Al-Mujādala

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Al-Mujādala (in arabo المجادلة? «La Disputante») è la 58ª Sūra del Corano rivelata dopo il 5 H. (627), probabilmente dopo l'Accordo di al-Hudaybiyya tra Maometto e i pagani coreisciti di Mecca. La sura contiene 22 versetti. Il nome della sura si riferisce al caso di una donna che si è rivolta al Profeta Muhammad per risolvere una disputa con suo marito. Questa sura tratta vari temi, inclusi il comportamento etico, la giustizia, il rispetto per le donne e il rapporto con Allah.

Contenuto[modifica | modifica wikitesto]

Il Caso della Donna Che Lamenta[modifica | modifica wikitesto]

Versetti 1-4: Si descrive il caso di una donna che si è rivolta al Profeta Muhammad lamentando il suo trattamento ingiusto da parte del marito. Viene data istruzione su come risolvere la questione.

L'Etica del Confronto[modifica | modifica wikitesto]

Versetti 5-8: Si esalta l'etica del confronto e si afferma che i credenti dovrebbero risolvere le dispute in modo giusto e rispettoso.

La Preghiera di Chi Offende[modifica | modifica wikitesto]

Versetti 9-12: Si descrive la situazione di coloro che ostacolano la diffusione della verità e si afferma che, se non si pentono, subiranno una punizione.

L'Inadeguatezza degli Ipocriti[modifica | modifica wikitesto]

Versetti 13-14: Si mette in guardia gli ipocriti che ostacolano la diffusione della verità, affermando che Allah renderà vani i loro sforzi.

La Relazione con Allah[modifica | modifica wikitesto]

Versetti 15-22: Si esalta la relazione tra i credenti e Allah. Si afferma che i credenti sono coloro che credono in Allah e nel Suo Messaggero e che mettono in pratica la loro fede attraverso le opere giuste.

Analisi[modifica | modifica wikitesto]

La Sura Al-Mujadila offre insegnamenti importanti sull'etica del confronto, la giustizia, il rispetto per le donne e la relazione con Allah. Attraverso il caso della donna che si lamenta e le istruzioni su come risolvere le dispute in modo giusto, la sura enfatizza l'importanza della giustizia e del rispetto per i diritti delle persone, in particolare delle donne.

Inoltre, la sura mette in guardia gli ipocriti che ostacolano la diffusione della verità e ribadisce l'importanza della relazione tra i credenti e Allah. È un richiamo alla responsabilità, alla giustizia e alla fede autentica, invitando i credenti a praticare la loro fede attraverso le opere giuste e la sottomissione alla volontà divina.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Il Corano, traduzione di Hamza Roberto Piccardo, 7ª ed., Newton Compton, 2015, ISBN 9788854174603.
  • Il Corano, collana Le Religioni, traduzione di Martino Mario Moreno, La Repubblica, 2005 [1967], ISBN 9788854174603.

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