3-Glicidossipropiltrimetossisilano
3-glicidilossipropiltrimetossisilano | |
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Nome IUPAC | |
trimethoxy[3-(oxiran-2-ylmethoxy)propyl]silane | |
Abbreviazioni | |
GLYMO | |
Nomi alternativi | |
SG-Si187, Silanil 258, WD-60 | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C9H20O5Si |
Massa molecolare (u) | 236,34 g/mol |
Aspetto | liquido incolore |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 219-784-2 |
Proprietà chimico-fisiche | |
Densità (kg·m−3, in c.s.) | 1.070 |
Indice di rifrazione | 1,436 |
Costante di dissociazione acida (pKa) a {{{Ka_temperatura}}} K | c.a 10 |
Solubilità in acqua | 1,7 e+005 mg/l |
Coefficiente di ripartizione 1-ottanolo/acqua | -0,82 |
Temperatura di fusione | < -20 °C |
Temperatura di ebollizione | 260,4°C |
Tensione di vapore (Pa) a 20 °C K | < 0,1 hPa |
Viscosità cinematica (m2/s a 20 °C °C) | 3,43 mm2/s |
Viscosità dinamica (mPa·s a 20*C °C) | 3,65 mPa |
Proprietà tossicologiche | |
DL50 (mg/kg) | orale (ratto) 8.025 mg/kg
dermica (coniglio) 4.250 mg/kg |
Indicazioni di sicurezza | |
Punto di fiamma | 136 °C |
Temperatura di autoignizione | 236°C |
Simboli di rischio chimico | |
Frasi H | H318, H412 |
Consigli P | P273, P280, P305+P351+P338, P310, P501 |
Il 3-glicidossipropiltrimetossisilano è un composto chimico inorganico di formula C9H20O5Si.[1]
Caratteristiche strutturali e fisiche[modifica | modifica wikitesto]
In condizioni standard di temperatura e pressione, il composto si presenta come un liquido che va dall'incolore al giallo paglierino con un odore lievemente aromatico.[1]
L'entalpia di vaporizzazione del composto è pari a 51,8 ± 3,0 kJ/mol, mentre la refrattività molare si attesta a 59,0 ± 0,3 cm3 e la sua polarizzabilità è 23,4 ± 0.5 10-24 cm3. La costante di Henry per il composto risulta essere pari a 2,598 e-008 mol/atm·L.[2]
La temperatura d congelamento è pari a -97,8 °C.[1]
La densità relativa è di 1.07.[3]
La sostanza può dare origine a fumi che risultano più densi dell'aria e si propagano radenti al suolo e ad elevate temperature forma miscele esplosive con l'aria..[4]
Il composto presenta cinque accettori di legami a idrogeno.[3] L'area superficiale accessibile risulta pari a 49 Ų e gli atomi legati all'elemento stereogenico sono 9.[2]
Reattività e caratteristiche chimiche[modifica | modifica wikitesto]
Sulla base della struttura chimica non è un ossidante. La tensione di vapore del composto è pari a 0 Pa ad una temperatura di 25°C.[1]
Il composto risulta insolubile in acqua e miscibile in: cloroformio, acetonitrile (leggermente), alcoli, chetoni, idrocarburi alifatici, idrocarburi aromatici.
Può reagire con molecole epossidiche, fenoliche, poliestere e altre resine sintetiche ovvero legarsi al silicone.[3]
A contatto con l'acqua si degrada velocemente seguendo la reazione:
Il composto può reagire violentemente anche con agenti ossidanti e perossidi.
Decomponendosi può dare origine a composti pericolosi come ossidi di carbonio e ossidi di silicio.[4]
Tossicologia[modifica | modifica wikitesto]
Tossicologia[modifica | modifica wikitesto]
Il composto risulta mutageno delle cellule germinali, inoltre il prodotto può formare un polimero silossanico su pelle, occhi o nei polmoni.
Applicazioni[modifica | modifica wikitesto]
È stato il primo agente di accoppiamento a largo uso ed è in commercio da oltre 40 anni. Viene comunemente utilizzato in resine epossidiche, resine fenoliche, resine poliesteri e altri sistemi. Può inoltre essere utilizzato per la produzione di materiali compositi rinforzati a matrice polimerica al fine di aumentare la resistenza meccanica e all'umidità.[3]
Ulteriori applicazioni sono:[1][5]
- intermedio nella produzione di composti chimici derivanti dal petrolio e di chimica fine
- prodotto per il trattamento di superfici non metalliche
- primer o additivo negli adesivi
- primer o additivo nei sigillanti
- adesivante nella produzione di plastiche rinforzate con fibra di vetro (es. utensili per la cucina e serbatoi)
- rifinitura di prodotti in cuoio
- nella produzione di semiconduttori e prodotti elettronici
- come prodotto di rivestimento nell'industria automobilistica, tessile e di produzione della carta
- nella produzione di sistemi fotovoltaici
- come reagente da laboratorio
Impatto ambientale[modifica | modifica wikitesto]
Sulla base dei test previsti dalla Normativa (CE) n. 440/2008, allegato, C.4-A, il composto non risulta immediatamente biodegradabile, con un BOD pari a 370 mg/g.
La sostanza risulta essere nociva per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata.[4]
A contatto con l'acqua la sua emivita è pari a 6,5 ore con pH 7 e ad un temperatura di 24.5°C.[6]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b c d e (EN) Registration Dossier - ECHA, su echa.europa.eu. URL consultato il 9 maggio 2024.
- ^ a b GLYMO | C9H20O5Si | ChemSpider, su www.chemspider.com. URL consultato il 10 maggio 2024.
- ^ a b c d 2530-83-8 | CAS DataBase, su www.chemicalbook.com. URL consultato il 10 maggio 2024.
- ^ a b c Merck Life Science S.r.l., SDS - (3-glicidilossipropil)trimetossisilano (PDF). URL consultato il 10 maggio 2024.
- ^ (EN) Dynasylan® GLYMO - Evonik- Technical Datasheet, su adhesives.specialchem.com. URL consultato il 10 maggio 2024.
- ^ EFSA Panel on Food Contact Materials, Enzymes, Flavourings and Processing Aids (CEF), Vittorio Silano e Claudia Bolognesi, Safety assessment of the substance [3‐(2,3‐epoxypropoxy)propyl]trimethoxy silane, for use in food contact materials, in EFSA Journal, vol. 15, n. 10, 2017-10, DOI:10.2903/j.efsa.2017.5014. URL consultato il 10 maggio 2024.