Diadocidiidae

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Diadocidiidae
Diadocidia ferruginosa
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
RamoBilateria
PhylumArthropoda
SubphylumTracheata
SuperclasseHexapoda
ClasseInsecta
SottoclassePterygota
CoorteEndopterygota
SuperordineOligoneoptera
SezionePanorpoidea
OrdineDiptera
SottordineNematocera
InfraordineBibionomorpha
SuperfamigliaSciaroidea
FamigliaDiadocidiidae
Winnertz, 1863
Generi

Diadocidiidae Winnertz, 1863, è una piccola famiglia di insetti dell'ordine dei Ditteri (Nematocera: Bibionomorpha), comprendente circa 20 specie di interesse micologico e forestale.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Gli adulti sono insetti di piccole dimensioni, con corpo lungo 2-6 mm, di colore variabile dal giallastro al bruno scuro. Il capo è provvisto di tre ocelli ed ha antenne composte da 15-16 articoli. Il torace è gibboso, ha zampe, con coxe lunghe e tibie fornite di speroni apicali, e ali rivestite da setole. L'addome è stretto.

In merito alla nervatura alare, la caratteristica più evidente è l'andamento delle due vene trasverse radio-mediale (r-m) e medio-cubitale (m-cu): queste due brevi nervature sono infatti diritte e allineate su una stessa direttrice perpendicolare all'asse longitudinale dell'ala. Il tratto basale della media è assente, perciò le nervature trasverse e il settore radiale Rs delimitano una cellula basale chiusa. Fra le altre caratteristiche, la costa si prolunga fino all'inserzione di R5 o poco oltre, la subcosta è breve e in genere è libera oppure confluisce sulla costa. Il ramo del radio (R1) confluisce sulla costa, in genere, prima o poco oltre la biforcazione della media.

Rappresentazione schematica della venatura alare. C: costa; Sc: subcosta; R: radio; M: media; Cu: cubito; A: anale; r-m: radio-mediale; m-cu: medio-cubitale.

Biologia e diffusione[modifica | modifica wikitesto]

La famiglia, per lungo tempo conosciuta solo nelle regioni paleartica e neartica, è stata di recente segnalata anche in altre regioni zoogeografiche, ad eccezione di quella afrotropicale e dell'Antartide. L'habitat è forestale. Le larve vivono nel legno in decomposizione e sotto le cortecce degli alberi ed hanno un regime alimentare micetofago. Gli adulti si rinvengono in luoghi ombrosi, spesso presso corsi d'acqua.

Sistematica[modifica | modifica wikitesto]

Come altri Sciaroidei, i Diadocidiidae erano in passato inclusi, al rango di sottofamiglia, nei Mycetophilidae, KRIVOSHEINA (1988) li separò in una distinta famiglia[1]. Comprende poche specie ripartite in due generi esistenti, ai quali si aggiunge il genere fossile Docidiadia:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ N.P. Krivosheina. Family Diadocidiidae. In Á. Soós & L. Papp (a cura di), Catalogue of Palaearctic Diptera. Vol. 3, Ceratopogonidae – Mycetophilidae. Budapest, Akadémiai Kiadó, 1988, pp. 210–211.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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