71 frammenti di una cronologia del caso

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71 frammenti di una cronologia del caso
Gabriel Cosmin Urdes in una scena del film
Titolo originale71 Fragmente einer Chronologie des Zufalls
Lingua originaletedesco, rumeno
Paese di produzioneAustria, Germania
Anno1994
Durata96 min
Rapporto1,66:1
Generedrammatico
RegiaMichael Haneke
SoggettoMichael Haneke
SceneggiaturaMichael Haneke
ProduttoreVeit Heiduschka, Willi Segler, Paul Bielicki (co-produttore), Michael Böhme (produttore associato)
Casa di produzioneWega Film, ZDF
FotografiaChristian Berger
MontaggioMarie Homolkova
ScenografiaChristoph Kanter
CostumiErika Navas
TruccoIlse Weisz-Stainer
Interpreti e personaggi

71 frammenti di una cronologia del caso (71 Fragmente einer Chronologie des Zufalls) è un film del 1994 diretto da Michael Haneke.

Fu presentato alla Quinzaine des Réalisateurs del 47º Festival di Cannes.[1]

Il 23 dicembre 1993 un uomo entrò in una banca e uccise tre persone, quindi, uscito, si suicidò.

Da questa notizia di cronaca offerta come incipit scritto, intercalando inserti di telegiornali che raccontano dei drammi internazionali che che si vivevano a quell'epoca, si ricostruiscono i giorni immediatamente precedenti delle persone direttamente coinvolte in quella tragedia. In frammenti, ognuno dei quali è separato dall'altro tramite uno stacco e una breve inquadratura nera, si presentano in parallelo le vite di alcune persone. Un bambino orfano fuggito dalla Romania e vissuto rubacchiando che, assurto alle cronache, viene adottato da una famiglia. Quindi è presentata la vicenda di questa famiglia che ha appena completato il percorso di adozione di una bimba con la quale però è difficile comunicare. I turbamenti di un ragazzo, poi autore della strage, e la catena di persone che gli hanno procurato la pistola protagonista dei delitti. Le sofferenze di un anziano solo, padre della direttrice di banca teatro del misfatto, e i problemi familiari e personali di un altro uomo, che porterà i valori in banca il giorno fatale.

Armatosi, forse per commettere un suicidio, il ragazzo turbato, si ferma ad una stazione di benzina dove, effettuato il self-service, non riesce a pagare non avendo contanti e non funzionando il bancomat. La questione va per le lunghe e non sembra risolversi, esasperandolo. Così, pistola alla mano, entra nella banca in cui sono stati scortesi sparando a caso sui presenti, quindi esce, torna in macchina e si suicida.

Gli ultimi frammenti presentati sono di un servizio del telegiornale che parla dell'indagine riguardante Michael Jackson e le accuse di pedofilia a suo carico.

  1. ^ (FR) Quinzaine 1994, su quinzaine-realisateurs.com. URL consultato il 30 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 23 marzo 2014).

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