Ferrovia Bari-Bitritto
Bari-Bitritto | |
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Stati attraversati | ![]() |
Inizio | Bari |
Fine | Bitritto |
Attivazione | 2023 |
Gestore | RFI |
Lunghezza | 9 km |
Scartamento | 1435 mm |
Elettrificazione | 3000 V CC |
Ferrovie | |
La ferrovia Bari-Bitritto è una linea ferroviaria regionale attivata da RFI nel dicembre 2023, destinata a servire la periferia meridionale di Bari lungo l'asse di collegamento con Bitritto.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/7/7f/Bari-Bitritto_railway_original_plan.jpg/150px-Bari-Bitritto_railway_original_plan.jpg)
Il progetto per la costruzione di un "collegamento rapido di massa" fra Bari e Bitritto, destinato a collegare le zone del Policlinico, dello stadio San Nicola, di Carbonara e di Loseto, fu elaborato nel 1986[1] e presentato nel 1990 dalle Ferrovie Calabro Lucane (FCL).[2]
In occasione dell'apertura al servizio viaggiatori della stazione di Bari Scalo, nel 1989 fu presentato il progetto della nuova linea, a scartamento ridotto (950 mm), che avrebbe dovuto distaccarsi dal preesistente percorso della Bari-Matera all'altezza del policlinico, per poi puntare alla volta di Carbonara e Bitritto. L'impianto, i cui lavori erano stati avviati nel 1988,[3] era concepito come relazione suburbana, con nove fermate intermedie e treni cadenzati ogni dieci minuti nelle ore di punta.[4]
I lavori di costruzione procedettero, nonostante nelle previsioni iniziali l'impianto avrebbe dovuto essere approntato nel quadro delle opere per i campionati mondiali di calcio del 1990,[5][6] per poi interrompersi nel 1998[3] senza che fosse effettivamente realizzato il collegamento lato Bari.
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/d/d3/Bari-bitritto.jpg/220px-Bari-bitritto.jpg)
Nel 2006 le Ferrovie Appulo Lucane (FAL), ovvero una delle due società succedute alle FCL dal 2001, bandirono una nuova gara per la progettazione e la valutazione di impatto ambientale di tale completamento, unitamente allo studio di fattibilità per l'ingresso dei treni a scartamento ridotto sul piazzale RFI di Bari Centrale.[7]
L'occasione per fare il punto sui lavori di costruzione della nuova opera fu la presentazione, avvenuta il 29 settembre 2012, dei nuovi complessi automotori di costruzione Stadler.[8] La riapertura dei cantieri,[9] rifinaziati nel 2009 dalla Regione Puglia per 35 milioni di euro, avvenne l'11 settembre 2013,[10] con previsione di completamento nel 2013.[3] La posa del binario fu avviata nel 2015.[11]
A motivo della variante progettuale adottata, comportò l'adozione della trazione elettrica e dello scartamento ordinario anziché ridotto, fu previsto che l'esercizio sulla nuova ferrovia fosse affidato alla Ferrotramviaria anziché alle FAL.[12]
Ad inizio luglio 2021 viene annunciata la possibile apertura, prevista per il 2026, destando rammarichi da parte delle amministrazioni del Comune di Bari e quella di Bitritto. Rete Ferroviaria Italiana (RFI) comunicò allora il 14 luglio che i tempi di attesa per la messa in servizio sarebbero stati accorciati a 18 mesi.
A maggio 2022 furono avviati gli ultimi lavori con conseguenti collaudi tecnici, conclusi a metà 2023.
La linea è stata formalmente attivata da Rete Ferroviaria Italiana il 30 dicembre 2023,[13] mentre l'avvio del servizio commerciale da parte di Trenitalia è avvenuto l’8 gennaio 2024.[14][15]
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]Secondo il progetto originario la linea risultava della lunghezza di 12 km, compresa la sezione fra Bari Centrale e l'area del policlinico. La sezione era stata concepita per la posa di un doppio binario a scartamento ridotto. L'opera ingegneristica più significativa è un viadotto alto circa 10 metri e lungo 4 chilometri, necessario per evitare intersezioni con la viabilità suburbana.[5]
La lunghezza definitiva della tratta di nuova costruzione risulta di 9,1 km,[3] cui si sommano 2,8 km comuni alla linea RFI Bari-Taranto sulla quale il binario si innesta. In conseguenza di tale significativa variante progettuale, che consente l'ingresso diretto a Bari Centrale, è stato adottato lo scartamento ordinario e la linea è elettrificata a 3000 V in corrente continua.
Delle numerose fermate intermedie inizialmente previste[senza fonte], ne sono state realizzate due: la stazione di Bari Santa Rita e la fermata ferroviaria di Bari Loseto.[11]
È stata tuttavia prevista le realizzazione di un'ulteriore stazione per servire lo stadio, da cui il tracciato ferroviario dista circa 650 metri.[16]
Il segnalamento è stato realizzato da RFI,[17] che fornisce altresì l'alimentazione elettrica e i sistemi di sicurezza.[18]
Percorso
[modifica | modifica wikitesto]Stazioni e fermate | |||||||||||
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(0+000) | Bari Centrale (FAL) | 12 m s.l.m. | ||||||||
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0+000 | Bari Centrale (Ferrovia Adriatica) | 6 m s.l.m. | ||||||||
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(1+809) | Bari Scalo (FAL) | 13 m s.l.m. | ||||||||
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(2+498) | Bari Policlinico * 1992 (FAL) / * 1994 † 2009 (RFI) | 15 m s.l.m. | ||||||||
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G.S. Bari Parco Nord per Taranto (variante * 2009) | |||||||||
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per Matera (FAL) e per Taranto († 2009) | ||||||||||
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4+621 | Bari Santa Rita * 2023 | |||||||||
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7+989 | Bari Loseto * 2023 | |||||||||
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Autostrada A14 - Strada europea E843 | ||||||||||
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9+284 | Bitritto * 2023 |
La ferrovia Bari-Bitritto si dirama dalla ferrovia Bari-Taranto prima della curva verso Bari Zona Industriale. Sottopassa poi la ferrovia Bari-Altamura-Matera di Ferrovie Appulo Lucane (FAL) in zona Santa Caterina.
Dopo un breve tratto in rilevato viene impegnato il lungo viadotto in cemento armato che serpeggia scavalcando la periferia barese e la strada statale 16 Adriatica volgendo a sud est; in corrispondenza del raccordo circolare Giuseppe Rossi, dove il progetto originario prevedeva una fermata, la linea piega verso sud e torna al piano campagna, assumendo un andamento rettilineo.
Dopo una nuova coppia di curve si incontra il viadotto di scavalcamento della strada da Bitritto a Ceglie, per poi curvare verso ovest. Due ulteriori viadotti, il primo dei quali di scavalco dell'autostrada A14, conducono infine al capolinea di testa, posto a Bitritto in viale Vincenzo Binetti.
Movimento
[modifica | modifica wikitesto]Il servizio prevede una frequenza di 30-40 minuti per gran parte dell'arco della giornata, con treni non cadenzati.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Per la Bari-Bitritto fine lavori dopo 24 anni - la Repubblica.it
- ^ Alfredo Di Bello, Il "nodo" ferroviario di Bari, in Ipotesi, n. 5, settembre 1990, Gestioni Governative FAL e SFE, pp. 7-11.
- ^ a b c d Notizia su I Treni, n. 353, novembre 2012, p. 9.
- ^ Notizia su Mondo Ferroviario, n. 44, febbraio 1990, p. 16.
- ^ a b Notizia su Mondo Ferroviario, n. 165, marzo 2000, p. 13.
- ^ Ferrovie.it - Verso il completamento la Bari - Bitritto delle FAL
- ^ Notizia su I Treni, n. 282, giugno 2006, p. 4.
- ^ Notizia su Tutto Treno, n. 268, novembre 2012, p. 4.
- ^ Bari-Bitritto, l'ultima firma prima dei lavori - Attualità Bari
- ^ Ferrovie: inaugurato cantiere ferrovia Bari-Bitritto, fine lavori prevista in due anni | Bari la Repubblica.it, su bari.repubblica.it. URL consultato il 2 giugno 2016 (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2015).
- ^ a b Notizia su Tutto Treno, n. 303, gennaio 2016, p. 7.
- ^ Notizia su I Treni, n. 389, febbraio 2016, p. 9.
- ^ RFI, Circolare territoriale 28/2023
- ^ Linea ferroviaria Bari-Bitritto: la Giunta, con l’affidamento diretto del servizio a Trenitalia, ha approvato gli atti necessari per dare avvio al servizio, su regione.puglia.it.
- ^ Linea ferroviaria Bari-Bitritto: il primo treno partirà regolarmente lunedì 8 gennaio alle ore 14.07 da Bari Centrale, su press.regione.puglia.it.
- ^ Al via i treni sulla linea Bari-Bitritto: entro il 2026 sarà attiva anche la fermata stadio "San Nicola", su L'Edicola del Sud, 8 gennaio 2024. URL consultato il 10 gennaio 2024.
- ^ PressRegione - Metropolitana Bari - Bitritto. Firmato accordo per innesto verso Bari Centrale, su regione.puglia.it. URL consultato il 2 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ Press Regione - Vendola e Giannini presentano lavori nuovo metrò Fal Bari-Bitritto, su regione.puglia.it. URL consultato il 2 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 3 ottobre 2015).
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
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