Ameles africana

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Ameles africana
Immagine di Ameles africana mancante
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
RamoBilateria
PhylumArthropoda
SubphylumTracheata
SuperclasseHexapoda
ClasseInsecta
SottoclassePterygota
CoorteExopterygota
SubcoorteNeoptera
SuperordinePolyneoptera
SezioneBlattoidea
OrdineMantodea
FamigliaMantidae
SottofamigliaAmelinae
TribùAmelini
GenereAmeles
SpecieA. africana
Nomenclatura binomiale
Ameles africana
Bolivar, 1914

Ameles africana Bolivar, 1914 è una mantide diffusa nella parte occidentale del bacino del Mediterraneo.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

È una specie di piccola taglia, lunga 1-3 cm, con una livrea variabile dal verde al marrone al grigio.
Presenta un marcato dimorfismo sessuale: il maschio ha due paia di ali sviluppate e funzionali mentre nella femmina le ali sono ridotte a vestigia.
Gli occhi sono marcatamente conici e dotati di tubercolo apicale: su questo carattere (e su altri secondari quali la forma più o meno arrotondata dell'apice dello scutello e la disposizione dei peli alla base dello pseudofallo), si basa la distinzione dalla congenere Ameles spallanzania, per il resto molto somigliante.
Le zampe raptatorie (primo paio) sono corte e robuste mentre le zampe posteriori (terzo paio), particolarmente grandi e sviluppate.
L'addome della femmina è allargato lateralmente, più ampio di quello del maschio, ed è leggermente ripiegato verso l'alto.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Alcuni autori [1] [2], sulla base di approfondite analisi morfologiche, considerano Ameles africana sinonimo di Ameles spallanzania.

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

È segnalata in Algeria, Marocco, Portogallo, Corsica, Sardegna, Sicilia e Dalmazia.

Predilige le zone aride con scarsa vegetazione.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

È un vorace predatore che si nutre di piccoli insetti e può, in caso di carenza di prede, attaccare i suoi simili. A differenza della Mantis religiosa e di numerose altre specie, le femmine di A. africana non cannibalizzano il maschio dopo l'accoppiamento.

Può spiccare balzi, al pari di un grillo, ma è anche in grado di volare per brevi distanze.

Depone le uova in sottili ooteche attaccate alle rocce.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Battiston R., Fontana P., Contribution to the knowldge of the genus Ameles (Burmeister, 1838) with the description of a new species from Jordan (Insecta Mantodea), in Atti Acc. Rov. Agiati 2005; Ser. VIII, Vol V, B.
  2. ^ Agabiti B., Le specie Mediterranee del genere Ameles Burmeister, 1838 (Insecta, Mantodea: Amelinae) con considerazioni biogeografiche e filogenetiche, in Tesi di Dottorato in Biologia Evoluzionistica (Filogenesi e Sistematica), Università degli Studi di Catania, Dipartimento di Biologia Animale, 2001-2002.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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