Blarina brevicauda

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Toporagno settentrionale dalla coda corta
Blarina brevicauda
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
RamoBilateria
SuperphylumDeuterostomia
PhylumChordata
SubphylumVertebrata
InfraphylumGnathostomata
ClasseMammalia
SottoclasseTheria
InfraclasseEutheria
SuperordineLaurasiatheria
OrdineSoricomorpha
FamigliaSoricidae
SottofamigliaSoricinae
TribùBlarinini
GenereBlarina
SpecieB. brevicauda
Nomenclatura binomiale
Blarina brevicauda
Say, 1823
Areale

Il toporagno settentrionale dalla coda corta (Blarina brevicauda Say, 1823) è un mammifero soricomorfo appartenente alla famiglia Soricidae, diffuso in America Settentrionale.[2]

Lungo tra i 12 e i 14 cm, cui si aggiunge una breve coda di 3 cm (a cui deve il nome), questo toporagno non differisce molto dagli altri, a causa della pelliccia grigiastra, gli occhi piccoli e le orecchie celate. Una caratteristica peculiare è invece la piccola coda pelosa.[3]

Comportamento

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Questo animale prevalentemente solitario[3] è attivo di notte, e usa olfatto e tatto per trovare le prede.

Alimentazione

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Si nutre per lo più di insetti e vermi, ma a differenza degli altri toporagni, ha la capacità di cacciare anche piccoli mammiferi come le arvicole o i topi, che immobilizza grazie al suo morso velenoso (caso raro tra i mammiferi). Non disdegna inoltre nutrirsi di foglie.[3]

La gestazione dura dai 17 ai 22 giorni, al termine dei quali la femmina partorisce da 3 a 7 piccoli.

Distribuzione e habitat

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Vive in Nord America, dal Canada meridionale agli USA settentrionali e orientali.

Vive nelle foreste decidue e di conifere, nelle paludi e nelle praterie.

Conservazione

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La IUCN Red List classifica B. brevicauda come specie a rischio minimo (Least Concern)[1].

  1. ^ a b (EN) NatureServe (Hammerson, G.) 2008, Blarina brevicauda, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Blarina brevicauda, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ a b c Dorling Kindersley, La Biblioteca della Natura - Vol.11 - Mammiferi, London, DK ELT/Schools, 2002.

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