Governo Ghannouchi II

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Mohamed Ghannouchi

Il governo Ghannouchi II è stato l'esecutivo della Tunisia dal 17 gennaio al 27 febbraio 2011 ed è stato il secondo consecutivo guidato da Mohamed Ghannouchi.

Il governo, nato come governo di unità nazionale, è il primo multipartitico nella storia della Tunisia ed ha subito un importante rimpasto già il 27 gennaio 2011.

Il governo Ghannouchi II è nato a seguito degli eventi determinati dalla sommosse popolari del dicembre 2010 e del gennaio 2011 che hanno portato il Presidente della Repubblica Zine El-Abidine Ben Ali a lasciare il Paese venendo sostituito da Fouad Mebazaâ quale presidente ad interim il 14 gennaio 2011. L'incarico di formare un governo di transizione veniva assegnato al già primo ministro dal 1999 Ghannouchi il quale inseriva nella compagine governativa, assieme a componenti del partito di Ben Ali, il Raggruppamento Costituzionale Democratico, anche esponenti dei partiti di opposizione e della società civile. In particolare hanno ricevuto incarichi rappresentanti dell'Ettajdid, movimento di opposizione di sinistra e Ahmed Najib Chebbi, capo del Partito Democratico Progressista, opposizione non rappresentata in parlamento. Anche il principale sindacato dei lavoratori, l'Unione Generale Tunisina del Lavoro, ha ricevuto incarichi, però subito rimessi.[1]

Tra le novità proposte dal governo vi è stata l'abolizione del ministero dell'Informazione. Slim Amamou, esponente del Partito Pirata e blogger, tra le principali voci della cosiddetta rivoluzione del gelsomino, è stato nominato sottosegretario.[2]

La permanenza degli esponenti dell'RCD nei posti chiave del governo ha fatto sì che le manifestazioni di piazza proseguissero, chiedendo l'opinione pubblica il completo allontanamento del partito che aveva monopolizzato la vita politica del Paese per decenni. Il 20 gennaio i ministri Grira, Morjane, Friaâ, Rouissi, M'dhaffer, come già lo stesso Ghannouchi il 18, decidono di lasciare l'RCD e con il rimpasto del 27 gennaio nessun esponente dell'RCD è più presente nel governo.

Il 27 febbraio 2011, dopo nuovi scontri tra manifestanti e polizia che hanno provocato la morte di 5 persone, Mohamed Ghannouchi, criticato dalla piazza in quanto legato al vecchio potere, annuncia le sue dimissioni nel corso di una conferenza stampa a Tunisi, dichiarando di non essere "uomo della repressione" e auspicando la concordia nazionale. Al suo posto è stato nominato primo ministro Beji Caid Essebsi, già ministro degli Affari Esteri durante la presidenza di Bourguiba[3].

Composizione del governo

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Portafoglio Ministro
al 10 gennaio[4]
Partito Ministro
al 27 gennaio[5]
Partito
Primo ministro Mohamed Ghannouchi RCD Mohamed Ghannouchi
Ministro della Giustizia Lazhar Karoui Chebbi Lazhar Karoui Chebbi
Ministro della Difesa Nazionale Ridha Grira RCD Abdelkarim Zebidi
Ministro degli Affari Esteri Kamel Morjane
dimissionario[6]
RCD Ahmed Ounaies
dimissionario[7]
Ministero degli Interni Ahmed Friaâ RCD Farhat Rajhi
Ministro degli Affari Religiosi Laroussi Mizouri Laroussi Mizouri
Ministro dello Sviluppo Regionale e Locale Ahmed Néjib Chebbi PDP Ahmed Néjib Chebbi PDP
Ministro dell'Istruzione Superiore e della Ricerca Scientifica Ahmed Brahim Ettajdid Ahmed Brahim Ettajdid
Ministro della Salute Pubblica Mustapha Ben Jaafar
dimissionario[1]
FDTL Habiba Zéhi Ben Romdhane
Ministro del Commercio e del Turismo Mohamed Jegham RCD Mehdi Houas
Ministro dell'Educazione Taïeb Baccouche Taïeb Baccouche
Ministro degli Affari Sociali Moncer Rouissi RCD Mohamed Naceur
Ministro dell'Agricoltura e dell'Ambiente Habib M'barek RCD Mokhtar Jalleli
Ministro della Pianificazione e della Cooperazione Internazionale Mohamed Nouri Jouini Mohamed Nouri Jouini
Ministro dell'Industria e della Tecnologia Afif Chelbi Afif Chelbi
Ministro delle Finanze Ridha Chalghoum RCD Jelloul Ayed
Ministro della Cultura Moufida Tlatli Ezzedine Bach Chaouech
Ministero degli Affari Femminili Lilia Labidi Lilia Labidi
Ministro dei Trasporti e dei Lavori Pubblici Slaheddine Malouche RCD Yacine Ibrahim
Ministro della Formazione e Lavoro Houssine Dimassi
dimissionario[1]
UGTT Saïd Aydi
Ministro della Gioventù e dello Sport Mohamed Aloulou Mohamed Aloulou
Ministro presso il Primo Ministro Abdeljelil Bédoui
dimissionario[1]
UGTT -
Ministro presso il Primo Ministro per lo Sviluppo Amministrativo Zouheir M'dhaffer
dimissionario
RCD -
Ministro presso il Primo Ministro per l'Economia e le Riforme Sociali - Elyes Jouini
  1. ^ a b c d repubblica.it
  2. ^ repubblica.it
  3. ^ Tunisia, si dimette il premier Ghannouchi, in Corriere della Sera, 27 febbraio 2011. URL consultato il 27-02-2011.
  4. ^ (FR) fr.news.yahoo Archiviato il 22 gennaio 2011 in Internet Archive.
  5. ^ (FR) lefigaro.fr
  6. ^ (FR) info.france2.fr Archiviato il 30 gennaio 2011 in Internet Archive.
  7. ^ blog.panorama.it[collegamento interrotto]

Voci correlate

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