Chiesa di San Michele Arcangelo (Milano)
Chiesa di San Michele Arcangelo | |
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Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Località | Precotto (Milano) |
Indirizzo | viale Monza |
Coordinate | 45°30′45.72″N 9°13′31.08″E |
Religione | cattolica di rito ambrosiano |
Titolare | san Michele Arcangelo |
Arcidiocesi | Milano |
Consacrazione | 1901 |
Architetto | Emanuele Odazio |
Completamento | 1866 |
La chiesa prepositurale[1] di San Michele Arcangelo è la parrocchiale di Precotto, quartiere di Milano, in città metropolitana e arcidiocesi di Milano[2][3]; fa parte del decanato di Turro.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Già nel VII secolo sorgeva in loco una cappelletta, realizzata presumibilmente dai Longobardi, presso i quali era particolarmente venerato san Michele Arcangelo[4].
Precotto fu eretta a parrocchia autonoma nel 1596, come stabilito da un decreto dell'arcivescovo Federico Borromeo[4] e confermato da un rogito di Bartolomeo Ormezano, notaio della curia arcivescovile di Milano[5].
La chiesetta di San Michele, che già versava in cattive condizioni, fu però ritenuta non idonea a soddisfare le esigenze dei fedeli, cosicché tra il 1604 e il 1605 venne interssata da un rifacimento[5].
Dalla relazione della visita pastorale del 1756 dell'arcivescovo Giuseppe Pozzobonelli si apprende che a servizio della cura d'anime erano preposti il parroco e un cappellano, che i fedeli ammontavano a circa 300 e che la parrocchiale, in cui aveva sede la confraternita del Santissimo Sacramento, aveva come filiale l'oratorio di Santa Maria Maddalena[5].
Tuttavia, verso la metà del XIX secolo la chiesa si rivelò nuovamente insufficiente a ospitare i fedeli, i quali inviarono nel 1857 una petizione per riedificarla all'imperatore Francesco Giuseppe d'Asburgo-Lorena; nel 1863 venne redatto il progetto dall'architetto Emanuele Odazio e l'11 giugno 1865 si tenne la posa della prima pietra[2]. Dopo poco più di un anno la parrocchiale fu ultimata, con la cerimonia di benedizione tenutasi il 14 ottobre 1866[4].
Nel 1898 venne condotto, per interessamento del parroco don Luigi Cislaghi, un intervento di abbellimento e di decorazione degli interni della chiesa, la quale fu consacrata tre anni dopo dall'arcivescovo Andrea Carlo Ferrari; successivamente, nel 1906 si procedette alla realizzazione della facciata in bugnato[2].
Nel 1966, in ossequio delle norme postconciliari, si procedette all'aggiunta della mensa rivolta verso l'assemblea[2] e nel 1972, con la riorganizzazione territoriale dell'arcidiocesi voluta dal cardinale Giovanni Colombo, la parrocchia entrò a far parte del decanato di Turro[5].
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Esterno
[modifica | modifica wikitesto]La facciata a salienti della chiesa, rivolta a occidente, è suddivisa da una cornice marcapiano modanata in due registri, entrambi scanditi da lesene; quello inferiore, più largo e d'ordine dorico, presenta i tre portali d'ingresso e due nicchie ospitanti le statue di San Michele e della Madonna, mentre quello superiore è caratterizzato da una finestra a lunetta e coronato dal timpano triangolare in cui s'apre un oculo[2].
Annesso alla parrocchiale è il campanile a base quadrata, la cui cella presenta una monofora per lato ed è coronata dalla cupola poggiante sul tamburo[2].
Interno
[modifica | modifica wikitesto]L'interno dell'edificio si compone di un'unica navata, sulla quale si affacciano le cappelle laterali introdotte da archi a tutto sesto e le cui pareti sono scandite da lesene sorreggenti la trabeazione modanata e aggettante sopra la quale si imposta la volta a botte ribassata; al termine dell'aula si sviluppa il presbiterio, rialzato di tre gradini, delimitato da balaustre, affiancato dalla sagrestia e della cappella di San Giuseppe e chiuso dall'abside di forma semicircolare[2].
Qui sono conservate diverse opere di pregio, tra le quali la Via Crucis, eseguita da Luigi Morgari[4], gli stalli del coro, abbelliti nel 1930 con le raffigurazioni di Gesù Cristo e gli Apostoli[2], il bassorilievo ritraente la Deposizione del Cristo, realizzato da Francesco Barzaghi[4], l'organo, costruito nel 1911 da Edoardo Rossi[4], e i dipinti firmati nel 1898 dal lecchese Luigi Tagliaferri[2].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Prepositura di San Michele arcangelo, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 17 febbraio 2024.
- ^ a b c d e f g h i Chiesa di San Michele Arcangelo in Precotto <Milano>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 17 febbraio 2023.
- ^ BeWeB.
- ^ a b c d e f Chiesa di San Michele Arcangelo a Precotto, su noizona2.it. URL consultato il 17 febbraio 2024.
- ^ a b c d parrocchia di San Michele arcangelo, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 17 febbraio 2024.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Parrocchie dell'arcidiocesi di Milano
- Precotto
- Arcidiocesi di Milano
- Regione ecclesiastica Lombardia
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla chiesa di San Michele Arcangelo
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Chiesa di San Michele Arcangelo in Precotto (Milano), su orarimesse.it. URL consultato il 17 febbraio 2024.
- Chiesa di San Michele Arcangelo, su BeWeB, Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici della Conferenza Episcopale Italiana.