Riforma del diritto di famiglia italiano del 1975
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La riforma del diritto di famiglia italiano del 1975 è una riforma del diritto di famiglia italiano. Le norme modificarono sostanzialmente la disciplina del diritto di famiglia attraverso la modifica e l'integrazione di alcuni articoli del codice civile italiano.
Le norme
[modifica | modifica wikitesto]- Legge 8 marzo 1975, n. 39 ("Attribuzione della maggiore età ai cittadini che hanno compiuto il diciottesimo anno e modificazione di altre norme relative alla capacità di agire e al diritto di elettorato");
- Legge 19 maggio 1975, n. 151 ("Riforma del diritto di famiglia").
Innovazioni principali
[modifica | modifica wikitesto]Tra le modifiche sostanziali apportate, vi furono:
- il passaggio dalla potestà del marito alla potestà (ora "responsabilità genitoriale") condivisa dei coniugi;
- l'eguaglianza tra coniugi (si passa dalla potestà maritale all'eguaglianza fra coniugi);
- Il regime patrimoniale della famiglia (separazione dei beni o comunione legale/convenzionale);
- la revisione delle norme sulla separazione personale dei coniugi (dalla separazione per colpa alla separazione per intollerabilità della prosecuzione della convivenza);
- l'abbassamento dell'acquisizione della maggiore età da 21 a 18 anni.[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Art. 1 legge 8 marzo 1975, n. 39
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Codice civile italiano
- Diritto di famiglia
- Potestà genitoriale
- Regime patrimoniale coniugale
- Separazione personale dei coniugi
- Dote
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Testo della legge 151/1975 da giustizia.it, su italgiure.giustizia.it. URL consultato il 26 agosto 2009 (archiviato dall'url originale l'11 maggio 2009).