Portale:Televisione

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Portale Televisione

Il Portale Televisione si propone di presentare in modo organico argomenti riguardanti questo mezzo di comunicazione di massa e invitare alla navigazione satellitare secondo le diverse aree tematiche organizzate nelle apposite categorie.

Buona [tele]visione! ... tenendo in debito conto quanto è stato detto di lei ...

«La televisione riempie molte solitudini.»

Un apparecchio televisivo


 
La televisione

La televisione (dal greco τῆλε, "a distanza", e dal tema verbale Vid del verbo greco οραω vedere, in sigla TV), è la diffusione contemporanea di medesimi contenuti visivi e sonori, fruibili in tempo reale o con un breve ritardo, ad utenti situati in aree geografiche servite da apposite reti per telecomunicazioni e dotati di specifici apparecchi elettronici ed eventualmente impianti per telecomunicazioni.
Da un punto di vista sociologico la televisione è uno dei mezzi di comunicazione di massa tra i più diffusi e apprezzati e naturalmente anche tra i più discussi. Dal punto di vista del pubblico, la semplicità d'uso e l'attuale basso costo l'hanno portata ad affiancare sempre più efficacemente la stampa e la radio come fonte di informazione e soprattutto di svago grazie agli innumerevoli spettacoli offerti. Da un punto di vista tecnologico la televisione è invece un'applicazione delle telecomunicazioni.
Il termine "televisione" venne stabilito il 10 marzo 1947 durante la conferenza mondiale delle radiocomunicazioni di Atlantic City dai delegati di 60 nazioni che, altresì, stabilirono di adottare come abbreviazione la sigla "TV".

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Foto del giorno
Paesi aderenti all'EBU
Paesi aderenti all'EBU

La cartina evidenzia in colore verde i paesi aderenti all'European Broadcasting Union (EBU) - in francese Union Européenne de Radio-Télévision (UER) - ente radiotelevisivo, fondato il 12 febbraio 1950, da ventitré radiotelevisioni nazionali di stati dell'Europa e del bacino del Mar Mediterraneo . Di esso fa parte l'organismo di coordinamento denominato Eurovisione. Il tema musicale suonato prima di ogni trasmissione dell'EBU è il preludio del Te Deum H. 146 di Charpentier.

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Storia ed emittenti
Il primo televisore italiano (1936, da "L'illustrazione italiana)
Il primo televisore italiano (1936, da "L'illustrazione italiana)

L'inizio della storia della televisione può essere fatto risalire al 25 marzo 1925, quando l'ingegnere scozzese John Logie Baird ne diede dimostrazione nel centro commerciale Selfridges di Londra. Nella dimostrazione di Baird le immagini in movimento rappresentavano delle silhouette, avevano cioè solo due tonalità di grigio. La trasmissione a distanza di immagini in movimento con una vasta gamma di grigi, quelle che comunemente chiamiamo in bianco e nero, riuscì a realizzarla il 2 ottobre dello stesso anno. La trasmissione avvenne dal suo laboratorio alla stanza a fianco. Si trattava della ripresa di un viso di un giovane (William Taynton, il suo fattorino) che si era prestato per l'esperimento. La risoluzione verticale dell'immagine televisiva era di 30 linee e la frequenza delle immagini era di 5 immagini al secondo. Il 26 gennaio 1926 Baird diede una nuova dimostrazione pubblica di televisione nel suo laboratorio di Londra ai membri del Royal Institution e alla stampa.
(nell'immagine: il primo televisore italiano - 1936, da L'illustrazione italiana)

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Immaginario
Tino Buazzelli come Nero Wolfe
Tino Buazzelli come Nero Wolfe

Nero Wolfe è il titolo di una miniserie televisiva prodotta dalla RAI per Raiuno e trasmessa fra il 1969 ed il 1971. Dedicata a Nero Wolfe, personaggio letterario nato dalla penna dello scrittore Rex Stout, e quasi completamente girata in studio, era articolata in dieci telefilm di circa due ore. Ad interpretarla furono chiamati noti attori.
Nei ruoli dei principali personaggi: Tino Buazzelli, nei panni dell'investigatore di origine montenegrina, Paolo Ferrari, in quelli dell'assistente Archie Goodwin e Pupo De Luca, come Fritz Brenner, cuoco di casa Wolfe.
Altri interpreti fissi o semi fissi del serial televisivo erano Eros Pagni, come Ispettore Duncan, Renzo Palmer, nelle vesti dell'Ispettore Cramer, Tullio Valli, il Sergente Muff, ed altri attori che impersonavano il gruppo di investigatori privati occasionalmente al servizio di Wolfe: Mario Righetti (Orrie Carter), Roberto Pistone (Saul Panzer), Gianfranco Varetto (Fred Durkin). Il Procuratore Skinner era interpretato da Enrico D'Amato.
(nell'immagine: Tino Buazzelli nei panni di Nero Wolfe)

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Personalità
Autografo di Delia Scala sul muretto di Alassio
Autografo di Delia Scala sul muretto di Alassio

Delia Scala, pseudonimo di Odette Bedogni (Bracciano, 25 settembre 1929Livorno, 15 gennaio 2004), è stata un'attrice, showgirl e ballerina italiana, il cui nome è legato alla stagione pionieristica della televisione da intrattenimento. Proveniente dalla danza classica, diede nuova statura artistica alla figura della soubrette. Quando il suo volto sorridente irrompeva sul monitor televisivo ritraendola mentre danzava nello sfrenato can-can che chiudeva ogni puntata della storica edizione 1959 di Canzonissima, la platea televisiva dell'epoca (che riceveva programmi solo dall'unico canale della RAI allora esistente) restava letteralmente ammaliata. Conquistavano la sua verve e la sua poliedricità: era in grado di ballare, cantare e recitare a ottimi livelli, come nessuna prima di lei - almeno sul piccolo schermo - aveva fatto. Lasciò le scene a soli 36 anni di età.
(nell'immagine: autografo di Delia Scala sul "Muretto" di Alassio)

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Approfondimento
Un momento di "Wheel of Fortune Navy"
Un momento di "Wheel of Fortune Navy"

Il game show è un genere televisivo creato negli Stati Uniti negli anni quaranta da cui è stato derivato in anni successivi per la televisione italiana il classico telequiz. La prima distinzione da fare quando si parla di questi generi televisivi riguarda il contesto in cui sono stati creati. Il game show nasce in un ambito in cui il pubblico è già abituato alla programmazione televisiva, con ritmi molto veloci e coinvolgimenti rapidi e distratti, il classico "botta e risposta" con concorrenti anonimi e un conduttore in secondo piano. Il telequiz invece è la forma che il game show assume nella televisione italiana che, pur basandosi sin dall'inizio ai format della televisione statunitense, si differenziava da essa creando un genere specifico in ogni aspetto. La differenza col game show sta prettamente nel meccanismo ludico, per il tipo di concorrente e per il pubblico a casa. Si dà più spazio al concorrente sempre meno anonimo e sempre più personaggio, al conduttore vero protagonista della trasmissione e poi a vallette, ospiti famosi e domande legate a filmati, canzoni, inserti e numeri di spettacolo.
(nell'immagine: un momento di Wheel of Fortune Navy, edizione speciale USA de La ruota della fortuna dedicata a membri della Marina statunitense)

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