Seconda battaglia di Novi (1799)

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Seconda battaglia di Novi
parte della guerra della Seconda coalizione
Novi Ligure agli inizi del Novecento
Data24 ottobre 1799
LuogoNovi Ligure e Bosco Marengo, Piemonte
EsitoVittoria francese
Schieramenti
Comandanti
Bandiera della Francia Laurent Saint-Cyr Andreas Karaczay
Effettivi
12 000 uomini5 000 uomini
Perdite
1 200 uomini1 300 uomini
4 cannoni
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La seconda battaglia di Novi o battaglia di Bosco fu uno scontro che vide contrapposte le forze francesi al comando del generale Saint-Cyr e le forze austriache della divisione del vicemaresciallo Karaczay. Lo scontro avvenne nel contesto della guerra della Seconda coalizione.

Antefatti[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Campagna italiana di Suvorov.

Dopo una lunga serie di sconfitte inflitte dal generale Suvorov, culminate con la prima battaglia di Novi, le forze repubblicane in Italia erano state forzate ad indietreggiare, rimanendo in possesso della sola Liguria e della città di Cuneo. Per evitare un attacco austriaco diretto verso Genova, il generale Championnet optò per una poderosa offensiva che permettesse alle forze repubblicane di riguadagnare parte del terreno perso.

La battaglia[modifica | modifica wikitesto]

Laurent de Gouvion-Saint-Cyr

Il 24 ottobre 1799, nei pressi di Bosco Marengo, le due forze si affrontarono, tenendosi testa per diverse ore. Gli austriaci avevano dalla loro parte una superiore cavalleria ed artiglieria, mentre i francesi erano complessivamente superiori in numero, in un rapporto di oltre due a uno. Alla fine della giornata, grazie alla superiorità numerica, dovuta in parte alle forze polacche del generale Dambrowski, i repubblicani riuscirono a prevalere e a scacciare gli austriaci dalla zona di Novi.

Conseguenze[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Terza battaglia di Novi (1799) e Battaglia di Genola.

Pochi giorni dopo, le forze di Saint-Cyr furono coinvolte in nuovamente in una battaglia nei pressi di Novi, uscendone vincitrici. Il 4 novembre, invece, l'esercito di Championnet fu pesantemente sconfitto dalle forze di von Melas a Genola e costretto a ripiegare sulle posizioni precedentemente occupate, perdendo poi anche la città di Cuneo.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]