Tommaso III di Savoia

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Tommaso III
Signore del Piemonte
Stemma
Stemma
In carica1259 –
1282
PredecessoreTommaso II
SuccessoreFilippo I
Altri titoliconte di Moriana
NascitaSavoia, 1250 circa
MorteSaint-Genix-sur-Guiers, 16 maggio 1282
SepolturaAbbazia di Altacomba
Casa realeSavoia
PadreTommaso II di Savoia
MadreBeatrice Fieschi
ConsorteGuya di Borgogna
FigliFilippo
Pietro
Tommaso
Amedeo e
Guglielmo
ReligioneCattolico

Tommaso III di Savoia, detto Tommasino (Savoia, 1250 circa – Saint-Genix-sur-Guiers, 16 maggio 1282), fu Signore del Piemonte e conte di Moriana, dal 1259 alla sua morte.

Non viene considerato come successore nella linea comitale della dinastia di Casa Savoia (non fu mai Conte di Savoia); ma essendo figlio di Tommaso II di Savoia è continuatore della Branca Ducale ed è considerato il capostipite del ramo cadetto dei Savoia-Acaia.

Tommaso, secondo Samuel Guichenon, era il figlio maschio primogenito di Tommaso II, signore del Piemonte, Conte di Savoia, d'Aosta e di Moriana, Conte di Fiandra e di Hainaut e della sua seconda moglie, Beatrice Fieschi[1], che era la terza figlia femmina di Teodoro Fieschi, conte di Lavagna[2], e della di lui consorte Simona de Volta di Capo Corso[3].
Tommaso II di Savoia, secondo lo storico francese, Samuel Guichenon, nel suo Histoire généalogique de la royale maison de Savoie, era il figlio maschio terzogenito di Tommaso I, Conte di Savoia, d'Aosta e di Moriana, e della moglie, Margherita o forse Beatrice[4], che secondo la Chronica Albrici Monachi Trium Fontium era figlia del Conte di Ginevra, Guglielmo I e della signora di Faucigny, Beatrice[5].

Secondo le Europäische Stammtafeln[6], vol II, 190 (non consultate), Tommaso sarebbe nato nel 1248[7], ma ciò contrasta col fatto che i suoi genitori, secondo Samuel Guichenon, si erano sposati nel 1251[8] e Tommaso era il primogenito[4].

Suo padre, Tommaso II, conte di Savoia assieme al nipote, Bonifacio, morì nel 1259[9][10]; secondo Matteo di Parigi, Tommaso II fu avvelenato (dicitur potionatus)[11]. Fu sepolto nel presbiterio della cattedrale di Aosta. Tommaso gli succedette nei titoli di conte di Moriana e signore del Piemonte[12].

Suo cugino, il conte di Savoia, Bonifacio, rimasto solo a governare la contea si riavvicinò al partito ghibellino, al cognato Manfredi, reggente del regno di Sicilia[13].

Al momento della morte del padre Tommaso ed i due fratelli minori erano tenuti in prigione nel Comune di Asti; intervenne allora il fratello di sua madre, Beatrice, il cardinale Ottobono Fieschi, futuro papa Adriano V, che con truppe genovesi e altri Guelfi ottenne la liberazione dei tre bambini[2].

Nel 1263, il conte di Savoia, suo cugino, Bonifacio, fu attaccato alle porte di Torino dalle truppe del comune di Asti, che lo sconfissero e lo fecero prigioniero e dove morì per le ferite riportate[14].

Non essendo ancora sposato, Bonifacio non aveva eredi, e la successione sarebbe spettata ai figli maschi del duca Tommaso II, per l'esattezza al primogenito, Tommaso, che reclamò per sé la contea e la preminenza sulla famiglia; anche le sorelle di Bonifacio avanzarono pretese; ma alla fine, il fratello di suo padre, Tommaso II, il conte di Richmond e di Romont, Pietro, riuscì a farsi riconoscere conte di Savoia[14].

L'anno dopo, nel 1264, sua zia, Beatrice, contessa consorte di Provenza e di Forcalquier, citò Tommaso ed i fratelli, Amedeo e Luigi (Thomam Amedeum et Ludovicum filios quondam Dom. Thome fratris mei) e la sorella Eleonora (Alienore filie predicti comitis Thome) nel suo testamento come destinatari di un lascito[15].

Nel 1268, suo zio, il conte di Savoia, Pietro II, fece un ultimo testamento dove chiedeva di essere sepolto ad Altacomba e designava suo successore nella contea il fratello Filippo e inoltre specificava i diversi lasciti per tutti gli altri parenti, come da documento n° 749 del Peter der Zweite, Graf von Savoyen, Markgraf in Italien [16], aggiungendo anche un codicillo, riportato nelle Mémoires et documents publiés par la Société d'histoire et d'archéologie de Genève - tome 7, ove specificava che i suoi eredi erano il fratello Filippo e la figlia Beatrice[17].

Suo zio, Pietro II, il Piccolo Carlo Magno si spense a Pierre-Châtel, il 16 maggio 1268[18], senza eredi maschi e perciò lo stato sabaudo venne ereditato dal fratello Filippo I di Savoia[18], mentre Pietro venne tumulato nell'Abbazia di Altacomba, in Savoia[19].

Tommaso, nel 1273, venne citato assieme al fratello, Amedeo (Thome et Amedeo de Sabaudia filiis eiusdem) e alla madre, Beatrice, ricordata come contessa di Borget (domine Comitisse del Borget consanguinee mee) in quanto si era ritirata a vivere nel Castello di Le Bourget-du-Lac, di proprietà del marito Tommaso II in un altro testamento, quello di Adelasia, vedova di Alberto IV signore di La Tour e Coligny, e imparentata coi Savoia[20].

Sotto Filippo I di Savoia Tommaso prese possesso dei suoi feudi e governò in suo nome i territori al di qua delle Alpi, in Piemonte; sconfisse Guglielmo VII del Monferrato (1280) facendolo prigioniero e costringendolo, in cambio della libertà, a restituire ai Savoia la città di Torino[21]. Tommaso aveva infatti catturato il marchese di Monferrato Guglielmo VII mentre stava valicando le Alpi, diretto in Spagna, e lo aveva costretto a firmare la cessione di Torino ed altre terre piemontesi allora in suo possesso[22].

Tommaso, secondo Samuel Guichenon, si ammalò a Saint-Genix-sur-Guiers[22], dove nel maggio del 1282, fece testamento nel quale richiedeva di essere sepolto nell'Abbazia di Altacomba (in monasterio de Altacomba), disponeva dei lasciti per la moglie, Guya (dominæ Guiæ de Burgundia consorti meæ), e la madre, Beatrice (matri meæ dominæ B. comitissæ), nominava suo erede il figlio primogenito Filippo (Philippum de Sabaudia filium meum primogenitum), disponendo adeguati appannaggi per gli altri quattro figli (aliis filiis meis Petro, Thomæ, Amedeo et Guillermo fratribus suis), disponendo che la moglie fosse tutrice dei figli, assistita dal di lei fratello, Signore di Salins, Conte di Chalon e Conte di Borgogna, Ottone IV (dominum Othonem comitem Burgundiæ dictæ dominæ Guyæ germanum) e un suo cugino, Aimaro di Rossiglione, arcivescovo di Lione (consanguineum meum R. patrem dominum Aymarum archiepiscopum Lugdunensem); il testamento è riprodotto integralmente nelle Preuves de l'Histoire généalogique de la royale maison de Savoie di Samuel Guichenon[23].

Tommaso morì a Saint-Genix-sur-Guiers, il 16 maggio 1282 (secondo Samuel Guichenon, il 15 maggio[22]) e sempre secondo il Guichenon, fu sepolto nell'Abbazia di San Michele della Chiusa, in Piemonte[22], mentre risulta sepolto come da lui richiesto ad Altacomba.

Matrimonio e discendenza

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Tommaso, nel maggio 1274, aveva sposato Guya o Gaia di Borgogna († 1316), figlia di Ugo di Châlon, Conte consorte di Borgogna e Signore di Salins e della Contessa di Borgogna, Adelaide d'Andechs[24].
Tommaso da Guya ebbe cinque figli[12][25]:

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Umberto III di Savoia Amedeo III di Savoia  
 
Matilde di Albon  
Tommaso I di Savoia  
Beatrice di Mâcon Gerardo I di Mâcon  
 
Maurette di Salins  
Tommaso II di Savoia  
Guglielmo I di Ginevra Amedeo I di Ginevra  
 
Matilde di Cuiseaux  
Margherita di Ginevra  
Beatrice di Faucigny Guy II de Valpergue  
 
Beatrice Visconti  
Tommaso III di Savoia  
Ugo Fieschi di Lavagna Teodoro II Fieschi di Lavagna  
 
 
Teodoro III Fieschi di Lavagna  
Brumisan di Grillo Amico di Grillo  
 
 
Beatrice Fieschi  
Raimondo della Volta  
 
 
Simona della Volta  
 
 
 
 
  1. ^ (FR) Histoire généalogique de la royale maison de Savoie, pag 308
  2. ^ a b (IT) Museo scientifico, letterario ed artistico:Beatrice Fieschi, pag. 53
  3. ^ (FR) Beatrice Fieschi
  4. ^ a b (FR) Histoire généalogique de la royale maison de Savoie, pag 255
  5. ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, Tomus XXIII, Chronica Albrici Monachi Trium Fontium, anno 1235, pag 938 Archiviato il 10 novembre 2014 in Internet Archive.
  6. ^ Le Europäische Stammtafeln sono una raccolta di tavole genealogiche delle (più influenti) famiglie europee.
  7. ^ (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy: COMTES de SAVOIE et de MAURIENNE 1060-1417 - THOMAS de Savoie
  8. ^ (FR) Histoire généalogique de la royale maison de Savoie, pag 255
  9. ^ (FR) Histoire de Savoie, Pag 248
  10. ^ (FR) Histoire de la Maison de Savoie, Volume 1, Pag 213
  11. ^ (LA) Matthæi Parisiensis, monachi Sancti Albani, Chronica majora, vol. V, pag 741
  12. ^ a b (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy: PRINCES of ACHAIA, SIGNORI del PIEMONTE - THOMAS de Savoie
  13. ^ (FR) Histoire de la Maison de Savoie, Volume 1, Pagg 213 -222
  14. ^ a b (FR) Histoire de Savoie, Pag 249
  15. ^ (LA) Peter der Zweite, Graf von Savoyen, Markgraf in Italien, doc. 636, pag. 317
  16. ^ (LA) Peter der Zweite, Graf von Savoyen, Markgraf in Italien, doc. 749, pagg 431 - 436
  17. ^ (LA) Mémoires et documents publiés par la Société d'histoire et d'archéologie de Genève - tome XXXVI, doc. 749, pag 321
  18. ^ a b (FR) Histoire de Savoie, Pag 255
  19. ^ (LA) Peter der Zweite Graf von Savoyen, Markgraf in Italien, sein Haus und seine Lande, doc. 752, pagg. 438 e 439
  20. ^ (LA) Peter der Zweite, Graf von Savoyen, Markgraf in Italien, doc. 814, pag. 465
  21. ^ (FR) Histoire de Savoie, pag 257
  22. ^ a b c d (FR) Histoire généalogique de la royale maison de Savoie, pag 312
  23. ^ a b c d e f (FR) Preuves de l'Histoire généalogique de la royale maison de Savoie, pagg 100 - 102
  24. ^ a b (FR) Histoire généalogique de la royale maison de Savoie, pag 313
  25. ^ (EN) #ES Genealogy:Savoy 2 - Tomaso III
  26. ^ a b c (FR) Histoire généalogique de la royale maison de Savoie, pagg 313 e 314
  27. ^ (FR) Histoire généalogique de la royale maison de Savoie, pagg 314 e 315
  28. ^ (FR) Histoire généalogique de la royale maison de Savoie, pag 314
  29. ^ (FR) Histoire généalogique de la royale maison de Savoie, pag 315

Fonti primarie

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Letteratura storiografica

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Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Tommaso II 1259 - 1282 Filippo