Tra gli altri punti il partito sosteneva la piena adesione all'area Schengen, la riunificazione con la Moldavia e il consolidamento del ruolo della Romania nella NATO. Il resto del programma esponeva i progetti dell'AUR su assistenza sociale, istruzione e giovani, accesso ai fondi europei (con la riduzione della burocrazia), salute, agricoltura, sostegno alle aziende locali, turismo e ambiente.[43][63]

L'AUR presentò le liste all'Ufficio elettorale centrale l'8 aprile 2024.[61]

Alleanza Destra Unita[modifica | modifica wikitesto]

Nel settembre 2023 l'Unione Salvate la Romania annunciò che la capolista per le elezioni europee sarebbe stata il sindaco di Câmpulung, Elena Lasconi. Nel mese di novembre tuttavia l'ufficio nazionale del partito ne ritirò la candidatura, in seguito alle sue rivelazioni riguardanti il referendum del 2018 per il divieto dei matrimoni omosessuali, cui la Lasconi aveva votato per il "sì", in contrapposizione alle indicazioni dell'USR.[13][64][65]

Per far fronte all'indebolimento avvenuto nel corso del 2023, nei mesi successivi l'USR si avvicinò ad altri partiti della destra conservatrice (Partito del Movimento Popolare e Forza della Destra)[13][66]. I tre partiti giunsero ad un accordo per la formazione di una coalizione il 14 dicembre 2023[67] e quattro giorni più tardi comunicarono che avrebbero partecipato congiuntamente a tutte le tornate elettorali del 2024 con il nome di Alleanza Destra Unita.[11][68]

Il 28 gennaio 2024 la coalizione presentò i candidati e il programma[68][69], mentre il successivo 28 febbraio fu lanciato lo slogan «Non lasciare che ti rubino il futuro. Scegli la Romania moderna» (in romeno «Nu-i lăsa să-ţi fure viitorul. Alege România modernă»).[70] La coalizione fece propaganda elettorale anche all'estero, affiggendo in Italia dei manifesti in lingua romena rivolti alla comunità di migranti.[71]

Il programma basato su dodici punti prevedeva la piena ammissione della Romania all'area Schengen anche per le frontiere terrestri, l'adesione alla zona euro, un miglior utilizzo dei fondi europei, il rafforzamento della lotta alla corruzione e dello stato di diritto, il sostegno all'Ucraina nel conflitto con la Russia e l'appoggio al percorso europeo della Moldavia, oltre a diversi piani d'azione nel campo della salute, dell'istruzione, dell'agricoltura, delle pensioni, dell'ambiente.[43][72]

Il 17 marzo 2024 l'Ufficio elettorale centrale respinse in un primo momento la registrazione della coalizione per ragioni amministrative, mentre una sentenza della corte di cassazione due giorni più tardi ne riconobbe il diritto a partecipare alle elezioni.[73][74] ADU presentò le liste definitive l'8 aprile 2024.[75]

Altri partiti[modifica | modifica wikitesto]

  • SOS Romania: il partito di Diana Șoșoacă si definiva nazionalista, conservatore ed euroscettico.[76] Tra le prese di posizione del suo presidente vi fu anche quella del ritiro della Romania dall'Unione europea.[76] Malgrado la contiguità ideologica con l'AUR[77][78][79], SOS Romania decise di presentare liste proprie e in alcuni casi si contrappose all'Alleanza per l'Unione dei Romeni.[76][80] Il partito registrò le candidature l'8 aprile 2024.[75][81] Il 21 maggio rese pubblico il programma per le europee.[82] Tra le misure promesse dalla Șoșoacă figuravano la riapertura delle miniere; l'incoraggiamento all'utilizzo del denaro contante, la riduzione di tutte le tasse; la diminuzione dell'età pensionabile a 60 anni; il mantenimento del leu quale moneta nazionale; il risarcimento da parte della Commissione europea dei fondi utilizzati per la vaccinazione anti-COVID; la fine della vaccinazione obbligatoria e il ritiro di tutte le misure imposte dalle autorità di Bruxelles; lo stop agli aiuti all'Ucraina; l'uscita della Romania dall'Organizzazione mondiale della sanità; l'abrogazione di ogni legislazione europea che violasse la superiorità della Costituzione della Romania; il respingimento delle quote di migranti; la protezione della tradizione cristiana contro il globalismo e una presunta agenda LGBT; il divieto delle operazioni per il cambio di sesso e i matrimoni gay.[43][83]
  • Unione Democratica Magiara di Romania: il partito rappresentante la minoranza ungherese approvò i candidati nel corso del consiglio permanente del 1º marzo 2024[84] e presentò le liste il 10 aprile.[85] Nelle prime due posizioni confermò i suoi due europarlamentari uscenti Iuliu Winkler e Loránt Vincze.[86] Il partito pubblicò un piano di dodici priorità da difendere in sede europea: il sostegno alle norme UE per la protezione delle minoranze; maggiori fondi europei; nuovi posti di lavoro per i giovani; l'applicazione del salario minimo europeo; un processo decisionale per la gestione della migrazione che fosse competenza di ogni Stato membro; il supporto agli agricoltori locali e alle piccole imprese; una transizione all'economia verde equilibrata e non imposta dall'alto; azioni più forti contro l'estremismo (sull'ultimo punto l'UDMR faceva espresso riferimento all'AUR).[87]
  • REPER: il partito europeista di Dacian Cioloș rese pubblici i candidati l'11 marzo 2024[88] e presentò le liste il 10 aprile.[89] Tra i dieci punti del programma figuravano la lotta alla corruzione; il sostegno agli agricoltori; l'implementazione dell'economia verde; il miglioramento dell'istruzione e della salute; l'ingresso della Romania in Schengen; l'adozione dell'euro; l'istituzione di un esercito europeo; il supporto all'Ucraina e l'ammissione della Moldavia all'Unione europea.[90]
  • Partito Umanista Social Liberale: convalidò internamente le candidature nel corso del consiglio nazionale del 5 aprile 2024[91] e le presentò all'Ufficio elettorale centrale il 10 aprile. Secondo il suo presidente esecutivo Cristian Popescu Piedone l'obiettivo era superare la soglia di sbarramento.[92]

Sondaggi[modifica | modifica wikitesto]

Data Casa sondaggistica Campione PSD
PSE
PNL
PPE
AUR
ECR
USR
ALDE
PMP
PPE
FD
PPE
UDMR
PPE
SOS
ID
PRO
PSE
PUSL
PSE
REPER
-
Altri Vantaggio
20-25 Mag 2024 INSCOP 1.100 43,7% 17,5% 14,1% 6% 4,4% 1,3% 1,3% 11,7% 26,2%
17-22 Mag 2024 Sociopol 1.002 47% 21% 15% 5% 2% 2% 4% 4% 26%
7-15 Mag 2024 CSPS 2.613 27% 34% 25% 7% 3% 4% 7%
12-20 Apr 2024 INSCOP 1.100 46,6% 16,7% 13,8% 5,1% 4,5% 2,7% 1,5% 1,8% 7,3% 29,9%
5-9 Apr 2024 AtlasIntel 1.764 31,6% 19,9% 24,6% 4,9% 8% 3% 2,4% 3,3% 2,3% 7%
1-7 apr 2024 CSPS 4.085 27,2% 30,2% 23,4% 4,8% 2,8% 5,8% 5,8% 3%
26 Mar-2 Apr 2024 Sociopol 1.002 47% 23% 14% 4% 3% 1% 5% 3% 24%
19-28 Mar 2024 CURS 1.067 53% 14% 14% 5% 5% 4% 5% 39%
17-29 Mar 2024 CSPS 2.088 37% 27% 21% 4% 11% 10%
Mar 2024 Euractiv N.D. 42% 25% 14% 5% 5% 2% 1% 6% 17%
23 Feb-5 Mar 2024 Ipsos 970 42,4% 20,7% 14,2% 3,6% 5,9% 5,1% 3% 5,2% 21,7%
22-29 Feb 2024 INSCOP 1.100 43,7% 20,6% 13,7% 3,9% 6,4% 3,7% 0,9% 7,1% 23,1%
Feb 2024 Sociopol N.D. 42% 28% 15% 5% 3% 2% 1% 1% 3% 14%
N.D. 31% 17% 24% 13% 5% 3% 2% 1% 1% 3% 7%
Feb 2024 INSOMAR 1.030 40,8% 30,5% 11,5% 4,5% 2% 1,7% 1,5% 7,5% 10,3%
19-20 Feb 2024 Avangarde 950 31% 20% 18% 15% 5% 8% 2% 1% 11%
3-14 Feb 2024 CURS 1.067 31% 20% 20% 13% 4% 4% 2% 2% 4% 11%
15-27 Gen 2024 CURS 1.082 30% 19% 21% 14% 5% 4% 3% 4% 9%
16-24 Gen 2024 INSCOP 1.100 29,5% 18,8% 18,4% 12,9% 4,8% 6,5% 3% 0,5% 5,6% 10,7%
8-22 Gen 2024 Avangarde 1.150 31% 21% 19% 14% 5% 8% 1% 1% 10%
8-9 Gen 2024 INSOMAR 1.050 25% 21% 22% 9% 2% 3% 3% 1% 14% 3%
Gen 2024 Sociopol N.D. 29% 17% 23% 13% 5% 3% 2% 1% 1% 6% 6%
Gen 2024 CIRA 1.000 30% 20% 18% 14% 2% 2% 5% 6% 2% 1% 10%
26-30 Dic 2023 CURS 852 31% 19% 19% 9% 4% 1% 4% 5% 2% 4% 2% 12%
30 Ott-6 Nov 2023 Mercury Res. 1.227 28% 15% 19% 19% 4% 2% 3% 4% 1% 1% 4% 9%
26% 15% 21% 24% 5% 4% 1% 4% 2%
20-28 Set 2023 Avangarde 994 31% 21% 19% 13% 3% 1% 5% 5% 1% 1% 10%
11-25 Set 2023 LARICS 1.003 31,5% 22,9% 14,6% 15,2% 4,4% 3,2% 4,7% 3,5% 8,6%
28-31 Ago 2023 INSOMAR 1.030 25% 15% 27% 7% 3% 3% 4% 4% 2% 10% 2%
26 Maggio 2019 Elezioni 2019 22,5% 27% 22,4% 5,8% 5,2% 6,4% 4,5%

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e (RO) Peisaj de campanie electorală: începe bătălia pentru orașe, comune, consilii locale & județene și europarlamentari, Europa Liberă România, 9 maggio 2024. URL consultato il 19 maggio 2024.
  2. ^ (RO) Legge 33 del 16 gennaio 2007, su legislatie.just.ro.
  3. ^ a b (RO) Câte secții de votare vor avea la dispoziție românii din diaspora la alegerile europarlamentare. Cele mai multe sunt în Italia și Spania, HotNews, 11 maggio 2024. URL consultato il 19 maggio 2024.
  4. ^ a b c (RO) Listele de la EUROPARLAMENTARE 2024 / Candidați, jocuri de culise și șanse reale de a prinde trenul la Bruxelles, Gândul, 1º aprile 2024. URL consultato il 19 maggio 2024.
  5. ^ (RO) Guvernul Cîțu a fost demis / Atacuri dure în Parlament: Cîțu a acuzat de incompetență miniștrii USR / Ciolacu: Echipa câștigătoare este echipa ucigătoare, HotNews, 5 ottobre 2021. URL consultato il 5 ottobre 2021.
  6. ^ (RO) Consultări la Cotroceni. Iohannis, delegațiilor PNL, PSD, UDMR: Cred că e bine că am ajuns în faza asta / USR nu a mers la consultări, in HotNews, 22 novembre 2021. URL consultato il 23 novembre 2021.
  7. ^ (RO) Acordul politic de constituire a "Coaliției Naționale pentu România", semnat de liderii PSD, PNL și UDMR / Cum va funcționa sistemul de rotație PNL-PSD și ce prevede documentul, su hotnews.ro, HotNews, 25 novembre 2021. URL consultato il 25 novembre 2021.
  8. ^ (RO) Gabriel Pecheanu, Orbana anunțat înființarea unui nou partid: Forța Dreptei, in Mediafax, 14 dicembre 2021. URL consultato il 31 gennaio 2022.
  9. ^ (RO) Miniștrii noului Guvern Ciolacu au depus jurământul. Iohannis: Cel mai important este să vă străduiți să rezolvați problemele României, in Digi 24, 15 giugno 2023. URL consultato il 3 gennaio 2024.
  10. ^ (RO) Dacian Cioloș demisionează din USR alături de patru europarlamentari / Ei anunță că își fac un nou partid / Ce acuzații aduc actualei conduceri a USR, in HotNews, 31 maggio 2022. URL consultato il 3 giugno 2022.
  11. ^ a b (RO) USR, Forța Dreptei și PMP candidează pe liste comune la alegerile pentru Parlamentul European, in Digi 24, 18 dicembre 2023. URL consultato l'8 marzo 2024.
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