Conopophagidae

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Conopophagidae
Conopophaga aurita
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
SuperphylumDeuterostomia
PhylumChordata
SubphylumVertebrata
SuperclasseTetrapoda
ClasseAves
SottoclasseNeornithes
SuperordineNeognathae
OrdinePasseriformes
SottordineTyranni
InfraordineFurnariides
FamigliaConopophagidae
Sclater & Salvin, 1873
Generi

I Conopofagidi (Conopophagidae P.L.Sclater & Salvin, 1873) sono una famiglia di uccelli dell'ordine dei passeriformi[1].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Maschio di Conopophaga perspicillata.

Sono uccelli di piccola taglia (10-16 cm), dall'aspetto vagamente simile a quello delle pitte, con corporatura tozza, coda corta, ali corte e arrotondate controbilanciate da zampe lunghe e forti, e un becco appiattito e dalla punta lievemente uncinata. Il piumaggio presenta dimorfismo sessuale, con maschi muniti di faccia e petto di colore nero, grigio o rossiccio (nelle femmine il nero manca quasi completamente dalla livrea) e area dorsale bruna: in molte specie è inoltre presente una sorta di "stempiatura" bianca su area retrooculare e nuca[2].

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Alla famiglia vengono ascritti uccelli diurni e solitari, cattivi volatori, che passano la maggior parte della giornata appollaiati in agguato sui fusti bassi e spioventi delle Araceae o delle Heliconiaceae[3], tenendo d'occhio i dintorni in attesa del passaggio di qualche potenziale preda (piccoli artropodi, occasionalmente anche bacche) sulla quale balzano dall'alto[3][4]. Una importante risorsa per alcune specie di conopofagidi è costituita dagli sciami delle formiche legionarie, che nelle loro migrazioni di massa predano ogni piccolo invertebrato che incontrino sul loro cammino; il loro passaggio causa un fuggi-fuggi di ogni genere di artropodi, di cui approfittano gli uccelli[5][6][7].

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

I conopofagidi vivono nella foresta pluviale dell'ecozona neotropicale[2]: le specie del genere Conopophaga sono diffuse in Amazzonia e nel bacino dell'Orinoco, sulle pendici delle Ande, e nella foresta atlantica brasiliana, mentre il genere Pittasoma è diffuso nella ecoregione delle foreste umide del Chocó-Darien.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

La famiglia conta 2 generi, per un totale di 11 specie[1]:

Famiglia Conopophagidae

Il genere Pittasoma in passato era incluso tra i Formicariidi, ma recenti studi filogenetici ne hanno motivato lo spostamento in Conopophagidae[8][9], i quali occupano un clade assieme a Melanopareiidae e Thamnophilidae (dei quali sono un sister taxon)[10].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Conopophagidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 6 maggio 2014.
  2. ^ a b Gnateaters (Conopophagidae), in The Internet Bird Collection. URL consultato il 4 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 15 luglio 2014).
  3. ^ a b Hilty S.L., Notes on a nest and behavior of the Chestnut-crowned Gnateater (PDF), in Condor, vol. 77, 1975, pp. 513-514.
  4. ^ Alves M.A.S. & Duarte M.F., Téticas de forrageamento do Conopophaga melanops (Passeriformes: Formicariidae) na area de Mata Atlantica da Ilha Grande, Estado do Rio de Janeiro (PDF) [collegamento interrotto], in Ararajuba, vol. 4, n. 2, pp. 110-112.
  5. ^ Roberts D.L., Cooper R.J. & Petit L.J, Flock characteristics of ant-following birds in premontane moist forest and coffee agroecosystems in western Panama, in Ecological Applications 2000; 10: 1414-1425.
  6. ^ Willis E and Oniki Y, Birds and Army Ants, in Annual Review of Ecology and Systematics, vol. 9, 1978, pp. 243–263.
  7. ^ Birds and army ants in a fragment of the Atlantic Forest of Brazil, in Journal of Field Ornithology, vol. 80, n. 4, 2009, pp. 328–335.
  8. ^ Rice N.H., Further Evidence for Paraphyly of the Formicariidae (Passeriformes) (PDF), in Condor, vol. 107, n. 4, 2005, pp. 910-915 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2009).
  9. ^ Moyle R.G., Chesser R.T., Brumfield R.T., Tello J.G., Marchese D.J. and Cracraft J., Phylogeny and phylogenetic classification of the antbirds, ovenbirds, woodcreepers, and allies (Aves: Passeriformes: infraorder Furnariides) (PDF), in Cladistics, vol. 25, n. 4, 2009, pp. 386-405 (archiviato dall'url originale il 27 giugno 2010).
  10. ^ (EN) Conopophagidae: Gnateaters, su TiF Checklist. URL consultato il 9 aprile 2018.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]