Delphinus capensis

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Delfino comune a becco lungo[1]
Delphinus capensis
Stato di conservazione
Dati insufficienti[2]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseMammalia
OrdineCetacea
FamigliaDelphinidae
GenereDelphinus
SpecieD. capensis
Nomenclatura binomiale
Delphinus capensis
Gray, 1828
Sinonimi

Delphinus bairdii, Delphinus tropicalis

Areale

Il delfino comune a becco lungo (Delphinus capensis Gray, 1828) è una delle due specie di delfino comune. Rispetto all'altra specie, il delfino comune a becco corto (D. delphis), ha un areale più ristretto. È diffuso in modo frammentario nelle aree costiere tropicali e temperato-calde. Il suo areale comprende alcune regioni dell'Africa occidentale e meridionale, gran parte del Sudamerica orientale, l'area costiera che va dalla California meridionale al Messico centrale, le coste del Perù, le aree attorno a Giappone, Corea e Taiwan e, forse, quelle prospicienti l'Oman[1][3] .

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il delfino comune a becco lungo è un delfino di medie dimensioni, più piccolo del più popolare tursiope. Gli adulti sono lunghi 1,9 - 2,5 metri e pesano 80 - 235 chilogrammi, sebbene la maggior parte degli esemplari pesi 80 - 150 chilogrammi[4]. I maschi sono solitamente più lunghi e pesanti[4] . La colorazione del corpo è insolita. Il dorso è scuro e il ventre è bianco, mentre su ambo i fianchi è presente una macchia a forma di clessidra di color grigio chiaro, gialla o dorata sul davanti e grigia sporca sul retro[5]. Ha un rostro lungo e sottile con 50 - 60 denti a incastro, piccoli e affilati, su ogni mascella[6].

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Il delfino comune a becco lungo è un membro del genere Delphinus, il genere dei delfini comuni, e appartiene, così come tutti i delfini, alla famiglia dei Delfinidi. Fino a metà degli anni novanta le varie forme del genere Delphinus non erano ritenute specie separate, ma membri appartenenti alla specie D. delphis[3][4] . Attualmente, nel genere Delphinus vengono riconosciute due specie: il delfino comune a becco corto e il delfino comune a becco lungo[7]. La seconda specie è generalmente più grande dell'altra ed ha un rostro più lungo.

Talvolta viene riconosciuto come specie a sé stante anche il delfino comune indopacifico (D. tropicalis), ma quasi tutti gli autori lo considerano una semplice forma del delfino comune a becco lungo[1][3] .

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

I delfini comuni a becco lungo possono vivere in gruppi di centinaia o perfino migliaia di esemplari[3] . Talvolta si associano anche ad altre specie di delfini, come i globicefali[3] . Sono stati visti effettuare il bowriding attorno a balene con i fanoni e anche ad imbarcazioni[3] . In questa specie sono comuni anche il breaching e le acrobazie aeree[4] .

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Il delfino comune a becco lungo ha una dieta piuttosto varia, costituita da molte specie di pesci e calamari che vivono a meno di 200 metri di profondità[3] .

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

Il delfino comune a becco lungo ha un periodo di gestazione di 10 - 11 mesi[4] . Alla nascita il piccolo è lungo 80 - 100 centimetri e pesa circa 10 chilogrammi[4] . L'intervallo tra una nascita e l'altra varia da uno a tre anni[4] . In cattività il delfino comune a becco lungo si è incrociato con il tursiope comune (Tursiops truncatus)[3][8]. Uno di questi ibridi si è in seguito accoppiato con un tursiope, dimostrando che gli ibridi prodotti da questo incrocio sono fertili[8] .

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Delphinus capensis, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  2. ^ (EN) Rojas-Bracho, L. & Smith, B.D. (Cetacean Red List Authority) 2008, Delphinus capensis, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  3. ^ a b c d e f g h Perrin, W., Common Dolphins, in Perrin, W.; Wursig, B. and Thewissen, J. (a cura di), Encyclopedia of Marine Mammals, Academic Press, 2002, pp. 245–248, ISBN 0-12-551340-2.
  4. ^ a b c d e f g Shirihai, H. & Jarrett, B., Whales, Dolphins and Other Marine Mammals of the World, 2006, pp. 174–176, ISBN 0-691-12757-3.
  5. ^ Reeves, Stewart, Clapham, Powell, Guide to Marine Mammals of the World, p. 388, ISBN 0-375-41141-0.
  6. ^ The Common Dolphin, su library.thinkquest.org. URL consultato il 3 luglio 2008 (archiviato dall'url originale il 19 giugno 2008).
  7. ^ Delphinus capensis, in Mammal Species of the World.
  8. ^ a b Zornetzer H.R.; Duffield D.A., Captive-born bottlenose dolphin × common dolphin (Tursiops truncatus × Delphinus capensis) intergeneric hybrids, in Canadian Journal of Zoology, vol. 81, n. 10, NRC Research Press, 1º ottobre 2003, pp. 1755–1762.

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