10 lire

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
10 lire italiane
Valore10 ITL
Massa1,7 g
Diametro23,3 mm
ComposizioneItalma
Anni di coniazione1861–2001
(quella descritta: 1951–2001)
Dritto
DisegnoAratro sormontato dalla scritta repvbblica italiana, in basso l'anno e il marchio di zecca r
Rovescio
DisegnoValore 10 tra due spighe di grano, in esergo il modellista romagnoli
Contorno
AspettoLiscio

La moneta italiana da 10 lire è apparsa per la prima volta come moneta del Regno nel 1861.

Regno d'Italia

[modifica | modifica wikitesto]

Vittorio Emanuele II

[modifica | modifica wikitesto]

La moneta di Re Vittorio Emanuele II al diritto presentava la testa nuda del re volta a sinistra, intorno "VITTORIO EMANUELE II" ed in basso la data. Sotto al collo "Speranza", l'autore: Filippo Speranza. Al rovescio c'era lo stemma sabaudo coronato e con il collare dell'Annunziata e intorno rami di lauro e di quercia. Il valore era posto sotto lo scudo dello stemma. In basso il segno di zecca a sinistra ed il monogramma della Banca d'Italia a destra.
Queste monete furono coniate solamente a Torino dal 1861 al 1865.
Il titolo è di oro 900/1000, i diametri sono variabili da 18 mm a 19,5 mm ed il contorno è rigato.
Le monete, dato il loro diametro non conforme alla legge italiana ed alla Convenzione Monetaria Latina che lo fissava a 19 mm, a partire dal 1865 vennero ritirate dalla circolazione.

  • Negli esemplari coniati nel 1861 la testa al diritto è più piccola rispetto agli altri tipi.
  • Gli esemplari datati 1863 presentano diametri intermedi oltre a quelli citati. Il diametro per questa annata fu in definitiva fissato a 18,5 mm.

Non vi sono monete da 10 lire nella coniazione a nome di Umberto I.

Vittorio Emanuele III

[modifica | modifica wikitesto]

Esistono diverse monete coniate a nome di Vittorio Emanuele III con il valore di 10 lire:

diritto: il semibusto in uniforme e testa nuda del re volto a sinistra, intorno "VITTORIO EMANUELE III" ed in basso a sinistra un nodo di Savoia in un rettangolo.
rovescio: un'allegoria rappresentante l'Italia agricola, recante un fascio di spighe nella sinistra mentre con la destra regge l'aratro. Ai lati, il valore, in alto "REGNO D'ITALIA"; nel basso a sinistra il nome dell'autore del modello E.BONINSEGNA M. e a destra quello dell'incisore L.GIORGI INC. Nell'esergo la data tra il segno di zecca e la stella d'Italia. Queste monete furono coniate a Roma dal 1910 al 1912 con coniazione successiva per i numismatici del 1926 e 1927.
Il titolo è di oro 900/1000, il diametro è di 19,5 mm, il peso è di 3,22 g ed il contorno è rigato.
Moneta da 10 lire 'Biga' del 1927.
diritto: la testa nuda del re volta a sinistra, intorno "VITT.EM.III - RE.D'ITALIA".
rovescio: L'Italia recante il fascio nel braccio sinistro, su una biga, volta verso sinistra. Sotto i cavalli della biga il nome dell'autore del modello G.ROMAGNOLI e A.MOTTI INC. Queste monete furono coniate a Roma dal 1926 al 1930 con coniazione successiva per i numismatici dal 1931 al 1934.
Il titolo è di argento 835/1000, il diametro è di 27 mm, il peso è di 10 g ed il contorno è caratterizzato da tre FERT tra nodi e stellette.
  • "Impero" (1936) (Ag)
diritto: la testa nuda del re volta a destra, intorno "VITTORIO.EMANUELE.III.RE.E.IMPERATORE".
rovescio: L'Italia su prora, rivolta verso destra, reggente il fascio littorio con la destra ed una vittoriola (piccola effigie di vittoria) nella sinistra; attorno "ITALIA"; nel basso, a sinistra, in due righe, la data e l'era fascista, a destra il segno di zecca; sulla prora della nave è presente lo stemma sabaudo coronato e, nell'esergo si trova il valore. Il nome dell'autore del modello G.ROMAGNOLI si trova a destra. Questa moneta venne coniata in occasione della celebrazione dell'Impero. Queste monete furono coniate a Roma nel 1936 con coniazione successiva per i numismatici dal 1937 e 1941.
Il titolo è di argento 835/1000, il diametro è di 27 mm, il peso è di 10 g ed il contorno è caratterizzato da tre FERT tra nodi e stellette.

Repubblica italiana

[modifica | modifica wikitesto]
Moneta da 10 lire "Olivo" del 1950.

Con il decreto C.P.S. n.298 del 6 settembre 1946, fu autorizzata l'emissione delle monete da 1, 2, 5 e 10 lire. Le monete di questa serie furono coniate in italma, una lega a base alluminio.

Il decreto, nella descrizione, indicava il millesimo 1946 e di conseguenza furono emessi nuovi decreti per ogni coniazione successiva.

Il diametro della moneta è di 29 mm e il peso di 3 grammi.

Questa tipologia di monete fu coniata fino al 1950.

Nel 1951 fu emessa una moneta da 10 lire con al dritto un aratro ed al rovescio due spighe di grano con l'indicazione del valore. Pesava 1,6 g e il diametro era di 23,2 mm, metallo Italma. Fu coniata fino all'avvento dell'euro nel 2001.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
  Portale Numismatica: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di numismatica