Anaglyptus mysticus

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Anaglyptus mysticus
Esemplare fotografato a Piazzo (Segonzano, Trentino-Alto Adige)
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
RamoBilateria
PhylumArthropoda
SubphylumTracheata
SuperclasseHexapoda
ClasseInsecta
SottoclassePterygota
CoorteEndopterygota
SuperordineOligoneoptera
SezioneColeopteroidea
OrdineColeoptera
SottordinePolyphaga
InfraordineCucujiformia
SuperfamigliaCerambycoidea
FamigliaCerambycidae
SottofamigliaCerambycinae
TribùAnaglyptini
GenereAnaglyptus
SpecieA. mysticus
Nomenclatura binomiale
Anaglyptus mysticus
(Linnaeus, 1758)
Sinonimi

Anaglyptus subapicalis
Pic, 1910
Callidium hieroglyphicum
Herbst, 1784
Callidium mysticum
Fabricius, 1775
Cerambyx albofasciatus
Degeer, 1775
Cerambyx litteratus
Gmelin, 1790
Cerambyx mysticus
Gmelin, 1790
Cerambyx quadricolor
Scopoli, 1763
Clytus mysticus
Fabricius, 1801
Leptura mystica
Linnaeus, 1761
Leptura rustica
Schrank, 1781
Oligoenoplus mysticus
Ikeda, 1987
Stenocorus germaniæ
Voet, 1806[2][3][4]

Anaglyptus mysticus (Linnaeus, 1758) è un coleottero della famiglia dei Cerambicidi[2][3][4][5].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Esemplare filmato presso Marburgo (Assia)

Questo cerambicide, che può raggiungere i 13 mm di lunghezza, è di aspetto molto particolare: le elitre sono nere tranne che nel terzo più vicino al capo, di color castagna-rossiccio; la parte nera è solcata da tre o quattro bande trasversali di peli chiari[6]. Il torace è grigio-nero[6].

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Le larve si nutrono per due anni nel legno morto di varie latifoglie[6]; tra le piante ospiti si segnalano acacia, acero campestre, carpino bianco, ciliegio, faggio, melo, nocciolo, prugnolo selvatico, quercia farnia, salicone e sambuco rosso[4].

Gli adulti svernano dopo aver sfarfallato, all'interno della cella pupale sotto la corteccia; emergono quindi verso aprile rimanendo attivi fino a maggio-giugno e visitando i fiori per nutrirsi, con una preferenza per il biancospino[6][7].

Tra i parassiti di A. mysticus si annovera l'imenottero braconide Aspigonus flavicornis[4].

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

La specie è attestata in quasi tutta l'Europa continentale fino al confine con la Russia (includendo Svezia e Norvegia), nonché in Gran Bretagna[5]; è inoltre presente in Turchia e Nordafrica[8].

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Esemplare di varietà melanica fotografato presso Fenyőfő (Ungheria)

Della specie sono documentate le seguenti varietà[4]:

  • Anaglyptus mysticus var. albofasciatus (DeGeer, 1775)
  • Anaglyptus mysticus var. bequaerti Roubal, 1909
  • Anaglyptus mysticus var. bipartitus Podaný
  • Anaglyptus mysticus var. inscriptus Pic, 1891
  • Anaglyptus mysticus var. monachus Dalla Torre, 1880
  • Anaglyptus mysticus var. plavilstshikovi Podany, 1960
  • Anaglyptus mysticus var. pragensis Podaný, 1960
  • Anaglyptus mysticus var. ruficornis Pic, 1908

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Carlo Rondinini, Alessia Battistoni, Valentina Peronace, Corrado Teofili, Anaglyptus mysticus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ a b (EN) Anaglyptus mysticus (Linnaeus, 1758), su GBIF. URL consultato il 5 maggio 2020.
  3. ^ a b (EN) Anaglyptus mysticus (Linné, 1758) [collegamento interrotto], su Catalogue of Life. URL consultato il 5 maggio 2020.
  4. ^ a b c d e (EN) Rufous-shouldered Longhorn Beetle - Anaglyptus mysticus (Linnaeus, 1758), su BioLib.cz. URL consultato il 5 maggio 2020.
  5. ^ a b (EN) Anaglyptus mysticus (Linnaeus, 1758), su Fauna europaea. URL consultato il 5 maggio 2020.
  6. ^ a b c d (EN) Anaglyptus mysticus, su NatureSpot. URL consultato il 5 maggio 2020.
  7. ^ (FR) Anaglyptus mysticus (Linnaeus, 1758), su INPN. URL consultato il 5 maggio 2020.
  8. ^ (EN) Anaglyptus mysticus (Linnaeus, 1758), su NBN atlas. URL consultato il 5 maggio 2020.

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