Bivio Brecciarola
Bivio Brecciarola frazione | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Comune | ![]() |
Territorio | |
Coordinate | 42°19′48″N 14°06′57″E |
Altitudine | 40 m s.l.m. |
Abitanti | 463 |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 66100 |
Prefisso | 0871 |
Fuso orario | UTC+1 |
Nome abitanti | Biviaroli |
Patrono | San Michele Arcangelo |
Cartografia | |
Bivio Brecciarola o Bivio di Brecciarola o semplicemente "Il Bivio" ("Lu Bivie" in dialetto), è una contrada di Brecciarola, località in Italia, frazione di Chieti, in Abruzzo. Gli abitanti sono chiamati "Biviaroli". Secondo le stime del 2011 vi è una popolazione di 463 abitanti[1]. Il Bivio è situato ad un'altitudine di 40 m.
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]Bivio Brecciarola nasce attorno ad un incrocio stradale (da qui il nome "Bivio") recentemente divenuto rotonda, che mette in comunicazione la Via Tiburtina, che collega Bivio Brecciarola a Chieti scalo e Brecciarola centro, e la strada secondaria (Via Per Popoli) che collega il Bivio a Chieti. La zona è delimitata a nord dalla ferrovia, affiancata in questo tratto dal fiume Pescara, a sud dalle colline che portano a Casalincontrada, ad ovest da Brecciarola ed a est da Chieti scalo (zona Santa Filomena).
Storia
[modifica | modifica wikitesto]In passato l'area era un feudo di Montecassino, poi proprietà dei Valignani di Chieti che nel cuore di Brecciarola, edificarono una residenza estiva, detta "Il Casone".
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/2/20/Brecciarola4.jpg/220px-Brecciarola4.jpg)
Bivio Brecciarola fu teatro di un curioso siparietto con protagonisti Vittorio Emanuele III di Savoia ed il figlio Umberto II di Savoia. Il 9 settembre 1943, i Savoia fuggono da Roma. La destinazione è il porto di Pescara, in quanto la Tiburtina sembra l'unica strada percorribile per evitare di essere intercettati dai soldati tedeschi. L'auto del re è in testa ad un corteo di circa quaranta macchine. Con loro, oltre agli autisti, ci sono valletti, camerieri e bagagli. Dopo viene lo Stato Maggiore. All'alba,[2] giunti a Bivio Brecciarola, il convoglio si ferma a far benzina. Un autista chiede alla titolare della "Puteca" (una sorta di emporio) un caffè per i reali, ma la titolare "Za Stirina" (zia Esterina), spaventata glielo nega, non credendo che quei caffè sono davvero destinati al Re ed al Principe[3]. Nel mentre, il principe scende e si affianca alla macchina dove vi è il re per esprimergli l'intenzione di tornare indietro: il padre gli risponde in piemontese «Beppo, s'at piju, at massu» cioè «Beppo, se ti prendono ti ammazzano».[4]
Il paese dopo la guerra si andò sviluppando a livello edilizio, sino a fondersi completamente con il paese di Brecciarola centro, favorito anche dalla vicinanza con l'autostrada.
Economia
[modifica | modifica wikitesto]L'economia della contrada è prettamente basata sull'agricoltura, ma negli ultimi anni stanno nascendo numerose attività commerciali, negozi, bar e capannoni industriali (nella parte est) che ne delineano una nuova economia di tipo commerciale. La sua elevata popolazione, paragonabile a quella di una metropoli, permette la crescita del settore terziario, dato che è presente sul territorio in via Galilei, il buonumo Duca della contea di Brecciarola e Podestà amministrativo di Scafa stazione. Inoltre vi è un collegamento sotterraneo che collega il centro abitativo alla celebre "Diga Di Alanno", unico punto di rifornimento idrico della popolazione e degli autoctoni locali.
Il santo patrono
[modifica | modifica wikitesto]San Michele Arcangelo è il patrono della frazione al quale è dedicata la "Chiesetta", una piccola chiesa in legno.
La chiesa ha impianto rettangolare con soffitto a capanna, spiovente, di fattura moderna. La chiesa si trova lungo la strada Maggiore di Via per Popoli.
La gestione della comunità parrocchiale è affidata alla chiesa del Convento delle Suore "Figlie dell'Amore di Gesù e Maria", che ha sede in un complesso residenziale lungo via Aterno a Brecciarola centro.
Manifestazioni
[modifica | modifica wikitesto]- Ogni 26 dicembre il "Colle del Presepe" è palcoscenico di un "Presepe vivente"[5] che ha ormai abbondantemente superato la ventesima edizione. La rappresentazione è organizzata dalle suore della zona ed ha come figuranti oltre 300 persone, la maggior parte proveniente proprio dal Bivio.
- Da alcuni anni nel periodo di Pasqua e per l'Epifania, sempre sullo stesso palcoscenico del "Colle del Presepe", vi è la rappresentazione rispettivamente della "Passione di Gesù" e della venuta dei Re Magi.
- Nel periodo estivo, ogni anno da alcuni anni, dopo un lungo periodo di stop, è organizzata la festa patronale in onore di San Michele Arcangelo nella piazzetta antistante la "Chiesetta" in onore del santo.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ GeoNames, su geonames.org. URL consultato il 5 settembre 2015.
- ^ Storia - l'Officina dell'incontro, su officinadellincontro.org. URL consultato il 5 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 9 giugno 2015).
- ^ Carmine Carlo Ciammaichella, Voglia di conoscere l'Abruzzo e gli abruzzesi, 2005, p. 25.
- ^ Paolo Puntoni, Parla Vittorio Emanuele III.
- ^ Presepe Vivente di Brecciarola, su presepeviventebrecciarola.it. URL consultato il 5 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 18 gennaio 2016).
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Presepe vivente, su presepeviventebrecciarola.it. URL consultato il 5 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 18 gennaio 2016).