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Lo storico e geografogrecoStrabone, nella sua Geografia, riteneva che Capri fosse stata un tempo unita alla terraferma. Questa sua ipotesi è stata poi confermata, recentemente, sia dall'analogia geologica che lega l'isola alla penisola sorrentina sia da alcune scoperte archeologiche.
La grotta delle Felci, anche nota con il nome di grotta di Capelvenere, è una caverna situata sul versante meridionale dell'isola di Capri, in Italia. La grotta delle Felci, aperta a 200 metri sul livello del mare, è un grande riparo sottoroccia di origini erosive e di dimensioni modeste (circa 370 m²).
La grotta costituisce un testimonianza certa della presenza e delle abitudini dell'uomo preistorico nell'isola, rappresentando così uno dei siti più famosi della Campania preistorica. Gli scavi archeologici in loco ebbero inizio nel 1885 per volere del caprese Ignazio Cerio le cui relative indagini suscitarono molto clamore fra gli scienziati dell'epoca. Dopo Cerio, altri paleontologi condussero interventi di scavo nell'isola, tra cui Ugo Rellini (1921-1922) e Alberto Carlo Blanc (1941).