Isole Vulcano

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Isole Vulcano
(JA) 火山列島
Le tre Isole Vulcano viste dal satellite
Geografia fisica
LocalizzazioneOceano Pacifico
Coordinate24°46′N 141°18′E / 24.766667°N 141.3°E24.766667; 141.3
Numero isole3
Isole principaliKita Iwo Jima
Iwo Jima
Minami Iwo Jima
Geografia politica
StatoBandiera del Giappone Giappone
RegioneKanto
Prefettura  Tokyo
SottoprefetturaOgasawara
Fuso orarioUTC+9
Demografia
Abitantidisabitate
Cartografia
Mappa di localizzazione: Asia
Isole Vulcano
Isole Vulcano
voci di isole del Giappone presenti su Wikipedia

Le isole Vulcano o isole Volcano[1][2][3][4] o isole Kazan[4][5][6] (火山列島?, Kazan Rettō) sono situate nella parte meridionale delle isole Ogasawara, nell'Oceano Pacifico. Il loro territorio ricade sotto la giurisdizione del municipio di Ogasawara, facente parte dell'omonima sottoprefettura di Ogasawara, che fa a sua volta parte dell'amministrazione metropolitana di Tokyo, in Giappone.

Le tre isole Vulcano sono:

  • Kita Iwo Jima (北硫黄島, Kitaiōjima o Kitaiōtō, letteralmente: isola settentrionale dello zolfo), 5,57 km², 792 m (Sakaki-ga-mine)
  • Iwo Jima (硫黄島, Iōjima o Iōtō, letteralmente: isola dello zolfo) 20,60 km², 166 m (Suribachi-yama).
  • Minami Iwo Jima (南硫黄島, Minamiiōjima o Minamiiōtō, letteralmente: isola meridionale dello zolfo) 3,54 km², 916 m.

L'unica isola abitata è Iwo Jima, dove si trova una base militare giapponese che impiega circa 380 effettivi. Al di fuori del personale militare, le isole non sono abitate.

Geografia[modifica | modifica wikitesto]

Le isole hanno profilo frastagliato. sono ricoperte da una folta vegetazione. Sono presenti vaste manifestazioni vulcaniche secondarie, con depositi di zolfo. Nell'isola di Iwo Jima i calcari formano una tavola pianeggiante e di fatti l'isola è sfruttata come pista aeroportuale.[7]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Furono avvistate per la prima volta dagli europei nell'ottobre 1543, quando il navigatore spagnolo Bernardo de la Torre a bordo della caracca San Juan de Letrán faceva ritorno da Sarangani alla Nuova Spagna.[8] Iwo Jima fu segnata nelle mappe con il nome di Sufre, antico nome spagnolo dello zolfo. Il capitano Cook diede loro il nome di Sulphur Islands. Identico significato ha il nome giapponese Kazan Rettō.[7]

Le isole erano disabitate quando nel 1889 nelle due isole più settentrionali si stanziarono giapponesi provenienti dalle isole Izu. Furono annesse dal Giappone nel 1891.[9][10] Alcune tracce archeologiche mostrano che però l'isola erano stata abitata nella preistoria da una popolazione micronesiana sconoosciuta.[11]

Nel 1939 contavano 1 100 abitanti in 1939. C'erano cinque insediamenti su Iwo Jima: Higashi, Minami, Nishi, Kita e Motoyama e altri due su Kita Iwo Jima: Ishino-mura e Nishi-mura. Il municipio aveva sede a Higashi, nel 1940 il comune fu accorpato a Ogasawara.

Dal 1951 (Trattato di San Francisco) al 1968 furono poste sotto amministrazione statunitense, insieme alle vicine Isole Bonin.[12][13]

Nel 1984 fu accolta una proposta del Consiglio per la Promozione delle Isole Ogasawara, secondo cui gli ex residenti di Iwo Jima non sarebbero mai potuti tornare alle loro case, in cambio di un risarcimento di 450.000 yen a ciascun ex residente dell'isola versato dal governo giapponese.[11]

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Nuovissimo Atlante Geografico Mondiale, Milano, Touring Club Italiano, 2002, pp. 169, 231 et passim
  2. ^ Il Milione, vol. IX, Novara, Istituto Geografico de Agostini, 1987, pp. 108, 122, 126, 127. Nell'indice (p. 458) si legge: Volcano = Kazan Rettō
  3. ^ Enciclopedia della geografia, Istituto Geografico de Agostini, 1996, p. 1291
  4. ^ a b Isole Kazan (Volcano) come riportato da Nuovo atlante geografico metodico, Istituto Geografico de Agostini, 1979, pp. 70, 130
  5. ^ Geographica, vol. 3, Novara, De Agostini, 2008, pp. 114, 116
  6. ^ Geographica, vol. 4, Novara, De Agostini, 2008, pp. 271, 281
  7. ^ a b Il Milione, vol. IX, Novara, Istituto Geografico de Agostini, 1987, p. 127
  8. ^ (EN) Donald D. Brand, The Pacific Basin: A History of its Geographical Explorations, New York, The American Geographical Society, 1967, p. 123.
  9. ^ (JA) 火山列島, in Nihon Daihyakka Zensho (Nipponika), Tokyo, Shogakukan, 2013, OCLC 153301537. URL consultato il 9 ottobre 2013 (archiviato dall'url originale il 25 agosto 2007).
  10. ^ (JA) 火山列島, in Nihon Rekishi Chimei Taikei [Volcano Islands], Tokyo, Shogakukan, 2013, OCLC 173191044. URL consultato il 9 ottobre 2013 (archiviato dall'url originale il 25 agosto 2007).
  11. ^ a b (JA) 小笠原・火山(硫黄)列島の歴史
  12. ^ Il Milione, vol. IX, Novara, Istituto Geografico de Agostini, 1987, p. 108
  13. ^ (EN) Lyndon B. Johnson, Message to the Bonin Islanders on the Return of the Islands to Japanese Administration., 26 luglio 1968

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàLCCN (ENsh86005042 · J9U (ENHE987007560796005171