Portale:Storia d'Italia

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"Noi siamo da secoli/ Calpesti, derisi/ Perché non siam Popolo/ Perché siam divisi
Raccolgaci un’Unica/ Bandiera una Speme/ Di fonderci insieme/ Già l’ora suonò"

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STORIA D'ITALIA

Per storia d'Italia si intende, per convenzione, la storia della regione geografica italiana e dei popoli che l'hanno abitata, dotata - al di là delle molteplici differenze culturali e delle successive trasformazioni politiche - di una specifica identità che l'ha condotta nei secoli a essere riconosciuta come un unico soggetto storico.

In un'accezione più ristretta, per storia d'Italia si intende invece la storia dello Stato unitario, ossia la storia del Regno d'Italia e della Repubblica Italiana, nonché degli eventi che condussero alla sua formazione, ossia la storia dell'espansione del Regno di Sardegna, tradizionalmente conosciuta come Risorgimento.

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La storia d'Italia raccontata dalle immagini
Sarcofago etrusco di Letitia Saeianti (Firenze, Toscana)
Situla veneta "Benvenuti" (Este, Veneto)
La "Basilica" e il "Tempio di Poseidon" a Paestum (Capaccio, Campania)
Tempio di Vesta (Roma, Lazio)
Mosaico pavimentale della Villa del Casale (Piazza Armerina, Sicilia)
Civiltà etrusca Veneti Magna Grecia Repubblica romana Impero romano
Preistoria e protostoria
Su Nuraxi

Il popolamento del territorio italiano risale alla preistoria: l'Italia è stata abitata almeno a partire dal periodo Paleolitico, mentre il Neolitico si affermò soprattutto grazie agli apporti provenienti dal Mediterraneo orientale. La successiva fase protostorica comprende il periodo che va dall'antica Età del bronzo fino all'Età del ferro e fu caratterizzata dall'insediamento nella Penisola di varie stirpi indoeuropee, che ne definirono i caratteri etnici e linguistici.

Età antica
Il Colosseo

L'età antica in Italia fu caratterizzata dalla straordinaria parabola di Roma, che da piccolo centro latino del Lazio divenne impero mondiale. Accanto alla civiltà dell'Urbe, nella Penisola si affermarono anche altre civiltà mediterranee ed europee e popolazioni autoctone. Con la crisi dell'Impero romano nella Penisola si affermò il cristianesimo e penetrarono nuove stirpi, per lo più di ceppo germanico, che ne modificarono profondamente il quadro etnico e sociale.

Età medievale e moderna
Firenze

Dopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente (476), in Italia si formarono regni romano-barbarici in opposizione all'Impero bizantino e al nascente Stato Pontificio, fino all'avvento dell'Impero carolingio. Nel Basso Medioevo fiorirono i liberi comuni e il regno normanno-svevo; i comuni si evolsero quindi nelle signorie, matrici dell'Umanesimo e del Rinascimento. Divisioni e contrasti condussero però l'Italia sotto il dominio francese, spagnolo e infine austriaco.

Età contemporanea

Cresciuto durante l'età napoleonica e la Restaurazione, il fermento unitario trovò compimento con il Risorgimento. L'Italia unita si avviò verso modernizzazione e industrializzazione anche attraverso il colonialismo e la Prima guerra mondiale, cui seguì la dittatura fascista. Dopo la Seconda guerra mondiale l'Italia divenne repubblica e conobbe un impetuoso sviluppo economico, seguito da forti tensioni sociali e infine dall'integrazione europea.

I Patrimoni dell'umanità UNESCO in Italia relativi a quest'epoca: Crespi d'Adda - Ferrovia Retica
Voce in evidenza
Plastico della Roma dei Tarquini

Col nome di popoli dell'Italia antica o, comunemente ma incorrettamente, popolazioni italiche s'intendono le comunità che abitarono la penisola italiana prima dell'ascesa di Roma. Queste popolazioni non sono proprio tutte collegate linguisticamente o geneticamente in modo stretto. Alcune di loro parlavano lingue italiche (per cui di esse si può effettivamente parlare come di popolazioni italiche), altre erano genti colonizzatrici di lingua greca, mentre altre appartenevano ad altri rami indoeuropei, oppure non erano affatto indoeuropei. La classificazione di un certo numero di queste etnie è sconosciuta o non chiarita. A causa della forte influenza che gli etruschi ebbero su tutti gli antichi popoli italici, spesso si parla di "civiltà etrusco-italica". Il celebre studioso italiano G. Devoto ha affermato la tesi che le varietà indoeuropee che confluirono in Italia sono "infinite". La posizione geografica dell'Italia, distesa nel mar Mediterraneo, ne favorisce i rapporti con le regioni circostanti e contemporaneamente la sua natura prevalentemente montuosa tende a separare ed isolare le popolazioni nelle varie regioni geografiche.

Biografia in evidenza

Teodolinda o Teodelinda (Ratisbona?, fl. 570 - Monza 22 gennaio 627) fu regina dei Longobardi e regina d'Italia dal 589 al 616. Figlia del duca dei Bavari, Teodolinda era una principessa di stirpe regale, discendente per parte materna della casata longobarda maggior portatrice del "carisma" regale, i Letingi. Per suggellare l'alleanza tra Bavari e Longobardi venne data in sposa ad Autari, re dei Longobardi, asceso al trono dopo una fase di assenza di potere regio. Morto Autari, dopo solo un anno di nozze, Teodolinda si risposò con Agilulfo, duca di Torino, da cui ebbe un figlio, Adaloaldo, futuro re dei Longobardi e il primo ad essere battezzato nella fede cattolica. Teodolinda, infatti, essendo cattolica, anche se aderente allo scisma dei Tre Capitoli, rappresentò il primo stabile collegamento tra i Longobardi ariani e la Chiesa di Roma, grazie ai suoi rapporti amichevoli con papa Gregorio Magno. Donna bella e intelligente, fu molto amata dal suo popolo, che poté godere durante il suo regno e quello di Agilulfo di anni prosperi e fruttuosi. La regina fu una grande mecenate e fornì Monza - la città da lei resa capitale estiva del Regno longobardo - di una ricca basilica dedicata a san Giovanni Battista, di un palazzo reale e di numerosi oggetti d'arte, tra i quali molte reliquie. Fondò molti altri edifici religiosi nell'intera zona brianzola e favorì la predicazione di San Colombano. Dopo la morte di Agilulfo fu reggente per il figlio Adaloaldo, ma quando questi venne deposto da una congiura di corte - dopo dieci anni di regno - la regina si ritirò a vita privata e poco dopo morì. Fu sepolta con tutti gli onori nella basilica di San Giovanni, ora Duomo di Monza, dove fu venerata dal popolo locale come una santa. La sua figura, divenuta mitica, fu amatissima e divenne il fulcro di numerose leggende e storie popolari. La sua fama raggiunse l'apice nel XV secolo quando gli Zavattari affrescarono nel Duomo di Monza una celebre serie di affreschi con le Storie della regina Teodolinda, il più importante ciclo del Gotico internazionale.

Storia delle regioni italiane
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