A-Style

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
A-Style
Logo
Logo
StatoBandiera dell'Italia Italia
Fondazione1999
Fondata daMarco Bruns
Settore
Prodotti
Fatturato25 milioni (2007)
Sito webwww.astyle.it

A-Style è un marchio italiano, nato nel 1999 da un'idea di Marco Bruns[1]

Il logo A-style è stato ideato da Marco Bruns nel 1990 aggiungendo due punti alla lettera maiuscola "A"e trasformando la prima lettera dell'alfabeto in un immagine riconoscibile con con un duplice significato[2].

Negli anni '90, il logo A-style diviene il simbolo adottato da un gruppo di appassionati di surf e snowboard che adottarono la "A" incollando i primi adesivi su tavole e furgoni. Il colore giallo del logo fu successivamente introdotto come sfondo, aumentando la visibilità e completando l'aspetto finale del marchio.

Il logo A-style guadagnò visibilità quando apparve su centinaia di adesivi incollati sui pali dei semafori di Milano (Italia) suscitando curiosità e attirando l'attenzione dei media[3]. Il marchio divenne sempre più visibile ma rimase completamente anonimo per alcuni anni, aumentando la curiosità attorno a un simbolo che apparentemente non era attribuibile a un autore e a un proprietario.

Si tratta di un caso di marketing in cui il marchio diviene popolare prima di essere associato ad un prodotto[4][5].

La "A" con due punti comparve sul mercato italiano su prodotti di abbigliamento Made in Italy nel 2001 sfruttando la popolarità ottenuta attraverso una campagna di marketing ai tempi ancora poco popolare e definita successivamente guerrilla marketing. L'operazione divenne caso di studio in diverse università italiane.

Nelle prime stagioni di commercializzazione del marchio, i prodotti venduti furono principalmente t-shirt e felpe. Il primo accordo di licenza, firmato nel 2003, permise una rapida espansione della distribuzione in tutta Italia e l'evoluzione della linea di prodotti in un total look. A partire dal 2004, A-style fu distribuito anche in Spagna, Francia, Grecia, Paesi Bassi, Giappone e Corea del Sud. Inizialmente rivolto a una clientela maschile, il prodotto si estese anche alla clientela femminile dopo le prime due stagioni di vendita, raggiungendo un fatturato di 25 milioni di euro nel 2007.

Oltre alla guerrilla marketing, A-style ottenne grande visibilità anche attraverso la sponsorizzazione del calciatore argentino Lionel Messi e alla sponsorizzazione di alcune tappe del MotoGP[6][7].

  1. ^ Kettj Talon, The strange case of A-Style, su nssmag.com.
  2. ^ MARGARIT RALEV, A-style logo hidden meaning, su logoblink.com.
  3. ^ A-STYLE LOGO, su 1000logos.net.
  4. ^ Gaetano Grizzanti, A-STYLE: nasce prima il logo o l'azienda?, su marketingbologna.it.
  5. ^ Davide Scalera, A-Style, quando il logo nasce prima dell’azienda, su digitalflow.it.
  6. ^ MotoGP hits Aragon for another double-header, su mcnews.com.au.
  7. ^ A-style MotoGP Aragon (JPG), su upload.wikimedia.org.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]