Aelia rostrata

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Aelia rostrata
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
RamoBilateria
PhylumArthropoda
SubphylumHexapoda
ClasseInsecta
SottoclassePterygota
CoorteExopterygota
SubcoorteNeoptera
SuperordineParaneoptera
SezioneRhynchotoidea
OrdineRhynchota
SottordineHeteroptera
InfraordinePentatomomorpha
SuperfamigliaPentatomoidea
FamigliaPentatomidae
SottofamigliaPentatominae
GenereAelia
SpecieA. rostrata
Nomenclatura binomiale
Aelia rostrata
Boheman, 1852

L'Aelia rostrata Boheman, 1852, è un insetto appartenente all'ordine dei Rincoti e al sottordine Heteroptera.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

L'adulto si presenta di colore giallastro con linee longitudinali di colore bruno, con apparato boccale a forma di rostro.

L'Aelia rostrata compie una sola generazione annua. Sverna in primavera (aprile) sotto piante aromatiche e in seguito si trasferisce nelle piantagioni di grano, dove inizia ad nutrirsi di ogni sua parte ad eccezione delle radici, Successivamente si accoppiano e le femmine ovidepongono (su due file, circa 12 uova) nella pagina inferiore delle foglie. Dopo circa 15 giorni nascono le neanidi e verso la metà di giugno si avranno le prime forme adulte. Le forme adulte provocano dei grappoli sulle spighe ed insieme agli stadi giovanili attaccano le foglie ed i culmi; provocando il raggrinzimento della cariosside con conseguente inutilizzabilità della farina dovuta all'alterazione chimica causata dalla saliva, che conferisce alla cariosside un sapore sgradevole.

Lotta[modifica | modifica wikitesto]

Il controllo chimico può essere effettuato in aprile con l'arrivo degli adulti nei campi di grano, prima che avvenga l'ovodeposizione, attraverso l'utilizzo di fosforganici o del Trichorphon

Tra i nemici parassitoidi ricordiamo: Imenotteri e Ditteri ed un fungo del genere Botrytis.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Scheda, su faunaeur.org.
  • (EN) Scheda, su biolib.cz (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
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