Commissariato dello Stato per la Regione Siciliana

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Commissario dello Stato per la Regione Siciliana
StatoBandiera dell'Italia Italia
Istituito1947
CommissarioIgnazio Portelli
SedePalermo
IndirizzoPiazza Principe di Camporeale, 23
Sito webpresidenza.governo.it/CSRS/organizzazione.html

Il Commissario dello Stato per la Regione Siciliana è autonomo  organo costituzionale (P. Virga[1]), previsto dalla legge costituzionale n. 2/1948. Ha sede a Palermo. Ha esercitato fino al novembre 2014 le funzioni previste dagli articoli 27 e 28 dello statuto speciale della Regione siciliana (controllo di legittimità costituzionale delle leggi dell'Assemblea regionale siciliana). Con la sentenza n. 255 del 3 novembre 2014 della Corte costituzionale[2] infatti "gli artt. 27 (per la perdurante competenza del Commissario dello Stato ad impugnare le delibere legislative dell'Assemblea regionale siciliana), 28, 29 e 30 dello statuto di autonomia non trovano più applicazione, per effetto dell'estensione alla Regione siciliana del controllo successivo, previsto dall'art. 127 della Costituzione per le Regioni a statuto ordinario"[3]. Ciò, sebbene la legge La loggia (art.9 della l. n. 131/2003) di adeguamento alla riforma costituzionale del 2001 avesse mantenuto inalterato l’istituto.

Previsto dallo Statuto speciale della Regione Siciliana del 15 maggio 1946, è stato formalmente individuato con il decreto legislativo del capo provvisorio dello Stato del 10 maggio 1947 n. 307, successivamente integrato con il decreto del Presidente della Repubblica del 4 giugno 1969, n. 488 (norme di attuazione dello Statuto).

Il primo Commissario dello Stato, nel giugno 1947, è stato il prefetto di Palermo pro tempore, Cesare Vittorelli, al quale nel corso degli anni si sono succeduti, anche a riposo,  funzionari dello Stato di massimo livello, nominati con decreto del Presidente della Repubblica su deliberazione del Consiglio dei ministri e scelti, fino a oggi, tra i prefetti della Repubblica (d. lgs.  Capo provvisorio dello Stato 10 maggio 1947, n. 307). Per l'esercizio delle funzioni, in caso di assenza o impedimento del Commissario, è stata prevista la figura del Vice commissario dello Stato, pure scelto tra gli alti dirigenti dello Stato e nominato con decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei ministri (D. P. R. 4 giugno 1969, n. 488).

Nel 1956 il Commissario dello Stato impugnò la legge sulla "disciplina della ricerca e coltivazione delle sostanze minerali della Regione" approvata dall'Assemblea regionale siciliana il 14 marzo 1956, davanti all'Alta Corte. Nel relativo giudizio di legittimità costituzionale il Commissario dello Stato eccepì l'incompetenza dell'Alta Corte siciliana, avviando così il giudizio davanti alla Corte costituzionale, che si concluse nel 1957 con la soppressione di fatto di quell'organo costituzionale[4].

Dalla prima sede di via del Giardino (oggi via Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa), l'Ufficio si è trasferito dapprima nei locali di via Principe di Villafranca e quindi, nel 1979, nell'attuale sede di piazza Principe di Camporeale n. 23.

L'attività del Commissario dello Stato venne inizialmente incentrata all'osservanza delle previsioni statutarie relativamente all'esercizio della funzione di controllo preventivo di legittimità costituzionale innanzi all'Alta Corte[5], poi dagli anni sessanta alla Consulta, dei disegni di legge approvati dall'Assemblea regionale siciliana (ARS) (art.28), non essendo mai stata attuata la facoltà di promuovere lo scioglimento dell'ARS  e la rimozione del Presidente della Regione (art. 8).

Il potere di proporre ricorso avverso le leggi dello Stato lesive dell'autonomia regionale (art.30) è stato successivamente dichiarato decaduto dalla Corte costituzionale a seguito della sentenza n. 545 del 1989. Tale potere connotava la terzietà del Commissario nei confronti dello Stato e delle Regioni

Commissari dello Stato

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Dal 1947 ad oggi ci sono stati 26 Commissari dello Stato[6], scelti tra i prefetti, anche a riposo, della Repubblica.

nr. Commissario Inizio Fine
1 Cesare Vittorelli 30/06/1947 30/01/1953
2 Attilio Gargiulo 31/10/1953 24/10/1954
3 Manlio Binna 25/10/1954 22/10/1955
4 Santi Iannone 23/10/1955 22/10/1956
5 Santi Gambardella 23/10/1956 03/02/1958
6 Angelo Vincenti 10/02/1958 06/11/1966
7 Lorenzo Torrisi 07/11/1966 30/11/1969
8 Alfonso Correra 01/12/1969 14/01/1973
9 Giuseppe Renato 15/01/1973 24/07/1973
10 Ciro Conte 25/07/1973 11/12/1973
11 Emilio Fedele Di Catrano 12/12/1973 30/11/1975
12 Antonio Di Lorenzo 01/12/1975 31/08/1978
13 Lucio Venturini 01/09/1978 20/11/1979
14 Giorgio Brancato 21/11/1979 31/10/1983
15 Francesco Abatelli 01/11/1983 30/04/1986
16 Francesco Presti 01/05/1986 22/05/1987
17 Michele La Gala 23/05/1987 06/11/1988
18 Antonino Prestipino Giarritta 07/11/1988 01/09/1991
19 Vittorio Piraneo 02/09/1991 31/07/1997
20 Gianfranco Romagnoli 10/10/1997 30/06/2005
21 Alberto Di Pace 30/12/2005 24/12/2009
22 Michele Lepri Gallerano 24/12/2009 30/09/2010
23 Carmelo Aronica 30/12/2010 29/02/2016
24 Claudio Sammartino 01/09/2016 15/10/2018
25 Giovanna Cagliostro 26/03/2019 20/10/2020
26 Ignazio Portelli 06/11/2021 in carica

Diverse leggi statali hanno nel tempo attribuito altre funzioni di carattere amministrativo, che non interferiscono con la funzione primaria e  hanno contribuito a connotare la posizione del Commissario dello Stato nell'assetto istituzionale quale punto di riferimento per lo svolgimento di compiti di interesse generale a livello regionale.

Nel corso degli anni, pertanto, l'esercizio delle funzioni commissariali ha subito una progressiva evoluzione che, sempre nel rispetto della posizione di terzietà del Commissario dello Stato nei confronti sia dello Stato che della Regione, è passata attraverso fasi di collaborazione ad ampio raggio, verso forme avanzate di impulso, promozione e sostegno della attività delle pubbliche amministrazioni in ambito regionale, che hanno portato alla realizzazione di progetti innovativi e iniziative rivolti a favorire i processi di sviluppo e di ammodernamento delle amministrazioni coinvolte.

Il Commissario dello Stato ha esercitato fino al novembre 2014 il controllo di legittimità costituzionale dei disegni di legge approvati dall'Assemblea regionale siciliana, prima che questi venissero promulgati, in applicazione dell'art. 28 dello Statuto speciale. Nell'esercizio di tale competenza:

  • Analizzava i disegni di legge depositati all'Assemblea regionale siciliana e ne seguiva l'iter parlamentare sino all'avvenuta approvazione definitiva.
  • Proponeva ricorso alla Corte costituzionale avverso le leggi che venivano approvate dall'Assemblea:
    • nelle materie di competenza legislativa esclusiva della Regione, in caso di violazione di norme costituzionali e statutarie e di principi generali dell'ordinamento giuridico e di leggi nazionali di riforma economico-sociale;
    • nelle materie di competenza legislativa concorrente con quella dello Stato, anche per contrasto con i principi contenuti nelle "leggi quadro" statali.
  • Informava l'Amministrazione centrale dello Stato sui provvedimenti legislativi adottati dalla Regione e dava notizia della avvenuta pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana.

Lo Statuto Speciale della Regione Siciliana attribuisce al Commissario dello Stato il dovere di promuovere lo scioglimento dell'ARS per persistente violazione dello Statuto e la rimozione del Presidente della Regione (art. 8).

Dopo la sentenza n. 255 del 2014 della Consulta al Commissario deve:

·        Redigere il rapporto sui contenuti delle leggi regionali e trasmetterlo alla Presidenza del Consiglio dei ministri per l’eventuale impugnativa entro i sessanta giorni successivi alla pubblicazione della legge nella Gazzetta ufficiale della Regione, essendo organo di impulso processuale;

  • Informare gli organi statali sull'attività legislativa e amministrativa della Regione nonché sugli avvenimenti che possono avere ripercussione sulla situazione politica regionale e sui rapporti Stato-Regione;
  • Esercitare compiti che non derivano espressamente dallo Statuto Speciale della Regione, in quanto sono stati attribuiti nel tempo dalla legislazione statale ordinaria e non interferiscono direttamente con l'esercizio delle prerogative di autonomia della Regione. In particolare:
    • Acquisire dall'autorità giudiziaria, ai sensi degli artt. 7 e 8 del D.lgs. n. 235/2012, i provvedimenti che riguardano i deputati regionali coinvolti in procedimenti penali;
    • Acquisire dalle Ragionerie provinciali dello Stato, ai sensi degli artt. 60 e 62 del D.lgs. 165/2001, l'elenco degli enti che non hanno provveduto a inviare il conto annuale delle spese per il personale entro i termini indicati dalla Ragioneria Generale dello Stato e adotta i provvedimenti di sospensione dei finanziamenti erariali nei confronti delle amministrazioni inadempienti;
    • Curare la trasmissione degli atti di sindacato ispettivo del Parlamento nazionale (interrogazioni e interpellanze) agli uffici competenti presenti nella Regione ai fini della acquisizione delle notizie utili per la risposta;
    • Intervenire nei confronti degli uffici della Regione al fine di acquisire notizie, dietro espressa richiesta degli organi centrali dello Stato, su argomenti di specifico interesse che riguardino attività di competenza della Regione.

E’ fatto obbligo all’amministrazione regionale e alle altre pubbliche amministrazioni di fornire al Commissario dello stato le informazioni e i documenti necessari per l’esercizio delle sue funzioni (art. 3 D. P. R. 4 giugno 1969, n.488). Al Commissario, sono riconducibili le funzioni attribuite dall’art. 10 della legge La Loggia n. 131/2003, improntando il proprio operato ai principi costituzionali della leale collaborazione.

E’ parte rilevante l’attività informale svolta per favorire i rapporti del Governo nazionale con la Regione.

Il Commissario dello Stato è nella Regione Siciliana il funzionario dello Stato di più alto livello per il profilo costituzionale, l’esercizio e la titolarità di funzioni e di responsabilità, nonché per protocollo del cerimoniale. Nell’operare impronta il proprio operato ai principi costituzionali della leale collaborazione.

Unicità della figura

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Prima della sentenza n. 255 del 3 novembre 2014 della Corte Costituzionale, la figura istituzionale del Commissario dello Stato per la Regione Siciliana costituiva ancor di più un unicum in Italia. Nessuna delle figure apparentemente analoghe operanti con diversi compiti e denominazioni nelle altre regioni italiane (commissario del Governo, rappresentante dello Stato, ecc.) era titolare dello stesso potere di diretta impugnativa delle leggi regionali per illegittimità costituzionale o per violazione dello Statuto[7].

Voci correlate e Note

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  1. ^ Pietro Virga, Commissario del Governo nelle Regioni, in Enciclopedia del diritto, vol. VII, Giuffrè, 1960, pp. 855-862
  2. ^ ^ Sentenza n. 255 del 2014 della Corte costituzionale.
  3. ^ ^ Sentenza integrale abrogazione Commissario dello stato | Notizie dalla Sicilia - Quotidiano di cronaca politica turismo - Giornale Siciliano - Blog Sicilia Archiviato il 29 novembre 2014 in Internet Archive.
  4. ^ ^ Sentenza n. 38/1975 della Consulta
  5. ^ Consulta Online - Statuto della Regione siciliana (legge costituzionale n. 2 del 1948)
  6. ^ Albo dei Commissari dello Stato per la Regione Siciliana (PDF), su presidenza.governo.it. URL consultato il 3 aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 3 aprile 2018).
  7. ^ Giuseppe Lauricella, Lo statuto speciale della Regione siciliana, Giuffrè, 2010

Collegamenti esterni

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