Passaporto per l'oriente

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Passaporto per l'oriente
Paese di produzioneRegno Unito, Italia, Germania Ovest, Francia, Austria
Anno1951
Durata86 min
Dati tecniciB/N
rapporto: 1,37 : 1
Generedrammatico, guerra
RegiaRomolo Marcellini, Emil E. Reinert, Wolfgang Staudte, Montgomery Tully, Géza von Cziffra e Irma von Cube
SoggettoMaurice J. Wilson
SceneggiaturaJacques Companéez, Patrick Kirwan, Richard Llewellyn, Piero Tellini e Günther Weisenborn
ProduttoreErmanno Donati, Boris Morros, Paul Pantaleen e Maurice J. Wilson
Produttore esecutivoAlexander Paal
Casa di produzioneA.L.C.E.
Distribuzione in italianoAnglo - American Film
FotografiaFriedl Behn-Grund, Ludwig Berger, Roger Dormoy, Gordon Lang e Giuseppe La Torre
MontaggioMaurice Rootes
MusicheJoe Hajos, Francesco Mander e Hans May
CostumiAmy C. Binney
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani
Episodi
  • Rome
  • Paris
  • Berlin
  • London
  • Vienna

Passaporto per l'oriente è un film a episodi del 1951 diretto da:

La seconda guerra mondiale è finita da poco tempo, un uomo si ritrova ricoverato in un ospedale senza memoria. Possiede solo la foto di un bambino e 5 banconote in ognuna delle quali è scritto il nome di una città europea e di una donna. Una giornalista crede di avere una buona occasione per realizzare un ottimo reportage e ottiene il permesso dal suo direttore di accompagnare l'uomo in Europa. Visitando le città e parlando con le donne indicate sulle banconote avrà modo di scoprire la sua identità: il suo nome è Bob ed è un pilota della RAF, il bambino è suo nipote, figlio di sua sorella che ha continuato a lavorare nel circo dove anche lui lavorava prima della guerra.

Il film ebbe una lavorazione difficile che provocò un ritardo nella distribuzione. In Italia si cercò di sfruttare la partecipazione dei giovani divi nostrani Gina Lollobrigida e Marcello Mastroianni, sebbene la loro presenza sia minima.

È stato distribuito anche con il titolo Racconto di 5 città e 5 mamme e una culla.[1]

  1. ^ Fondazione Ente dello Spettacolo, Passaporto per l'Oriente A Tale of Five Woman, in Cinematografo, 2016. URL consultato il 30 marzo 2024.

Collegamenti esterni

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