Aimery Picaud

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Aimery Picaud (Parthenay, ... – XII secolo) è stato un religioso e prete francese.

È tradizionalmente considerato l'autore della Guida del Pellegrino, prima opera dedicata al pellegrinaggio di Santiago di Compostela.

Il Codex Calixtinus è un'opera ecclesiastica, la cui parte del capitolo V che è attribuita a Picaud non sarebbe stata destinata ai pellegrini ma al clero ed è molto poco diffusa e letta. Si tratterebbe più di un'opera di propaganda della Chiesa che di una vera guida turistica.

Presentazione

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Aimery Picaud effettuò a cavallo il pellegrinaggio di Santiago e con l'occasione visitò un gran numero di santuari della cristianità. Egli fu il primo ad avere l'idea di sostituire la concorrenza tra i diversi santuari con una complementarietá: per recarsi a Compostela, il pellegrino visitava al passaggio – se del caso a costo di un ritorno – tutti i santuari che si trovavano sulla sua strada. Esiste un gran numero di itinerari possibili, ma i quattro principali sono chiamati routes compostellanes (strade compostelane) e sono repertoriati nella guida con il nome di «chemins de Saint-Jacques».

La Guida del Pellegrino

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Il Pellegrino, Puente la Reina

La Guida del Pellegrino (Iter pro peregrinis ad Compostellam), precursore della guida turistica e scritto originalmente in latino, costituisce il V e ultimo libro del Liber Sancti Jacobi o Codex Calixtinus, insieme di testi costituiti da parti liturgiche redatto verso il 1140. I quattro cammini di San Giacomo che egli descrive sono (da nord a sud):

Vi sono dettagliate le tappe, le reliquie da venerare, i santuari da visitare prima di giungere alla Cattedrale di Santiago di Compostela, ma fornisce anche indicazioni sulle regioni attraversate e i suoi apprezzamenti, pittoreschi ma talvolta soggettivi, sulle loro popolazioni. La sua opera è servita da riferimento durante i secoli successivi. Fu ad Asquins che egli si sarebbe ritirato, verso il 1135, per redigere la sua Guida e realizzare la compilazione dei diversi libri del Codex Calixtinus del quale avrebbe portato il primo esemplare a Compostela verso il 1150, in compagnia di una fiamminga di nome Gerbere.

Il libro si compone di XI Capitoli:

  • Capitolo I : Les chemins de Saint-Jacques
  • Capitolo II : Les étapes du chemin de Saint-Jacques
  • Capitolo III : Noms des villes et bourgs sur ce chemin
  • Capitolo IV : Les trois bonnes demeures de ce monde
  • Capitolo V : Noms des routiers de Saint-Jacques
  • Capitolo VI : Eaux mauvaises et bonnes sur le chemin
  • Capitolo VII : Caractéristiques des pays et des gens sur cette route
  • Capitolo VIII : Corps saints à visiter sur la route et passion de saint Eutrope
  • Capitolo IX : Caractéristiques de la ville et de l'église de Saint-Jacques
  • Capitolo X : Attribution des offrandes de l'autel de Saint-Jacques
  • Capitolo XI : Du bon accueil à faire aux pèlerins de Saint-Jacques

Paternità contestata

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La paternità della Guida del Pellegrino è stata contestata ad Aimery Picaud. La citazione del suo nome per due volte nel testo ne ha per lungo tempo giustificata l'attribuzione a lui, ma Bernard Gicquel avrebbe dimostrato che così non è[1]. Egli avrebbe semplicemente redatto verso il 1135 i 22 miracles (22 miracoli), attribuiti successivamente a Callisto II e ripresi nel Codex.

L'autore della Guida del Pellegrino sarebbe Hugues le Poitevin, monaco di Vézelay, redattore della cronaca di Vézelay[2][3].

  1. ^ (FR) Bulletin de la Société de Borda, n°486, p. 215, 2007
  2. ^ (FR) Bernard Gicquel, La légende de Compostelle, traduction française intégrale et commentaires du Codex Calixtinus (vers 1160), Paris, Taillendier, 2003
  3. ^ (FR) Michel Record, Le guide du pèlerin à Saint-Jacques, Bordeaux, éditions Sud-Ouest, 2004
Controllo di autoritàVIAF (EN5050208 · ISNI (EN0000 0000 5933 8269 · GND (DE133914666 · BNE (ESXX1510144 (data) · BNF (FRcb125850303 (data)