Portale:Venezia Giulia e Dalmazia

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

"Sì com'a Pola presso del Carnaro, ch'Italia chiude e i suoi termini bagna"

Collabora a Wikiquote   Dante Alighieri, Divina Commedia, nono canto dell'Inferno

PortaleProgettoCaffè Tommaseo

 
 
Icona modificaProgetti

Vuoi contribuire alle voci su Venezia Giulia e Dalmazia?

Vai al Progetto Venezia Giulia e Dalmazia


 
 
Icona modificaVoci in vetrina, di qualità e forse non tutti sanno che...
Vista di Ragusa alla metà del XVII secolo.

Con questione della lingua a Ragusa s'intende l'analisi del repertorio linguistico della Repubblica di Ragusa, con particolare attenzione al parlato. Tale questione assunse particolare importanza fra la metà del XIX e la metà del XX secolo, quando l'allora nascente "risorgimento croato" (hrvatski narodni preporod) si scontrò con le istanze irredentistiche italiane: all'epoca ognuno dei due movimenti riteneva che il carattere nazionale fondamentale della Repubblica di Ragusa fosse alternativamente slavo o italiano, con conseguente inserimento della storia ragusea esclusivamente - o prevalentemente - in uno dei due alvei. Per tale motivo, è possibile trovare degli studi che deliberatamente deformarono le fonti o omisero di riportare ciò che non si attagliava con le proprie finalità ideologiche. Nei decenni più recenti la questione è finalmente rientrata in un ambito eminentemente scientifico e culturale.


 
 
Icona modificaImmagine del giorno


 
 
Icona modificaArte
Il castello di Duino-Aurisina

Il Castello di Duino si trova nel comune di Duino-Aurisina, in provincia di Trieste, nella regione Friuli-Venezia Giulia.

Di proprietà da oltre 420 anni della famiglia Della Torre, ramo von Thurn-Hofer und Valsassina prima e dei principi della Torre e Tasso poi. Dal 2003 è - assieme al suo parco - aperto al pubblico per visite.

Dal maniero si gode un stupendo panorama sulle ripide pareti rocciose a strapiombo sul mare. Nel parco si trova un bunker utilizzato durante la seconda guerra mondiale.

La storia del casato Thurn und Taxis è legata alla gestione dei servizi postali, in quanto esercitò questa attività in diversi stati europei, tra cui Italia, Austria, Germania, Ungheria e Paesi bassi dal 1400 in poi, per più di 350 anni.

Storia

Il castello è stato costruito sulle rovine di un avamposto romano, inglobando una torre del XVI secolo.

La sua edificazione fu voluta nel 1389 da Ugone di Duino, capitano di Trieste, in sostituzione del Castelvecchio risalente al X secolo, di cui sono ancora visibili le rovine su uno sperone roccioso a picco sul mare.

Alla morte di Ugone, il castello andò in eredità a Ramberto di Walsee, fratello della prima moglie, che ne curò l'ultimazione nei primi decenni del 1400. Passò poi agli Asburgo che lo diedero a varie famiglie nobili tedesche e italiane e per ultima alla famiglia Hofer von Hoenfels il cui ultimo discendente, Matthaeus, morì nel 1587 lasciandolo a sua volta in eredità alle uniche due figlie femmine, Ludovika e Maria Clara Orsa.

Entrambe furono spose, una dopo la morte dell'altra, del conte Raimondo della Torre di Valsassina che assunse anche il cognome Hofer, adattato poi in lingua tedesca a von Thurn-Hofer und Valsassina. Il castello resta così ininterrottamente ai von Thurn-Hofer und Valsassina per oltre 250 anni.


 
 
Icona modificaEtnie
Palazzo Modello a Fiume, sede dell'Unione Italiana

L'Unione italiana (in croato Talijanska Unija, in sloveno Italijanska Unija), è un ente di diritto pubblico croato con sede a Fiume, riconosciuto e operativo anche in Slovenia, che rappresenta la Comunità Nazionale Italiana (CNI) storicamente insediata nei territori già jugoslavi, in gran parte ceduti dall'Italia dopo la Seconda guerra mondiale, ed ora appartenenti a Croazia e Slovenia. Nei documenti viene alternativamente chiamata Unione italiana o Unione degli Italiani.

Tradizionalmente l'atto di nascita dell'Unione degli Italiani (col nome di Unione degli Italiani dell'Istria e di Fiume - UIIF) viene fatto risalire ad una data e ad un luogo ben precisi: 10-11 luglio 1944 a Čamparovica (in italiano Paradiso), nei pressi di Albona. Nella Jugoslavia di Tito tradizionalmente ogni anno si commemorava la fondazione del sodalizio in questo stesso luogo, e l'usanza si è mantenuta fino ai nostri giorni.


 
 
Icona modificaSocietà, economia e politica
Dieta Democratica Istriana
Istarski Demokratski Sabor
LeaderIvan Jakovčić
SedePola
Fondazione1990
Ideologiaregionalismo, liberalismo
Sito webwww.ids-ddi.com

La Dieta Democratica Istriana (in croato Istarski Demokratski Sabor, nome ufficiale Istarski Demokratski Sabor/Dieta Democratica Istriana, acronimo IDS-DDI) è un partito politico croato.

È un partito regionale che si fa portavoce delle istanze della Regione Istriana e partecipa regolarmente sia alle elezioni nazionali che a quelle locali.


 
 
Icona modificaMappe
- La Venezia Giulia (mappa del 1928)
- La Dalmazia nei suoi confini storici e geografici
 
 
Icona modifica13 giugno - Oggi accadde


 
 
Icona modificaLa citazione

«Son io quel Radovich, il di cui nome è noto
Dal mar che Affrica bagna ad ogni angolo remoto.
Son d'illirica patria, patria famosa al mondo,
Che di memorie illustri vanta il terren fecondo;
E il san le genti vostre qual sia il nostro valore,
Se san ferir quest'armi, e se i Schiavoni han cuore.»


 
 
Icona modificaStoria
La provincia di Dalmatia all'interno dell'impero romano.

La Dalmazia (dal latino: Dalmatia) era un'antica provincia dell'impero romano che comprendeva i territori dell'attuale Croazia, Bosnia, Serbia occidentale, Slovenia meridionale e Albania settentrionale. Essa corrispondeva alla prima provincia romana dell'Illiricum.

Storia

L'Illirico romano ai tempi della Repubblica fino a Cesare (229 a.C.-35 a.C.)

L'area illirica cominciò ad entrare nella sfera di influenza romana a partire dal 229 a.C., quando la potenza degli Illiri ed il contemporaneo aumento della pirateria, aveva generato una forte preoccupazione nei mercanti romani per i loro traffici attraverso l'Adriatico. Un'ambasceria inviata alla regina Teuta non ebbe alcun effetto, al contrario un membro dell'ambasciata romana rimase ucciso. L'incidente provocò la guerra, tanto che il console Gneo Fulvio Centumalo fu inviato con 200 navi, mentre il collega Postumio Albino avanzava con un esercito di terra formato da 20.000 legionari e 2.000 cavalieri. La guerra durò due anni al termine dei quali la regina Teuta veniva deposta, ed i Romani occupavano le isole di Faro e Corcira, le città di Apollonia e Epidamnus, fino al fiume Drilo, e Centumalo otteneva il Trionfo.


 
 
Icona modificaIl personaggio
Mattia Flacio Illirico

Mattia Flacio Illirico (latino: Matthias Flacius Illyricus; croato: Matija Vlačić; Albona, 3 marzo 1520Francoforte, 11 maggio 1575) fu professore di lingua ebraica e greca a Wittenberg in seguito professore del Nuovo Testamento all'università di Jena. Fu un teologo luterano dissidente, elaborò una teologia che venne indicata con il suo nome: flacianismo.

Vita

Trascorse l'infanzia e la giovinezza in Istria e a Venezia dove ricevette una formazione umanistica alla scuola di San Marco. Lo zio Baldo Lupetino francescano conventuale filo-luteranesimo che fu condannato a morte nel 1556 dalla Serenissima per le sue idee eretiche, lo convinse a completare i suo studi oltralpe, da prima per un anno a Basilea, poi a Tubinga e infine a Wittenberg dove fece la conoscenza, nel 1541, di Martin Lutero e Filippo Melantone.
Nel 1544 diventò professore di greco e ebraico in questa città. L'anno dopo si sposò ma la moglie morì poco tempo dopo. Subito dopo si risposò e da questa unione nacquero 18 figli.

Uomo di profondissima cultura e grande polemista, intraprese la stesura assieme a altri teologi riformati delle Centurie di Magdeburgo in tre volumi; una cronistoria in cui si ripercorre la storia della chiesa dalle origini, con l'obbiettivo di mostrare i tradimenti di Roma alla fede cristiana, pur evidenziando una minoranza di testimoni fedeli alla verità, tra questi i Padri della Chiesa e singoli personaggi lungo i secoli.


 
 
Icona modificaLo sapevi che...
...la prima partita di calcio in Dalmazia si tenne nel 1896 nella piana di Travarica presso Traù, fra i marinai di due navi inglesi.


 
 
Icona modificaIl libro del giorno

L. Benevenia, Frammenti di storia dalmata, Scuola Dalmata dei SS. Giorgio e Trifone, Venezia 2007

La prima parola che viene in mente leggendo questa serie di saggi di Lorenzo Benevenia è “erudizione”. Un’erudizione non fine a sé stessa, ma messa al servizio della storia locale zaratina: Benevenia affronta ogni tematica avendo alle spalle un’impressionante mole di letture pregresse. Certo: gli studi sono datati e risentono della particolare necessità dello studioso di contrapporsi alla storiografia croata, che proprio in quegli anni produceva una notevole serie di lavori. Ma per gli appassionati di storia dalmata Benevenia è un passaggio imprescindibile. Forse l’unico che all’epoca poteva stare alla pari di un Giuseppe Praga.


 
 
Icona modificaCategorie
 
 
Icona modificaElenco delle voci

Geografia (Regioni storiche e attuali, isole principali, province e capoluoghi comunali, fiumi e laghi. I comuni istriani sono tutti nella sezione "Istria". Le località minori non sono state inserite)


Storia e letteratura (In ordine cronologico)


Linguistica


Arte (Compresi gli edifici di culto. Le biografie degli artisti sono nella sezione "Persone")


Cinema / TV (In ordine alfabetico)


Organizzazioni ecclesiatico/religiose (Secondo l'ordine gerarchico territoriale. Esclusi gli edifici di culto)


Persone (In ordine albabetico per cognome)


Società, politica ed economia


Trasporti


Altre voci


 
 
Icona modificaNovità

Hai creato una nuova voce?
Segnalala al Progetto Venezia Giulia e Dalmazia


 
 
Icona modificaFonti e bibliografia
Risorse bibliografiche di libero accesso
Collegamenti a siti


 
 
Icona modificaPortali e progetti collegati