Giovanni Burocchi
Giovanni Burocchi | |
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Nascita | Penna San Giovanni, 16 aprile 1881 |
Morte | Fiume (Croazia), 3 ottobre 1919 |
Dati militari | |
Paese servito | Italia |
Forza armata | Esercito italiano |
Corpo | Arma dei Carabinieri |
Grado | Carabiniere |
Decorazioni | Medaglia d'oro al valor militare alla memoria |
Fonte Carabinieri.it | |
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Giovanni Burocchi (Penna San Giovanni, 16 aprile 1881 – Fiume, 3 ottobre 1919) è stato un militare italiano, insignito di medaglia d'oro al valor militare alla memoria. Si arruolò nella Legione Allievi Carabinieri nel 1901 e nominato carabiniere a piedi presso la Legione di Ancona. Si congedò nel 1906. Due anni dopo venne richiamato nell'Arma e durante l'arresto di un pregiudicato nel 1914 a Cupramontana, riportò leggere ferite. Dopo la dichiarazione di guerra all'Austria nel maggio 1915 venne mobilitato e assegnato ad un reparto in zona di operazioni. Rientrò nella Legione nell'agosto 1917. Il primo ottobre 1919 venne incaricato con un altro carabiniere del servizio di scorta a bordo del piroscafo mercantile "Presidente Becker", carico di viveri, diretto da Ancona a Sebenico. Lungo il tragitto alcuni ufficiali dell'Intendenza Militare di Ancona che si erano imbarcati con falsi documenti, obbligarono il comandante a far rotta per Fiume che era occupata dal governo provvisorio di Gabriele D'Annunzio. Il Carabiniere Burocchi si rifiutò di obbedire alle intimidazioni fatte, anche quando venne minacciato di morte da due arditi che, saliti a bordo, erano decisi ad avere ragione delle sua ferma fedeltà al dovere. Non si tirò indietro neanche a costo della vita. L'ordine ricevuto di non abbandonare il piroscafo e il carico, uno degli arditi gli sparò un colpo di moschetto e gli troncò la vita. Alla sua memoria fu concessa la MOVM. [1]
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]— Fiume - 3 ottobre 1919.
— Regio Decreto - 11 ottobre 1919.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ [12giugno2024 12giugno2024] .
- ^ Carabinieri.it.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Scheda sul sito della Presidenza della Repubblica Italiana, su quirinale.it.